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mercoledì 31 maggio 2017

Graziella Baglio autrice di "Il lago magico"

Graziella Baglio autrice di "Il lago magico"


Biografia Autrice


Graziella Baglio è nata a Lamezia Terme il 25 settembre del 1983. Ha vissuto, fino al settembre 2015, a San Mango d’Aquino, piccolo paesino della Calabria centrale, dove ha lavorato nel settore commerciale, gestendo un bar-tabacchi. Si è ora trasferita a Taranto, per seguire il marito in servizio presso la Marina Militare proprio in questa città e per riunire, quindi, la famiglia e permettere ai suoi due bambini, Enrico, 6 anni, e Maria Pia, 2 anni, di crescere accanto ai due genitori. Questo le ha permesso di dedicarsi totalmente ai suoi figli e alla sua passione, ovvero la scrittura, dando vita così a questo romanzo, che rappresenta la sua seconda opera più rilevante, dopo Frammenti di vita e d’amore. C’è sempre un’altra strada che porta alla felicità, pubblicato nel 2013 con Ma. Per. Editrice.

Il libro: Il lago magico



Carol, protagonista principale del romanzo, ambientato nella bellissima cornice di Fussen, Monaco di Baviera, è una donna brillante, vitale, bella, passionale, coraggiosa. Il destino si abbatte come una scure nella sua vita ed una serie di eventi cambieranno il corso della sua esistenza, fino al momento in cui scoprirà di avere il cancro e, ancora una volta, con coraggio si troverà a rivoluzionare il proprio vissuto. Si susseguiranno passi forti, emozioni, passioni. Scoprire di avere il cancro e avere pochi mesi di vita per lei significherà vivere finalmente e intensamente, trovando il coraggio di fare ciò che altrimenti non avrebbe mai fatto: interrogarsi su una vita sopravvissuta, piuttosto che vissuta, porsi domande e voler delle risposte, sapere di avere poco tempo, ma importante, l’ultimo utile per amare intensamente ancora una volta. Il finale sarà un misto di colpi di scena inattesi, tristezze e gioie allo stesso tempo.

Riuscirà a scappare dai clichè, correndo la dove la sua vita era stata, per una serie di situazioni e bugie, interrotta, in maniera improvvisa e sconvolgente. Lascerà qualcosa di straordinario, traducibile in sogno, fede e speranza. Una fine travolgente, inaspettata, ma anche fantastica, che lascia il lettore col fiato sospeso proprio fino all’ultima riga.



domenica 28 maggio 2017

Recensione "Crioconservazione" di Gabriella Carbone

Titolo: Crioconservazione
Autore: Gabriella Carbone
Editore: Kimerik
Pagine: 154
Anno: 2017

Trama


In una Roma romanzata e senza tempo, si dispiegano le storie dei quattro protagonisti: Mario, un aspirante fotoreporter che ha finito per accontentarsi della quotidianità della sua amata famiglia e di una occupazione banale, Claudia, una studentessa universitaria fuori sede divenuta bulimica dopo la morte di sua nonna, Marco, un ragazzo che crede di aver ucciso sua madre semplicemente venendo alla luce, e Teresa, una professoressa di inglese in pensione, che vive nella solitudine di un sottotetto non raggiungibile con l'ascensore. Mediante la narrazione delle loro vicende, l'autrice ci accompagna in un percorso che attraversa i drammi e le opportunità delle stagioni della vita. Percorre la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, confrontandosi con le difficoltà di determinazione di chi si affaccia nel mondo degli adulti e vede i suoi punti di riferimento venir meno, con il senso di insoddisfazione e di inadeguatezza che segna il momento dei bilanci a consuntivo, ma soprattutto con l'imprevedibilità della vita che, anche laddove il destino appare scontato, sembra sempre capace di batterci con la sua fantasia. Nel corso del romanzo, quindi, i temi delle età si raccontano, mescolandosi la vita, la morte, l'intreccio apparentemente incomprensibile delle possibilità del caso e l'attualità delle problematiche dei nostri tempi, della tecnologia e dei social network. 
È così che, in Crioconservazione, la questione bioetica si ribalta, divenendo il problema non più e non tanto se sia giusto o sbagliato realizzare tutto quanto la scienza e la tecnica oggi ci consentono, ma se non sia piuttosto un dovere spingerci oltre quello che le capacità fisiche sembrano renderci possibile, un po' come fa la vita ogni giorno con ciascuno di noi.

Recensione


"Crioconservazione" è il romanzo d'esordio della giovane ragazza romana Gabriella Carbone. Laureata in Legge ed Economia, lavora come consulente aziendale, ma da sempre ha una forte passione per la scrittura.

Grazie alla casa editrice Kimerik ho avuto il piacere di leggere Crioconservazione, un romanzo che mi ha conquistata fin dalla primissima pagina, ma che sono riuscita a comprendere solo alla fine!


Voglio partire però dall'inizio ovvero dallo spiegarvi cosa significa il termine "crioconservazione". 

