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mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione "Puoi sentire la notte?" di Paolo Costa



Titolo: Puoi sentire la notte?
Autore: Paolo Costa
Editore: Milena Edizioni
Pagine: 216
Anno: 2017




"Puoi sentire la notte?" è il primo romanzo a tema LGBT che mi è capitato di leggere grazie alla casa editrice Milena Edizioni. In passato opere che riportavano tali argomenti furono censurate, per fortuna oggi, nonostante continui ad esserci un certo rifiuto dovuto alla paura del diverso, vi sono anche tantissime persone capaci di riflettere, di comprendere e di emozionarsi leggendo o affrontando direttamente storie come quella trattata in questo libro.

Il romanzo viene narrato da due punti di vista ovvero dai due protagonisti del racconto, Stefano e Kevin, due ragazzi apparentemente diversi, ognuno con i suoi problemi da risolvere, ma entrambi si renderanno conto che solo quando impareranno a conoscersi riusciranno ad affrontare una nuova vita. Circa a metà libro si inserirà un terzo personaggio alquanto antipatico, per quanto mi riguarda, ma per fortuna lo incrociamo solo in un capitolo.



Il primo che conosciamo è Stefano, un ragazzo gay che vive con sua madre e che ha deciso di abbandonare il liceo dopo la morte di una sua cara amica. Un incidente che lo ha sconvolto e marchiato e adesso l'unica persona di cui non riesce a fare a meno è la sua migliore amica Selene ed è proprio mentre è con lei all'ufficio postale che rivolgerà per la prima volta la parola (anche se in tono un pò brusco) a Kevin.



"Scusa" dico rivolto al suo profilo, "quel coso dovrà suonare ancora per molto?"
Sento un paio di battiti abbandonare il mio cuore nel momento in cui, voltandosi, due grandi occhi chiari incontrano i miei. Occhi che ispirano calma e tranquillità, per il colore acceso delle iridi. Cerco di reggere il suo sguardo, ma capisco che non è un gioco per tutti, così mi limito a calare gli occhi e indicare il telefono che ha tra le mani.


Kevin, anche lui è un ragazzo gay, ma, a differenza di Stefano, ha paura che la gente lo scopra, ha paura di ciò che gli altri potrebbero pensare e, soprattutto, lui crede di essere sbagliato e di non poter vivere una normale storia d'amore. Per di più ha i suoi problemi familiari, la madre adesso si frequenta con un altro uomo dal quale sono stati costretti a trasferirsi e lo tiene sempre sotto controllo. Per non farla preoccupare ulteriormente ha dovuto rinunciare anche agli studi.



Patrizio mi dice sempre: "Dovresti solo essere grato".
Lo dice ogni singola volta che litighiamo, ovvero quasi sempre, a parte la notte quando si dorme. Io in effetti ringrazio, ma soltanto me stesso e il mio istinto di sopravvivenza. Da quando il mio vero padre è morto, questa casa è diventata un inferno.


Stefano e Kevin sono i due personaggi di cui Paolo Costa si è servito per raccontare una realtà che in molti vivono. L'Autore stesso ha preso ispirazione dalla sua storia personale, alla fine del libro ci racconta brevemente delle offese subite, ci fa capire di come ci sia voluto del tempo anche per lui per accettarsi e farsi accettare, ma grazie ad un pò di coraggio e al sostegno delle persone a lui più vicine è riuscito ad andare avanti, a uscire allo scoperto e soprattutto a sentirsi una persona normale.
In "Puoi sentire la notte?" riesce benissimo ad esprimere tutto questo, mette in evidenza diversi tipi di emozioni, diversi tipi di persone e di conseguenza diversi tipi di sensibilità. Il tutto è scritto in maniera fluida, magari i primi capitoli sono leggermente più lenti, ma ho apprezzato questa cosa perchè l'Autore ci fa scoprire tutto poco alla volta, non veniamo a sapere subito cosa affligge l'uno e cosa l'altro, ma bisogna attendere, aspettare che i protagonisti acquistino fiducia l'un l'altro per mettersi a nudo.
I personaggi sono tutti molto veri, ho conosciuto personalmente ragazzi gay, sia tipi come Stefano sia come Kevin, per questo mi sono immedesimata parecchio in questa storia e l'ho trovata bellissima, in particolar modo per il messaggio che vuole dare: non bisogna mai abbattersi di fronte a nulla, mai avere paura delle opinioni altrui, mai sentirsi inferiori e potrei andare avanti all'infinito, ma credo abbiate capito :)