Sul dizionario della Garzanti viene data la seguente spiegazione: (in ambito biologico) conservazione di materiali organici a bassissime temperature. Nella prefazione al libro troverete una dettagliata spiegazione in proposito, ma soprattutto, successivamente, sarà chiaramente illustrato il significato opportuno riguardo a ciò di cui si parlerà nel libro ovvero: Crioconservare significa azzerare il tempo e le possibilità, fermare il momento sbagliato, la concomitanza sfortunata degli eventi, per aspettare la giusta mano di carte o per scambiarle con il compagno di tavolo.

Nella storia sono presenti ben quattro protagonisti: Mario, Claudia, Marco e Teresa.

Mario ricorda quando, giovane e pieno e di sogni, il suo mondo ruotava tutt'intorno alla fotografia; stava per diventare un vero fotoreporter quando il suo destino ha preso una diversa piega. Claudia, una giovane studentessa, non riesce a superare il dolore dovuto alla perdita della nonna e cerca consolazione nel cibo causando così disprezzo verso sè stessa e disinteresse verso il resto del mondo. Marco è un ragazzo orfano di madre che ha dovuto sopportare per anni il peso di essere sopravvissuto a lei e, infine, Teresa è una professoressa in pensione che non riesce a trovare più nessuno stimolo dalla vita.

Quattro storie diverse in cui si affrontano diverse fasi della vita con diversi problemi ai quali sembra non esserci soluzione migliore della morte. Non c'è stata una storia che mi ha colpito più di un'altra perchè le ritengo tutte ugualmente interessanti e bellissime da leggere. E' un libro appassionante e coinvolgente, caratterizzato da una lettura molto scorrevole e adatto a tutte le età. Non è una cosa che potrà esservi utile, ma ci tenevo a sottolineare che mi è piaciuta tantissimo la dedica iniziale dell'autrice alla nonna.

♥ ♥ 

E' una lettura leggera che vi consiglio perchè è piena di significati tra cui il principale: bisogna avere il coraggio di essere se stessi, di affrontare la vita così come siamo, di non abbatterci, di guardare sempre il lato positivo delle cose...e potrei continuare all'infinito, ma credo che abbiate compreso quello che voglio dire! 

giovedì 25 maggio 2017

Enea Tonon autore di "Camera 101 - L'osceno è la radice del piacere"

Enea Tonon autore di "Camera 101 - L'osceno è la radice del piacere"


Biografia Autore


Enea Tonon nasce a Pozzuoli il 20-08-1945. Subito la sua famiglia emigra in Francia, dove trascorre l’infanzia a Saint Marie Aux Mines, un piccolo paese alsaziano, e la sua lingua madre sarà il Francese. Impara molto presto a leggere e a sei anni, ruba i libri gialli che il padre nasconde sotto il materasso, per leggerli avidamente di nascosto, e ancora ricorda alcuni titoli: Malaise a Milan, La fournaise infernal, La nuit des espion, les rats du Tamige. Probabilmente quelle letture hanno generato in lui il desiderio di scrivere e, infatti, a quattordici anni termina un primo romanzo giallo, poi un articolo sugli orrori della guerra d’Africa, un saggio su De Sade, e infine un secondo romanzo a diciassette anni. Quest’ultimo romanzo è inviato all’editrice GEI (Grandi edizioni internazionali) di Roma, che chiede un incontro a Roma e decide di pubblicarlo ma, la vita è cosa diversa e dopo aver stracciato tutto, lascia la famiglia a diciotto anni e da allora non ha più voluto scrivere nulla. Lavora nel settore tessile da sempre e negli ultimi venti anni, la sua professione in tecnologia tessile, lo porta a viaggiare di continuo, prima in Italia e poi in altri paesi lontani. Tra un viaggio e l’altro, trascorre circa un anno in India e un altro in Iran, e tra i paesi in cui ha lavorato per tempi più brevi, c'è l’Argentina, il Messico, l’Uruguay, la Russia, la Turchia, la Spagna e altri. “Camera 101 – L’osceno è la radice del piacere –“ è il suo primo libro, cui ne seguiranno altri due.

Il libro: Camera 101


*Lettura per adulti*


Oltre il piacere, si snoda la vera storia dell'amore sadico, che una giovane donna crudele, vive senza regole né scrupoli. Con gelida determinazione, cerca l'estasi dei sensi attraverso la sua lucida brutalità, convinta che il piacere sublime sia quello spietato, in cui il proprio esercizio della cattiveria sia reso del tutto possibile e completamente disponibile. Ritiene che il piacere sia possente, determinato e dilagante, perché scritto nel DNA, mentre l'amore è invece un sentimento debole, che trova le sue origini in ambito culturale. Riconosce la sua essenza intrisa di sadismo, come l'unica possibile per lei e esercitare la crudeltà, il solo modo per raggiungere un godimento sublime. Costruisce una sua etica morale, in cui non c'è posto per la pietà umana e la giustizia, arrogandosi ogni diritto, pur di giustificare e ottenere quel che desidera.


Un affresco inquietante di una storia estrema tra un uomo e una donna, dalla quale non si può distogliere lo sguardo, in questo caso fino all’ultima riga. Una rappresentazione a detta dell’autore fedele ai fatti, percorsa da una passionalità che a poco a poco travolge e conduce il lettore fatalmente nel loro abisso.


martedì 23 maggio 2017

Recensione "La scelta: sogni e paure di una donna" di Rosanna Evangelista

Titolo: La scelta: sogni e paure di una donna
Autore: Rosanna Evangelista
Editore: Kimerik
Pagine: 144
Anno: 2017


Trama


La scelta dipinge un ritratto realistico della vita coniugale di Claudia, aspirante scrittrice, e Sergio, manager affermato. La loro è una vita ordinaria, anche un po' banale, che spinge la protagonista, tradita e trascurata, a cercare la perduta passione e la voglia di vivere altrove, mettendo in crisi ogni cosa e valore per cui ha sempre lottato e in cui ha sempre creduto. Scoprirà il volto della felicità grazie a Norberto, noto architetto, conosciuto in chat. Con lui, Claudia ritroverà le emozioni che ormai non le appartenevano più da tempo, ma non dimenticherà neanche il marito il quale, pentito del suo sbaglio, riscopre poi l'amore per sua moglie. L'introspezione psicologica di Claudia è il punto di forza dell'intera opera. È la sua mente il "luogo" principale della narrazione e sono i suoi pensieri i veri protagonisti. Il suo inconscio sarà infatti disseminato di paure, di mille interrogativi, combattuto tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, fino a portarla a una scelta sorprendente e del tutto inaspettata. L'opera offre quindi numerosi spunti di riflessione su tematiche profonde e universali quali la famiglia, il tradimento, la felicità e cosa si è disposti a fare per raggiungerla, il caso e il destino, le scelte e le ripercussioni che esse potrebbero avere sulla vita. Per raccontare tutto questo, l'autrice si serve di uno stile semplice e scorrevole. Con la Prefazione di Renato Minore.

Recensione


Innanzitutto ringrazio la casa editrice Kimerik per avermi dato la possibilità di leggere questo libro perchè quando ne ho letto la trama non ho avuto nessun ombra di dubbio sul fatto che io dovevo leggerlo! I temi trattati sono tutti costantemente presenti nella vita di ogni donna e ognuna di voi riuscirà a rivedersi in qualche modo nella protagonista di questo racconto.


La scelta: sogni e paure di una donna è il romanzo d'esordio della scrittrice isernina (molisana come me tra l'altro :D) Rosanna Evangelista, laureata in Lettere Moderne, specializzata in Filologia Moderna e attualmente docente di italiano e storia.


🌺 🌺 🌺


La storia inizia con Claudia, la nostra protagonista, che sola viaggia su un treno per tornare a casa ricordando tutto ciò che le è accaduto tre anni prima. Claudia è sposata con Sergio un uomo che inizialmente l'aveva riempita di attenzioni, al quale aveva donato tutta la sua vita, fin quando un giorno scoprì di essere stata tradita. Per mesi, distrutta dal dolore, continuò a pensare ai motivi che portano una persona a tradire, ma Claudia, sempre vissuta con i princìpi fondamentali della famiglia, alla fine riuscì a perdonare il marito anche per il bene del loro bambino, Vittorio. Non si era però resa conto che il dolore aveva provocato un vuoto dentro che aveva bisogno di essere colmato e quando iniziò a chattare con uno sconosciuto per gioco non credeva che avrebbe messo in discussione tutta la sua vita e tutte le sue convinzioni.


La scelta è un romanzo che fa riflettere e che ti fa entrare nei pensieri della protagonista in quanto Claudia è pervasa continuamente da paure, angosce e dubbi che occupano buona parte dell'opera. Il suo personaggio è stato senz'altro il mio preferito perchè, come ho detto all'inizio, è molto facile riuscire a diventare un tutt'uno con lei. 
Altro personaggio che ho adorato è stata la sua migliore amica, Emma, che è sempre presente, non la lascia mai sola e cerca di aiutarla in ogni momento; purtroppo non ho mai avuto un'amica così e per questo non so se ciò sia realmente possibile, ma se lo è vi invidio parecchio :D
Ho odiato invece Sergio, ovviamente, perchè io non credo riuscirei mai a perdonare un tradimento anche se spesso la vita ti mette in condizioni di doverlo fare, ma le sue continue assenze, le sue mancanze e "il suo non accorgersi di nulla" mi infastidivano parecchio.

In conclusione, è un libro che vi consiglio di leggere soprattutto per il finale inaspettato che mi ha spiazzato! Inoltre, il tutto si legge molto velocemente, la lettura è scorrevole, grazie anche ai capitoli brevi, e piacevole perchè (cosa che ho apprezzato tantissimo) è scritto in maniera perfetta con descrizioni accurate; si nota da subito che l'autrice è una docente di italiano. 

sabato 20 maggio 2017

Recensione "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" di Christiane F.

Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
Autore: Christiane F.
Editore: Rizzoli
Pagine: 255
Anno: 1981

Trama


Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.

Recensione


Ho visto il film "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" quando ero adolescente, ma non avevo mai letto il libro. Ho avuto l'occasione di trovarlo usato a soli 0,50 cent e non me lo sono fatta sfuggire. Adesso che ho finito di leggerlo avrei voglia di comprarne uno nuovo, in realtà, per averlo intatto nella mia collezione :D
Vi dico anche che Christiane F. ha pubblicato un secondo libro, intitolato "La mia seconda vita", di cui io non ero assolutamente a conoscenza, ma se riuscirò a trovarlo lo leggerò molto volentieri.

Il film mi era piaciuto molto all'epoca (calcolate che lo avrò visto quando avevo 14-15 anni e adesso ne ho quasi 30), ma devo dire che il libro è stato straordinario al confronto. Christiane F. racconta in un'intervista tutta la sua storia a partire dalla sua infanzia, dal rapporto di amore e odio verso un padre spesso violento e ubriaco, dalla relazione complicata con una madre che diventa sempre più insicura e sfiduciata, fino ad arrivare alla sua caduta nel mondo della droga alla giovane età di 12 anni per poi finire, qualche anno dopo, col prostituirsi per poter continuare ad assumere le sue dosi giornaliere.



Comunque, penso che la storia la conoscano tutti o quasi oramai. Se avessi avuto qualche stimolo in più quando ho fatto la tesi di laurea sulle droghe anni fa l'avrei incentrata su questo libro, ma si sa che quando si va ad un'università dove nessuno ti segue come si deve si fanno le cose tanto per farle. In questo libro, infatti, si possono constatare approfonditamente quali sono le reali condizioni di chi entra nel mondo della droga e una persona che ha vissuto in prima persona tali "esperienze" può far comprendere appieno i veri pensieri, le vere cause che spingono i giovani in questo mondo. 

Nonostante sia un libro di tantissimi anni fa il tema è sempre attuale; anche se oggi se ne parla davvero poco, ci sono tantissime persone che hanno bisogno di essere aiutate. La difficoltà principale sta nel risalire ai problemi dell'infanzia, ai problemi familiari e delle persone frequentate che ti influenzano costantemente. Il tema è talmente vasto che potrei continuare a scrivere un papiro perchè tra l'altro, come avrete capito, avendo fatto una tesi sulle droghe e un tirocinio in una comunità per tossicodipendenti, è un argomento che mi ha sempre interessato. Mi fermo qui comunque perchè credo di avervi già annoiato abbastanza.

In conclusione, se non lo avete ancora fatto, leggete "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" perchè c'è un modo che magari ancora non conoscete che ha bisogno di essere scoperto.


venerdì 19 maggio 2017

Segnalazione in anteprima: "Tander. Dentro di noi l'energia dei fulmini" di Cristina Vichi



Blog Autrice: Cristina Vichi Blog

Pagina Facebook: Cristina Vichi Autrice

Trama


Niki ha diciotto anni e, come tutte le ragazze della sua età, si prepara ad affrontare l’ultimo anno delle superiori, con conseguente esame di maturità.
Da quel primo giorno di scuola, però, di normale nella sua vita rimane ben poco.
È l’arrivo di Erkan, un ragazzo affascinante e pericoloso, a sconvolgere ogni equilibrio e non solo nel suo cuore.
Ben presto Niki si ritrova catapultata al centro di segreti che per millenni hanno governato l’universo, senza che gli umani ne avessero mai saputo nulla.
I Tander e le Dee della Natura sono esseri con doti soprannaturali che vivono sulla terra con leggi e scopi ben precisi. Nelle vene di Erkan scorre l’energia irrefrenabile dei fulmini, e solo quando conosce Niki capisce che la forza dell’amore è ancora più difficile da controllare.


Biografia Autrice


Cristina Vichi vive a Riccione, insieme al marito e tre figli.
Ha sempre amato molto inventare storie, ma dopo la stesura del primo romanzo la scrittura diventa una passione vera e propria. L’incontro con la Editor Emanuela Navone è illuminante, perché le permette di sperimentare l’universo della scrittura con maggior consapevolezza e nuovi stimoli.
Quando si conclude un romanzo non conta solo il risultato in sé, ma soprattutto il percorso che l’autore ha compiuto per arrivare a mettere la parola fine alla sua opera.