martedì 27 febbraio 2018

Segnalazione "Una strada oscura" di Linda Castillo

"Una strada oscura" di Linda Castillo


Un nuovo, elettrizzante thriller dell’autrice bestseller per il New York Times. Un brutale delitto, un nuovo tassello per una serie che ha riscritto le regole del crime.

Titolo: Una strada oscura
Autore: Linda Castillo
Editore: Time Crime - Fanucci Editore
Pagine: 364
Anno: 2018


da mercoledì 28 febbraio in libreria, €17
già disponibile in eBook, €4.99


Trama


Joseph King, già noto alla comunità amish per il temperamento aggressivo e violento e per essere un abituale consumatore di droghe, è stato condannato all’ergastolo per aver brutalmente assassinato la moglie. Ma a due anni dalla condanna, King è evaso ed ora è minacciosamente diretto verso Painters Mill. Sarà il capo della polizia, Kate Burkholder, a occuparsi di questo caso, complicato dal sequestro dei cinque figli da parte di King che, armato e disperato, non ha nulla da perdere e potrebbe ucciderli. Per Kate, oltre tutto, l’indagine ha dei risvolti personali. Cresciuta insieme a Joseph King di cui si era perdutamente innamorata, non avrebbe mai potuto immaginare il terribile scenario a cui sta assistendo. Il lavoro, però, le impone di andare a fondo, e le sue ricerche faranno emergere un segreto inimmaginabile che la porterà faccia a faccia con qualcuno pronto a tutto pur di tenerlo nascosto... anche a toglierle la vita.


"Personaggi coinvolgenti, trama eccellente
e un finale da far drizzare i capelli."
- USA Today -


domenica 25 febbraio 2018

Recensione "Vendemmia rosso sangue" di Maurizio Castellani



Titolo: Vendemmia rosso sangue.
 Lo strano caso del morto che parla
Autore: Maurizio Castellani
Pagine: 154
Anno: 2017



"Vendemmia rosso sangue" di Maurizio Castellani è il seguito del suo primo racconto giallo, "La Ventiquattrore: Delitto in albergo", pubblicato nel 2015. Continuano quindi le avventure o meglio le indagini di Marco Vincenti e dei suoi due amici affiancati dal maresciallo Bevacqua.

Io non ho letto il primo libro in cui l'Autore presenta senz'altro i suoi personaggi, ma devo dire che non è stato assolutamente un problema seguire la storia nonostante questa mancanza. Questo perchè il racconto inizia proprio con una presentazione del protagonista, Marco Vincenti. La cosa che mi ha colpito maggiormente è che non si tratta di una semplice presentazione che l'Autore fa del proprio protagonista, ma è il personaggio stesso a parlare di sè e a riferirsi all'Autore in terza persona.



Tutto fino a questa mattina, quando con la scusa: "Ciao Marco è un pò che non ci si vede...", l'Autore entra in albergo, e chiedendomi un caffè si sistema in saletta, proprio nell'angolo riservato ai "tre detectives".
Ed ecco che di nuovo entro in scena, si accendono i riflettori, il truccatore cerca di elaborare un makeup che tenga conto delle particolari esigenze espressive richieste dallo sceneggiatore, i costumisti e i cameramen si aggirano per l'albergo sotto l'occhio vigile del regista e ... ecco il primo ciak!


Da questo primo assaggio si capisce subito lo stile ironico che caratterizzerà l'intero romanzo, nonostante sia un giallo, infatti, non è improntato su scenari cupi, descrizioni cruente o dettagli tecnici, ma è una lettura leggera e molto piacevole che consiglio sicuramente anche a coloro che non sono appassionati del genere.