Di seguito le sue opere:

Celeste: L’Ardore di una Donna” (Seconda edizione: 24/07/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e prequel di “Celeste: La Forza di una Regina”.
Destini Ingannati” (Seconda edizione: 06/01/2017). Romance/Mistery autoconclusivo.
Celeste: La Forza di una Regina” (10/08/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e sequel di “Celeste: L’Ardore di una Donna”.
E se poi te ne penti?!” (01/12/2016). Romance/Humor, autoconclusivo.
Tander: Dentro di noi l’energia dei Fulmini” (20/05/2017). Urban/Fantasy autoconclusivo.




Titolo: Tander: Dentro di noi l’energia dei fulmini
Autore: Cristina Vichi
Genere: Urban Fantasy
Editore: Selfpublishing
Pagine: 315
Prezzo Ebook: € 2,99 Aderisce al Kindle Unlimited
Prezzo Cartaceo: € 12.00
Pubblicazione: 20/05/2017


mercoledì 17 maggio 2017

"Il pigiamino strappato" di Giovanni Parentignoti

"Il pigiamino strappato" di Giovanni Parentignoti


Formato: Rilegato
Titolo: Il pigiamino strappato
ISBN: 978-88-9375-251-0
Prezzo: € 12,60
Editore: Kimerik
Genere: Diari e Memorie 
Collana: Kalendae 
Anno: 2017
Pagine: 120
Autore: Giovanni Parentignoti 

In Sintesi


La disabilità di un figlio vista dagli occhi amorevoli e arrabbiati di un papà. Il pigiamino strappato racconta la difficile vita di Sergio, un ragazzino affetto da tetraparesi spastico-distonica sin dalla nascita. Giovanni Parentignoti vuole dare voce «a tutti quei “fantasmi” che passano spesso inosservati e proiettano in sé il dolore e la voglia di rinascere».

Biografia Autore


Giovanni Parentignoti è nato nel 1974 ad Avola, in provincia di Siracusa. È autore dei libri Homo minor mundis, Amara Creatura (edito da Kimerik), Davanti all’auditorio colpa ha la parola e Alfheim - Dragone Rosso di Britannia. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari a livello nazionale.


lunedì 15 maggio 2017

Recensione "La linea del destino" di Daniela Tresconi

Titolo: La linea del destino
Autore: Daniela Tresconi
Editore: Panesi Edizioni
Pagine: 106
Anno: 2017


Trama


Arcola è un tipico borgo arroccato che si affaccia sulla Vallata del Magra. Il suo Castello e la sua Torre Pentagonale da millenni osservano silenziosi le vicende delle genti che lo abitano. Valentina arriva in paese alla ricerca della tranquillità, ma ben presto tutte le sue scientifiche certezze verranno scosse da inquietanti e quanto mai misteriose sensazioni. Tre donne, tre epoche e tre mondi completamente diversi, eppure legati da un unico indissolubile destino e dal mistero di un atroce delitto. Quanto tempo per scoprire che non si può sfuggire a se stessi e che la fine spesso è solo un altro inizio?

Recensione


Grazie ad un giveaway molto fortunato (è stata la prima volta che ne vincevo uno) ho avuto la possibilità di leggere "La linea del destino" di Daniela Tresconi, autrice che vi avevo segnalato non molto tempo fa. Devo dire che già la copertina di questo libro mi aveva ispirato e infatti non sono rimasta affatto delusa.


Tutta la storia si svolge ad Arcola, un paesino della Liguria caratterizzato da un tipico borgo che viene descritto talmente bene che viene voglia di andare a visitarlo. Valentina, la nostra protagonista, ne rimane affascinata e decide di trasferirsi in questo posto tranquillo per poter lavorare ad una ricerca sull'uso di alcune piante nella farmaceutica moderna. Prende in affitto una piccola casa che la attira particolarmente pensando di restarci solo per un breve periodo, ma poi iniziano a succedere delle cose strane che inizialmente la terrorizzano. In quel periodo conoscerà una signora anziana di nome Vanda che tutti tengono a distanza perchè considerata "pazza", ma Valentina, invece, inizierà a frequentarla sempre più perchè solo lei potrà capire quello che sta passando.

Vi consiglio di leggere questo libro che si legge tutto d'un fiato perchè la storia è intensa, coinvolgente e appassionante; i capitoli sono ben divisi e mai troppo lunghi, cosa che io apprezzo molto, e ciò che dà un maggior ritmo alle vicende è anche l'alternarsi della storia su due piani temporali, il presente (2010) e il passato (1322-1339). Inoltre, l'amore dell'autrice per la sua terra si sente profondamente oltre che per le accurate descrizioni dei luoghi anche per le tradizioni citate; alla fine del libro è stata inserita un'appendice con le ricette preparate da Valentina che sono piatti tipici della cucina del paese dell'autrice.



sabato 13 maggio 2017

Barbara Maso autrice di "I guardiani di Gaia"

Barbara Maso autrice di "I guardiani di Gaia"


Biografia Autrice


Barbara Maso, nasce a Lecco nel 1982, diplomata al Liceo Artistico Medardo Rosso", ha intrapreso la carriera di pittrice e scrittrice.
Ha scritto due libri : "L'oscurità della luce" e i "Guardiani di Gaia". Attualmente si sta dedicando a ultimare la sua ultima fatica Horror dal titolo "Cheerleader rosso sangue" che uscirà nei prossimi mesi.

Il libro: I Guardiani di Gaia


Il romanzo fantasy "I guardiani di gaia" della scrittrice emergente Barbara Maso
edito da Eracle Edizioni

Il racconto narra della guerra tra bene e male, tra buio e luce, tra mondo oscuro e tetro e mondo luminoso e limpido. Una guerra preannunciata da tempo...

Waa_naa_nee e Amirat, lo stregone, sono alla ricerca delle anime designate a vincere lo scontro con il lord oscuro. E girovagando per il mondo incontrano James, Angu, Water, Brian, ognuno di loro ha un potere indispensabile che li dovrà condurrà alla vittoria, o almeno così è scritto.
Ai nostri eroi si uniscono anche i draghi Astralat e Strisciù, poiché gli orchi li stanno decimando.
Tutti loro dovranno affrontare diverse avventure e molte saranno le perdite che dovranno purtroppo subire. Inoltre gli orchi sono sempre di più, si moltiplicano in continuazione e durante le battaglie non muoiono facilmente. Ma al culmine della battaglia, quando i nostri eroi incontrano il lord oscuro, si troveranno davanti una sorpresa, e così tutto cambierà!

Il libro è impreziosito dai disegni realizzati dalla stessa scrittrice.


venerdì 12 maggio 2017

Recensione "La mappa del dragone" di Charles De Lint

Titolo; La mappa del dragone
Autore: Charles De Lint
Editore: Newton Compton
Pagine: 285
Anno: 2011

Trama


Al compimento dell'undicesimo anno di età, sulla schiena di Jay Li appare all'improvviso l'immagine di un drago, simbolo dell'appartenenza ai Dragoni gialli: una tribù di guerrieri che nell'antichità proteggeva l'imperatore. Ancora oggi chiunque porti impresso sulla pelle il loro simbolo ha una missione da svolgere, un luogo o una persona da salvare. Per questo, dopo sei anni di massacranti allenamenti sotto la guida della nonna, una donna saggia ed enigmatica, Jay lascia la Chinatown di Chicago e vaga alla ricerca del suo destino. Percorrerà l'Arizona, affronterà gang di criminali e sfiderà il Tigre, lo spietato leader di un clan da sempre nemico dei Dragoni Gialli. In una città in cui dilaga la violenza, ai margini di un deserto dove i confini tra la realtà, l'allucinazione e la magia si perdono, creature soprannaturali, mutaforma, assassini e gangster lottano per il potere. Solo Jay può fermare la spirale di odio. Solo lui può risvegliare la forza del Dragone che dorme, e donare di nuovo giustizia e pace a un popolo che ha già visto troppo sangue.


Recensione


"La mappa del dragone" è uno di quei libri che ho preso per caso, scegliendolo senza leggere nulla, ma ispirata soltanto dal titolo. E' un romanzo fantasy di Charles De Lint, uno scrittore canadese che non conoscevo assolutamente nonostante abbia pubblicato più di 30 romanzi, ma in Italia ne sono stati tradotti davvero pochissimi, per questo credo sarà sconosciuto alla maggior parte di  voi.

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Il protagonista della storia è Jay Li, un ragazzo che abita nella Chinatown di Chicago, cresciuto duramente sotto il controllo della nonna perchè lui è destinato a qualcosa di grande. A undici anni, infatti, sulla sua schiena appare il disegno di un drago che lo caratterizza come appartenente al clan dei Dragoni Gialli. La nonna non gli rivela nulla e all'età di diciassette anni Jay è costretto a scegliere una meta per iniziare la sua avventura e scoprire da solo cosa il destino ha in serbo per lui. Approderà in Arizona dove troverà finalmente gli amici che non ha mai avuto, ma con i quali si troverà in difficoltà non appena scoprirà chi è il suo nemico e qual è il suo compito.

Nel complesso la storia mi è piaciuta, la trama è particolare, non è sicuramente un libro uguale a tanti altri. Si legge velocemente perchè è appassionante, lo stile di scrittura è semplice e mai ricco di informazioni noiose. L'unico difetto che posso trovare in questo romanzo è che si conclude troppo velocemente; inizialmente tutto viene narrato con dei tempi precisi, ma da un certo punto in poi la storia è troppo rapida, alcune parti, secondo me, dovevano essere sviluppate meglio con molta più calma. Se l'autore avesse dato più spazio ad alcuni eventi narrati sarebbe stato davvero un bel libro!