Ma torniamo al nostro protagonista, Marco Vincenti, precedentemente geometra, ora svolge l'attività di albergatore dopo aver ereditato dalla zia un piccolo albergo a Casciana Terme. In questo lavoro viene aiutato da Grazia, donna con cui ha anche passato un'intensa serata, alla quale decide di regalare una vacanza come premio per la continua attività nei mesi estivi. Ed è proprio dopo averla accompagnata all'aeroporto, mentre fa ritorno all'hotel, che Marco nota sulla destra della carreggiata una bicicletta a terra e vede nel fossato il corpo di un uomo dal quale riuscirà a carpire la parola "...gradurogiai..." prima che egli chiuda gli occhi. Marco chiama subito il suo ormai amico Maresciallo Bevacqua e successivamente avverte i suoi amici dell'accaduto. Da qui inizieranno le indagini di Marco e dei suoi amici che si confronteranno come loro solito con il maresciallo e arriveranno alla fine alla soluzione del caso.



Si noterà subito l'attenzione di Marco per i dettagli e la sua curiosità di scoprire cosa si cela realmente dietro la morte di quest'uomo, che porterà a toccare anche un'importante tematica come quella dello sfruttamento degli extracomunitari, purtroppo per lui si ritrova da solo a condurre l'albergo e si maledice per aver mandato la Grazia in vacanza :D

Il tutto è condito da belle donne, divertenti scenette e dalle cene con i suoi amici in cui Vincenti dimostra di essere un ottimo cuoco e l'Autore riporta passo passo le ricette da lui preparate. 



sabato 24 febbraio 2018

Segnalazione "Senza te...Diario a mio padre" di Maria Vittoria Strappafelci

"Senza te...Diario a mio padre" di Maria Vittoria Strappafelci

ISBN: 978-88-9375-467-5
Formato: Rilegato
Genere: Diari e Memorie
Collana: Kalendae
Anno: 2018
Pagine: 280


Trama


Senza te… Diario a mio padre è un libro struggente ed emozionante, che narra il percorso intrapreso dall’autrice per elaborare il lutto del padre. Tra passato e presente, questo diario, sotto forma di lettere indirizzate al padre, racconta i primi intensi mesi del lutto e il suo sviluppo.

Biografia Autrice



Maria Vittoria Strappafelci nasce a San Lorenzo Nuovo (VT), è una stilista e una scrittrice. Ha già pubblicato due libri con la Casa Editrice Kimerik: Il digiuno dell’anima: una storia di anoressia, nel quale narra la sua rinascita alla vita, e La mia vita in un pensiero, testo ricco di pensieri ed aforismi sui valori in cui crede fermamente. 



venerdì 23 febbraio 2018

Book Challenge 2018: 3° Tema (Marzo)

Buongiorno carissimi lettori!

Ecco il nuovo tema della nostra

#7ragazze1bookchallenge!


👩


Il tema di Marzo sarà: DONNE A PRIMAVERA




I punti che dovrete seguire sono:



1 PUNTO: leggere un libro con una copertina primaverile (ad es. con fiori, prato, sole, ecc.; se avete dubbi chiedeteci conferma del libro che sceglierete sul nostro nuovo gruppo facebook)


2 PUNTI: leggere un classico scritto da una donna


3 PUNTI: leggere "Le assaggiatrici" di Rosella Postorino o "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estés oppure "Romanzo disumano" di Alessio Pecoraro


Vi ricordo che potete sempre unirvi alla nostra challenge anche se non avete partecipato dall'inizio! Qui trovate il regolamento: BookChallenge2018

Per qualsiasi informazione scrivetemi nei commenti o su uno qualsiasi dei miei social oppure direttamente nel nostro gruppo facebook!

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Per chi sta già partecipando: potete inviarci le vostre recensioni delle letture del mese di Febbraio entro e non oltre il 28 Febbraio!

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Buone Letture a tutti!!!


giovedì 22 febbraio 2018

Segnalazione "Q502. 300 anni dopo il grande esodo" di Sylvie Freddi

Buonasera lettori!

Vi segnalo un nuovo romanzo di fantascienza 

ambientato in un futuro post apocalittico su Marte!