martedì 9 maggio 2017

"I sogni nelle lacrime" di Giampiero Margiovanni

"I sogni nelle lacrime" di Giampiero Margiovanni


Trama


Questo racconto è di quelli che tengono vincolati alla lettura fino all'ultima pagina, e non per essere un thriller incalzante, con una sua buona dose di fatti e di sortite - com'è ovvio -, ma per il modo in cui è condotta la narrazione, per il suo linguaggio, per le sue incandescenze e per la sua forza sollecita e intricante. Si tratta, infatti, di un "giallo" che non dimentica mai di essere anche - e forse soprattutto - un prodotto di letteratura, con certi obblighi di stile, con certi circuiti e rotondità di espressione (attinti all'eloquio dei giovani d'oggi, fra i quali è certamente da ascrivere Giampiero Margiovanni) e con i rimandi alle voci più solide e frequentate del genere a "suspense", a cui lo scritto appartiene. La narrazione, inoltre, è ben concentrata, e si sviluppa dalle 16 e 17 di un caldo pomeriggio di giugno alle ore 8 e 18 del mattino successivo, mentre gli altri trascorrono il proprio tempo senza avvedersi dei fatti che accadono d'intorno e senza che quella triste e lunga notte abbia la possibilità di essere diversa da come realmente si svolge nella mente dei protagonisti.

Commento di Angelica Di Pancrazio


Il racconto di Giampiero Margiovanni ha il sapore di una fiaba, non a caso i protagonisti sono due bambini di otto e dieci anni, Leo, il biondino, e Max, l'introverso. Come in tutte le favole vi sono un orco malvagio e una fata buona, senza ali e bacchetta magica, ma con rughe dolci e un tuppo grigio, nonna Angelica, dagli occhi azzurri.


Max e Leo sono due fratelli, spensierati e felici tra le colline di Treccami, che affrontano la vita in modo diverso, Leo esprime con le parole ciò che prova mentre Max si rifugia nel suo mondo interiore ogniqualvolta la realtà mostra il suo volto più crudele.

Questo volto si presenterà feroce in un pomeriggio di Giugno e avrà le sembianze del Bulgaro che li sottrarrà alla gioia e alla luce dell'infanzia.

Sin dall'inizio il romanzo assume una piega quasi claustrofobica, lo scandire delle ore ci trasmette lo stesso stato d'ansia che provano i protagonisti sino allo scioglimento finale in un pianto collettivo e liberatorio.


I sogni nelle lacrime” non è solo una fiaba, ma un vero e proprio romanzo di formazione, nell'arco di poche ma interminabili ore i giovani protagonisti affrontano peripezie e prove che che segnano indelebilmente le loro anime ma, supportati dalla dolce temerarietà e dall'incredibile forza d'animo di nonna Angelica, i due bambini non ne usciranno traumatizzati ma nobilitati.
La sofferenza è una catarsi, una palestra per lo spirito, dalla quale si può uscire più forti di prima ma solo se si ha accanto una nonna Angelica. Lei è la vera eroina di questo fiabesco romanzo, nonna Angelica, una donna dolce e risoluta, che insegna ai nipoti il valore dei sogni, dei loro sogni, lei che ha dovuto lasciar scorrere tra le lacrime il suo più gran grande sogno, Sofia...sapienza

giovedì 4 maggio 2017

"Fregiate virtù ed inconfessati vizi" di Monika M.

"Fregiate virtù ed inconfessati vizi
il terzo romanzo di
 Monika M.


Nella grigia Londra del 1813 la parigina Miss. Cécile Juliette Lefebvre comprende presto come l' ostentare le proprie virtù mettesse al riparo dal sospetto una giovane donna, della quale mai nessuno avrebbe dubitato, lasciandola libera di vivere segretamente nefandi vizi!


Trama

Londra, 1813
Bello e tenebroso, raffinato dandy inglese, Lord Byron domina la scena nel prestigioso salone di Lady Heathcote ed il cuore di Lady Carolina Lamb, una volta sua amante. La donna, sorpresa dal marito invischiata in una sordida storia d’amore con il libertino, viene allontanata da Londra ma il fuoco della passione per l’amato non si affievolisce anzi divampa più che mai. Tornata in città si rende conto però che così non è per lui; egli l’ha già dimenticata. Furiosa per l’indifferenza mostrata da Byron, durante il ballo che li vede nuovamente vicini, Lady Lamb compie un gesto estremo: infrange un calice di cristallo e tenta di tagliarsi le vene, ottenendo da lui unicamente un insulto.
In questo melodrammatico affresco storico prende vita la mia protagonista: Miss Cécile Juliette Lefebvre. Soggiogata dalle sue passioni si lascerà sedurre da una Londra grigia che cerca nel libertinaggio una via di fuga dalla noia.

Alcuni personaggi sono realmente esistiti, altri sono unicamente frutto della fantasia dell'autrice, come gli eventi che va ad intrecciare, fondendo realtà e narrazione …





Citazioni:

* La sua voce le giunse inaspettatamente alle spalle mentre ella si inoltrava nel corridoio. Nascosto dallo stipite della finestra e dal tendaggio era celato allo sguardo di Cècile Juliette che, avanzando, gli era passata alle spalle.
-Siete curiosa: i vostri occhi lo rivelano.- disse, palesandosi ed avanzando con quella sua andatura lievemente malferma verso la giovane.
-Le vostre amanti invece rivelano che siete pazzo… -rispose impertinente per celare l’imbarazzo ed ostentando un’ aggressività da difesa.
La risata di Lord Byron risuonò fuori luogo, essendo egli causa della tragedia appena sfiorata nella stanza accanto. Nonostante il buon inglese, non sfuggì all’uomo l’accento francese della giovane. Con lo sguardo fisso nei suoi occhi avanzò e, vedendola indietreggiare, sorrise.


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* Cécile Juliette avvertì la stanza mulinarle attorno, una vertigine violenta che dominò a stento, afferrò la posata e ne spinse le affilate punte sulla coscia, così che quel dolore fisico soppiantasse quello dello spirito. Mentre il dolore diveniva sempre più intenso Cècile Juliette esercitava il suo volto a restar impassibile alle emozioni, simulacro necessario.
I giorni successi divennero detenzione per la giovane. Ogni risveglio si accendeva della speranza lui tornasse a farle visita, ogni tramonto affogava il miraggio nella delusione. Cècile Juliette si sorprese più volte alla ricerca del respiro che veniva a mancarle, ammonendo se stessa e la sua fragilità, possibile lui non la desiderasse? La sapeva lì eppure …
Avvertì quel vuoto minacciarla ancora, era come precipitar in se stessa, inghiottita da paure sconosciute, sentiva di aver una inaccessibile selva proprio dentro di lei, non bastava guardarsi allo specchio per conoscersi!



martedì 2 maggio 2017

Recensione "Il segreto della collana di perle" di Jane Corry

Titolo: Il segreto della collana di perle
Autore: Jane Corry
Editore: Newton Compton
Anno: 2012
Pagine: 431


Trama


Caroline riceve in eredità una collana di perle, un dono che si tramanda da generazioni tra le donne della sua famiglia. Decisa a staccare la spina per un po', per lasciarsi alle spalle la crisi che sta vivendo con il marito, si rifugia in una casa sul mare. Qui, immersa nella pace e nella tranquillità, inizia a fare ricerche per ricostruire la storia delle sue antenate. Grazie ai diari di nonna Rose e alle lettere private di sua madre Helen, Caroline scopre vicende femminili molto diverse tra loro eppure segnate da errori e difficoltà comuni, soprattutto nelle relazioni sentimentali. Storie di grandi amori e tradimenti, di sacrifìci e infelicità, che si snodano dai primi anni del Novecento, tra le due guerre, fino al passato più vicino a Caroline. Vite legate da un riconoscibile filo rosso, la collana di perle. Riuscirà, Caroline, a sottrarsi a un destino che sembra già segnato? Saga familiare e sentimentale, "Il segreto della collana di perle" è un romanzo pieno di passione che abbraccia le vite di tre donne fragili e affascinanti, che percorrono un secolo di storia, dall'inizio del Novecento ai giorni nostri.

Recensione


Non gli avrei dato neanche una lira a questo libro e invece mi ha stupita tantissimo per quanto mi è piaciuto! 5 stelline piene completamente meritate a mio parere!

Il segreto della collana di perle è un libro che abbraccia un secolo di storia, dai primi del Novecento ai giorni nostri, e che coinvolge tre generazioni. Si tratta, quindi, di una saga familiare, che vi consiglio assolutamente di leggere se amate il genere.



Le tre protagoniste della storia sono Rose, Helen e Caroline, tre donne vissute in periodi differenti, ma accomunate da simili problemi d'amore. 
Ci viene presentata inizialmente Louisa, un'incantevole donna amante dell'arte, costretta a sposare un uomo che le regalerà una collana di perle. L'infelice donna si chiuderà in un misterioso silenzio fino alla sua morte, momento in cui tramanderà le perle alla figlia Rose.
Questa "maledetta" collana di perle arriverà fino a Caroline, quando la riceverà in eredità alla morte della prozia Phoebe. Caroline sta attraversando un brutto periodo perchè ha da poco scoperto di essere sposata con un marito che la tradisce e, quindi, per riflettere sulla sua condizione decide di trasferirsi con i suoi figli nella casa al mare di Diana, un'amica di Rose, la sua nonna materna mai conosciuta. Sarà proprio in questo posto, lontano da tutti, che Caroline ricostruirà la storia di tutta la sua famiglia grazie ad un diario e a delle lettere.

E' una lettura molto piacevole, perfetta per quest'estate, anche se vi consiglio di mettervi all'ombra in tal caso, perchè sarete talmente presi dalla trama che non vi accorgerete del tempo che passa! :D
La storia di queste donne si intreccia in modo davvero affascinante anche se la mia preferita devo dire che è stata sicuramente quella di nonna Rose! Si affrontano comunque temi importanti, come le guerre e il femminismo, ma mai in modo pesante, tutto fa da sfondo alle vicende delle tre protagoniste.