Titolo: Q502. 300 anni dopo il Grande Esodo
Autore: Sylvie Freddi
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Stampa Alternativa
Collana: Eretica
Prezzo: 13 euro
Codice ISBN: 9788862226127


Acquistalo qui: Q502. 300 anni dopo il grande esodo



Trama


Nella città di Agra, su Marte, il detective Dylan viene incaricato da una donna Qinab, appartenente a una potente casta di mutanti scienziate, di ritrovare Q502, una ragazza scomparsa neonata venticinque anni prima. Per cercare di avere informazioni, Dylan, aiutato dal suo tutore Kofta, cultore della memoria e del passato, compra l’identità di un tecnico e va a lavorare su una raccoglitrice di meteoroidi su Phobos (una delle due lune di Marte) di proprietà dell’avido Consigliere Darkon, che probabilmente ha rapito Q502. Dopo un’estenuante corsa nel deserto, inseguito dai Regolatori, e dopo essere stato salvato da due mutanti, Dylan giunge a Dharavi, la città/discarica. Qui trova Hana, la ragazza Q502, impazzita per le torture subite durante la sua prigionia su Phobos. È solo l’inizio dell’avventura dei due ragazzi, uniti da un segreto e da un tatuaggio di una luna rivolta a oriente con tre puntini, che potrebbe cambiare per sempre le sorti del mondo a cui appartengono.


Sylvie Freddi in Q502 ci conduce in un futuro che tanto lontano forse non è: l’uomo ha dovuto adattarsi a una nuova realtà per sopravvivere, ha dovuto abbandonare la madre Terra ormai compromessa e le certezze che per secoli hanno guidato la sua esistenza. In questo nuovo assetto costruito su Marte, l’essere umano ha trasferito le paure ancestrali e i pregiudizi che ha sempre conservato nel suo cuore. Il diverso è ancora visto come estraneo, come qualcosa da combattere e non da accogliere e da cui imparare. Nuove razze si sono affiancate all’uomo col progredire incessante della tecnologia, ma l’aumento di conoscenza e intelligenza non ha eliminato la chiusura mentale. C’è chi cerca di combattere creando un Comitato per la liberazione dei mutanti, c’è chi cerca di purificare il mondo da chi ha un DNA diverso dal proprio e c’è chi, come il protagonista Dylan, cerca di trovare un significato oltre il vano senso di libertà in cui vive. La tecnologia permea ogni aspetto dell’esistenza marziana: vi sono innesti che permettono di assumere identità diverse dalla propria, la musica non è un elemento esterno ma è inserita nel palmo della mano, e si diffonde nel corpo come il sangue, le comunicazioni avvengono tramite piccoli ologrammi da schiacciare una volta concluse. In questo mondo tecnologico che potrebbe conferire grandi libertà, si è osservati di continuo da grandi occhi volanti di orwelliana memoria. L’indipendenza è merce rara, non sono spiate solo le azioni, ma anche i pensieri. Chi vive nella città bassa non può andare in quella alta, se non con un permesso di lavoro. L’attualità presente sotto la maschera della fantascienza è percepita dal lettore, che può dolorosamente constatare come gli emarginati sono purtroppo presenti in ogni storia, ma alla fine sono proprio quelli che soffrono a determinarne il corso. Una realtà in cui la mancanza di ossigeno-si vive con respiratori- si accompagna alla mancanza di memoria di un mondo che non c’è più. La memoria, nel mondo di Q502, può essere alterata e nascosta. Dopo il Grande Esodo, il ricordo e le testimonianze del Mondo Originario sono considerati illegali. Senza memoria si può dominare, e i potenti che guidano le sorti del popolo lo sanno. Dylan combatterà affinché l’essere umano non dimentichi chi è, né da dove viene.


“[…] Paula prese in braccio la piccola Q502. Era leggerissima. Le sfilò la tuta e
l’adagiò nuda sul tavolo del laboratorio. La guardò con meraviglia, era così piccola e
veniva da così lontano. A contatto con il freddo della superficie metallica, la Q502
aprì gli occhi, erano del colore della sabbia di Marte”.

Biografia Autrice



Sylvie Freddi, romana d’origine e torinese d’adozione, ha pubblicato il suo primo lavoro Caffè Paszkwosky nel 2016 per Stampa Alternativa, una intensa raccolta di venti racconti noir. Del 2018 è il romanzo di fantascienza Q502. 300 anni dopo il Grande Esodo, edito ancora una volta da Stampa Alternativa, nella collana Eretica.





Appuntamenti


Presentazione ROMA del libro Q502 di Sylvie Freddi
Mercoledì 28 Febbraio, Roma
Indirizzo: c/0 Spazio Ducrot - Via Ascanio 8/9, 00186 Roma
Sito Location: http://www.viaggidellelefante.it/azienda
Orario Inizio / Fine Presentazione: dalle ore 18.30 sino alle ore 21.00
Presentatore: Stanislao de Marsanich presidente dei parchi letterari italiani
Lettore: l’attore Sergio Pieratttini
Davide Grassi – Astrofisico


Presentazione TORINO “Suoni nello spazio” - Q502 di Sylvie Freddi
23 marzo alle 21.00, Torino
Indirizzo: Circolo dei Lettori - Via Bogino 9 Torino
Orario Inizio / Fine Presentazione:
Presentatore: Chiara Mezzalama scrittrice
Lettrice: Elena Bedino attrice
Pianoforte: Anna Barbero
Theremin: Lord Theremin (Lorenzo Giorda)


mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione "La breve storia di Mimì Italiano" di Giuseppe Caroli



Titolo: La breve storia di Mimì Italiano
Autore: Giuseppe Caroli
Editore: Kimerik
Pagine: 264
Anno: 2017




"La breve storia di Mimì Italiano" è un libro sicuramente particolare, caratterizzato da un linguaggio ricercato e, allo stesso tempo, da alcune espressioni, scene e descrizioni, a mio parere, volgari.
Sono proprio queste ultime che forse ho trovato di poco gusto, ma sono anche queste piccole scene che compaiono nei vari capitoli che rendono la storia narrata originale. Per cui, nonostante un leggero voltastomaco causato, ad esempio, "dall'arte del defecare", posso affermare che si tratta di una lettura interessante. Ho trovato affascinanti le peripezie affrontate dal protagonista e lui stesso è un personaggio singolare che si può amare o odiare. 



Il romanzo è suddiviso in capitoli che si alternano tra passato e presente e narra la vita di Domenico Italiano, detto Mimì, nella prima metà del '900. Tutto inizia nel presente, quando Mimì è appena tornato nel suo paese di origine dopo ben dieci anni di residenza a Bologna e dalle sue prime colorite esclamazioni o dal suo atteggiamento ostile nei confronti di Cosimicchio (antico autista di sua moglie Rosa) capiamo che la cosa non lo rallegra affatto. La sua prima tappa è il cimitero, badate bene però che andare a trovare la moglie defunta non è assolutamente nei suoi pensieri piuttosto omaggerà di fiori freschi solo la tomba di sua madre Fortunata.
E' proprio su quest'ultima che si basa l'intera vita di Mimì, è stato grazie a lei se è riuscito ad arrivare così in alto nella vita. Mimì, infatti, non ha mai avuto un padre ed era destinato a rimanere nei bassifondi, ma Fortunata era determinata a far emergere quel suo figlio di nessuno e ne ha praticamente deciso la vita in ogni minima sfaccettatura.



"Non ne hai di tempo!" ringhia Fortunata e a questo punto anche il sangue che gli imporpora le guance abbandona la partita.
Rimasto solo Mimì rivela il pallore del condannato che ha appena ascoltato la sentenza.
"E allora cosa devo fare?" chiede sommesso.
La madre sorride feroce. 
"Devi fare quello che fanno i ragazzi come te.. devi fare una fujtina".




Mimì è stato in poche parole un vero e proprio succube di una madre inarrestabile e sempre più pressante. Il povero ragazzo ha provato inizialmente qualche minima resistenza, ma ha presto capito che non aveva molte alternative e ha seguito per filo e per segno tutto ciò che gli è stato imposto. In tal modo ha raggiunto una posizione di prestigio, ma ora è arrivato alla cinquantina e a causa di uno stranguglione gli si prospetta una vita caratterizzata da privazioni in tutti i sensi. Ciò che gli pesa in particolar modo è il divieto di rapporti sessuali, ma alla Masseria Imperiale, proprietà della povera e defunta Rosa, farà delle conoscenze interessanti che lo porteranno a coprirsi di ridicolo. 

E' stata decisamente una storia intrigante, si vuole mettere in evidenza un uomo cresciuto in un certo qual modo come vittima di una madre arrampicatrice e che solo in tarda età sarà afflitto dal rimorso.




lunedì 19 febbraio 2018

Concorso di Poesie: Granelli di Parole 2018

 Granelli di Parole 2018




La Prima edizione del Concorso Granelli di Parole risale al 2005, quanti anni, 
quante pubblicazioni! 

Adesso puoi partecipare anche tu e pubblicare una tua poesia in questo libro

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Come deve essere il materiale inviato? 


- Poesia in italiano, tema libero, massimo 30 versi 

- Note Biografiche, Indirizzo web della tua pagina 

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Da quasi 15 anni il Concorso Granelli di Parole pubblica gratuitamente centinaia di autori! 

Se partecipi con la tua poesia pubblicheremo il tuo libro Gratis e ci occuperemo di ogni dettaglio: 

editing, grafica e impaginazione. Penseremo a tutto noi! 

Il Premio Letterario "Granelli di Parole" è già iniziato! 



Quota di iscrizione: € 14,00
Numero di battute (spazi inclusi): 5000

Periodo di validità: 22/01/2018 - 31/05/2018



Per partecipare clicca sul link: Prenota e Partecipa


domenica 18 febbraio 2018

Recensione "Il mago di Oz" di Lyman Frank Baum

Titolo: Il mago di Oz
Autore: Lyman Frank Baum
Editore: Crescere Edizioni
Pagine: 128
Anno: 2014


Trama


Un violento ciclone solleva la casa della piccola Dorothy e la trasporta dal Kansas al paese di Oz, un mondo fantastico, popolato da bizzarri personaggi, in cui tutto ciò che avviene, anche se stravagante o crudele, è possibile. Giunta in questo luogo straordinario insieme al suo cagnolino Toto, dopo aver schiacciato nell'atterraggio la Strega cattiva dell'Est, la bambina vorrebbe tornare a casa e la Strega buona del Nord le consiglia di recarsi dal mago di Oz... Mostri, animali favolosi e popolazioni mai viste abitano questo paese dominato dalle leggi della magia e con quattro compagni di viaggio Dorothy deve lottare contro terrificanti creature e affrontare molte peripezie prima di giungere a destinazione. Il mago di Oz, pubblicato per la prima volta nel 1900, è un romanzo ricco di messaggi e insegnamenti morali: è possibile tirare fuori il meglio di sé per raggiungere i propri obiettivi, anche se il percorso può essere difficile. Ma non serve la magia per trovare la bellezza e la forza presenti in ognuno di noi. Età di lettura: da 10 anni.

Recensione


In onore della #7ragazze1bookchallenge ho deciso di acquistare "Il mago di Oz
dato che era comunque nella mia wishlist. 

Devo dire che l'ho trovato abbastanza diverso dalla storia che conoscevo io, perlomeno in alcune parti, ma c'è da dire anche che avrò visto il film/cartone quando ero veramente piccola e non lo ricordo benissimo.

🐾

Conosciamo subito Dorothy, una bambina orfana che vive in una piccola fattoria nel Kansas insieme agli zii. In realtà, questa fattoria è davvero minuscola visto che è costituita solamente da una stanza che contiene tutto il necessario, compreso un buco sul pavimento che porta alla cosiddetta "cantina del ciclone", un posto dove rifugiarsi in caso di uragano. Ed è proprio questo che si manifesta all'improvviso portando via l'intera casa con Dorothy e il suo cagnolino Toto che non hanno fatto in tempo ad entrare nel rifugio. Entrambi si ritrovano catapultati in un altro mondo, il paese di Oz, pieno di creature fantastiche, tra le quali quattro streghe, due buone e due malvagie. Dorothy scoprirà che per poter tornare nel suo mondo deve per forza trovare il Grande Mago di Oz; l'impresa non sarà facile, ma verrà aiutata da altri strani personaggi che incontrerà durante il suo cammino.

🐾

Il mago di Oz rappresenta senza ombra di dubbio una bellissima storia fantastica per ragazzi, ma vi consiglio di leggerlo ugualmente in età adulta, se non lo avete ancora fatto. Io sono stata molto contenta di averlo recuperato e poi si legge in un baleno per cui non potete trovare scuse :D

E' un romanzo semplice e scorrevole, facilitato anche dalla brevità dei capitoli, che contiene al suo interno molti insegnamenti morali. L'intera opera, infatti, è ricca di simbolismi che solo un adulto può interpretare (da qui l'importanza di leggerlo anche in età avanzata).

Inoltre, vengono messi in evidenza importanti aspetti della vita umana, come ad esempio la forza dell'amicizia, ma, in particolar modo,  
l'Autore vuol far capire che dentro ognuno di noi è nascosto tutto ciò che cerchiamo. 

Non abbiamo assolutamente bisogno di nulla, l'importante è credere in se stessi.




sabato 17 febbraio 2018

Segnalazione "Ambrose" di Fabio Carta

Buongiorno lettori!

Oggi vi segnalo un libro di fantascienza:


"Ambrose" di Fabio Carta

Titolo: Ambrose
 Autore: Fabio Carta
 Casa editrice: Scatole Parlanti
 Collana: Mondi 
ISBN: 978-88-3281-027-1
 Data di pubblicazione: 07 giugno 2017
 Formato: cartaceo 16x22
 Prezzo: 15,00 €
 Genere: fantascienza
 Pagine: 212


Trama


Controllore Ausiliario – CA – è uno dei pionieri ad aver sposato la causa della missione Nexus, la frontiera virtuale dove scrivere un nuovo e pacifico capitolo della storia umana. Ma durante la preparazione terapeutica, il suo corpo rimane vittima di danni irreparabili. Logorato dalle metastasi, è costretto a vivere in una speciale tuta eterodiretta da pazzi esaltati, che combattono una guerra in bilico tra realtà e spettacolo. Il suo destino è la morte, mentre un suo gemello elettronico continuerà a simulare la sua esistenza nel ciberspazio.
L’infelicità di CA – figlio delle stelle, alieno agli usi terrestri – subisce uno stravolgimento con la comparsa di Ambrose. Un’entità che si presenta come una rosa stillante ambra, una irriverente voce che lo guida verso sviluppi imprevedibili. Come ribellarsi al proprio destino e scoprire cosa si cela realmente dietro i grandi cambiamenti ai quali l’umanità dovrà far fronte.


Biografia Autore



Fabio Carta, classe 1975, è appassionato di fantascienza e dei classici della letteratura. Laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha al suo attivo la saga fantascientifica Arma Infero, una serie che a oggi conta due romanzi (Il mastro di forgia, 2015 e I cieli di Muareb, 2016) e il racconto lungo Megalomachia (Delos Books, 2016), scritto unitamente alla finalista del premio “Urania 2016”, Emanuela Valentini. Ha inoltre partecipato con importanti firme della fantascienza italiana all’iniziativa benefica Penny Steampunk (2016), da cui è nato un volume di racconti fantastico-weird a cura di Roberto Cera.




giovedì 15 febbraio 2018

Recensione "La fuoriuscita" di Giuseppe Lago

Titolo: La fuoriuscita
Autore: Giuseppe Lago
Editore: Alpes Italia
Pagine: 275
Anno: 2017


Trama


Finalmente una storia che affronta in modo particolarmente accurato il tema della psicoterapia e dei suoi eccessi. In dodici capitoli, un viaggio nel mondo delle emozioni, degli affetti, delle dinamiche interpersonali. Una trama profonda e affascinante, che conduce nelle aree cruciali di un percorso che molte persone ormai praticano o hanno praticato. Lo scenario ha qualche punto di contatto con la serie tv In Treatment, ma se ne distingue per la linea narrativa che presenta una vicenda complessa e avvincente, la quale nel finale si tinge di giallo e di risvolti inaspettati.

Recensione


Non appena ho letto la trama de "La fuoriuscita" ne sono stata subito attratta, forse perchè sono laureata in psicologia e non avevo mai letto un libro di narrativa che trattasse in modo così approfondito alcune dinamiche di una psicoterapia. Proprio per questo motivo magari alcuni passaggi potrebbero essere un pò più complessi da capire per una persona che non sa nulla di ciò, per fare un esempio banale, credo che se non avessi studiato psicologia non avrei mai saputo cos'è il setting.

C'è poco da dire per quanto riguarda la scrittura di questo libro, ho trovato il tutto decisamente ben elaborato, lo scrittore è riuscito a sviluppare una trama interessante affrontando tematiche delicate che partono dalle fragilità degli esseri umani che affidano se stessi nelle mani di uno psicoterapeuta.

Vengono descritti in tal modo due tipi di rapporti, uno che porta il paziente all'annullamento di se stesso e un altro che rivela le giuste dinamiche che dovrebbero instaurarsi.

🌸

La storia inizia con Livio Spada, uno psichiatra che ha avuto una giornata impegnativa, un turno di guardia mattutino in ospedale e un pomeriggio nel suo studio con quattro pazienti. La sua ultima paziente è una donna, Martha Weber, bella e misteriosa, ma soprattutto sembra essere avvolta da un senso di angoscia e rassegnazione. Martha racconta al dottor Spada di come abbia trascorso gli ultimi otto anni a Villa Incom nel gruppo di Adele Lussari e di essersi accorta troppo tardi che quella non era psicoterapia, per cui adesso è confusa, sente di aver perso se stessa. Il dottor Spada ovviamente ha sentito parlare della Lussari, ma adesso grazie a Martha inizierà a capire molte più cose: Villa Incom è un mondo a parte dove tutti i membri del gruppo pendono dalle labbra di una carismatica Adele Lussari che impone la propria persona come modello da imitare. Così per aiutare al meglio la sua paziente decide di partecipare personalmente al grande gruppo di Villa Incom.

🌸


La breve trama che ho estrapolato dall'intero racconto, in realtà, rivela molto poco di quello che questa storia vuole trasmettere, ma non voglio fare nessuno spoiler, per cui mi limiterò a dirvi l'essenziale.

Come avrete intuito, tutto ruota attorno a questa specie di "setta" creata da una donna, Adele Lussari, che si serve di essa più che altro per mantenere alto il livello della sua autostima, non di certo per aiutare i suoi pazienti a risolvere i loro problemi. Ed è in questo gruppo che si ritrova Martha, che diventa una "fuoriuscita" nel momento in cui decide di abbandonarlo e iniziare una vera psicoterapia con un professionista competente che non si è lasciato incantare da questa donna chimerica che è invece riuscita a trascinare con sè molti altri psicoterapeuti o professionisti in altri settori. Non tutti però hanno il coraggio, se così vogliamo chiamarlo, di Martha...

Le cose diventano interessanti fin da subito perchè fin dal primo capitolo Martha inizia a farci conoscere questa tizia che si spaccia per psicoterapeuta e ci fa entrare in questo mondo ristretto. 
Altra tematica importante che viene affronta è quella dell'interpretazione dei sogni: la Lussari si serve proprio di questo metodo per colloquiare con i suoi pazienti, peccato però che lei li interpreta a modo suo, cercando in tutti i modi di far rientrare se stessa nei sogni di tutti! Mentre, al contrario, il dottor Spada ci farà capire come, con un'attenta elaborazione, nei sogni si possono ritrovare le nostre paure e le nostre aspirazioni.


Per finire, "La fuoriuscita" è un libro che non posso far altro che consigliarvi perchè la storia ti tiene incollata alla pagine, le descrizioni dei personaggi e dei luoghi sono tutte molto accurate e nonostante i capitoli non siano molto brevi non sono mai pesanti, anzi ogni volta non vedi l'ora di passare al successivo per vedere cosa succederà.