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venerdì 28 ottobre 2016

Emanuel d'Avalos


Biografia Autore


Emanuel d'Avalos, alias ilprincipedelpeccato, è un autore di racconti erotici. Nasce a Napoli, negli anni sessanta, inizia i primi studi presso un istituto religioso, ed è influenzato dalla cultura fortemente perbenista del tempo, quando certe cose non potevano raccontarsi apertamente pena la messa all'indice; ed è per questo che oggi la sua penna narra storie di cui nessuno vorrebbe sentir parlare.

Capolavori letterari e cinematografici come: “Histoire Do”, “Ultimo Tango a Parigi” e “Il Delta di Venere”, hanno contribuito al suo avvicinamento verso questo stile letterario così tanto discusso e controverso.


Gestisce un blog su internet: ilprincipedelpeccato.worpress.com sul quale pubblica gratuitamente i suoi racconti; il suo motto: “la cultura è un bene universale a cui tutti devono potervi accedere senza dover pagare alcun ché”.

I racconti erotici di Emanuel d'Avalos


"Comunque Tua"

Monica, sposata e giovane scrittrice di successo, vincitrice di un concorso letterario, incontra colui che diventerà il suo più perverso sogno erotico che la trascinerà in un mondo fatto di pura sottomissione e folle passione.

Per leggere il racconto cliccate qui: Comunque Tua


"Consapevolmente"

Francesca giovane avvocato, è duramente provata dalle vicessitudini della vita che l’hanno costretta a fare delle scelte non sempre consoni per la sua carriera.
Trascinanata suo malgrado in luoghi di perdizione e di passioni proibite,  mai avrebbe immaginato che un giorno il destino beffardo avrebbe bussato nuovamente alla sua porta…

Per leggere il racconto cliccate qui: Consapevolmente


"Il Boudoir dei sensi"
La giovane maestra di Marco, piccolo bambino talentuoso, viene rapita dal vortice dei sensi quando conosce i genitori del suo alunno. Quegli occhi, la sua caparbia determinazione d’averla attraggono a se la giovane donna che si scoprirà schiava devota…

Per leggere il racconto cliccate qui: Il boudoir dei sensi


"Peccato mortale"

Matteo, professore di religione presso un liceo, dopo anni reincontra Sophia sua ex studentessa che ha avuto successo nel mondo della moda, la quale lo invita a cena per rimembrare i ricordi di scuola e per trascorrere una serata spensierata.
Ma i due non hanno fatto i conti con diavolo tentatore che ha in serbo per loro un diverso destino…

Per leggere il racconto cliccate qui: Peccato mortale


"L'attesa"
Desiderio proibito di una casalinga che anela ad essere una fedele schiava d’amore e invece…

Per leggere il racconto cliccate qui: L'attesa


"La concubina del demonio"
Tommaso giovane giocatore di poker accetta una scomessa all’apparenza semplice da vincere.
Ma suo malgrado si troverà coinvolto in un susseguirsi di eventi sordidi e peccaminosi dove il mistero e la passione avranno il sopravvento…

Per leggere il racconto cliccate qui: La concubina del demonio


"Un amore diversamente folle"
Una donna innamorata del suo uomo... lui un po' troppo esuberante, che non disdegna di lasciarle i segni della propria inquietudine sulla pelle di chi lo ama. Un amore a tratti tenero e struggente ma dai contorni scabri e taglienti. Lei prova per l'ennesima volta a ricomporre quei cocci affilati dalle mille punte, schierandosi contro tutti coloro che le consigliano di fuggire da quell'amore diversamente folle. 

Con quest'ultimo racconto l'autore sta partecipando ad un contest letterario che scadrà il 31 ottobre!

Potete andare a leggere e commentare il racconto cliccando sul seguente link: https://lapellenondimentica.wordpress.com/2016/09/28/un-amore-diversamente-folle-di-emanuel-davalos/


martedì 25 ottobre 2016

Recensione "Beastly" di Alex Flinn

Titolo: Beastly

Autore: Alex Flinn

Editore: Giunti Editore

Anno: 2014

Pagine: 384






Trama

Kyle Kingsbury, ricco, bello e popolare si prende gioco di una ragazza piuttosto bruttina della sua classe di nome Kendra, una vera e propria strega in incognito. Lei allora lo maledice per la sua cattiveria, tramutandolo in una bestia; gli concede però due anni per rompere l'incantesimo, perché pochi istanti prima di trasformarsi, Kyle compie un atto di gentilezza, donando alla ragazza della biglietteria una rosa che la sua partner si era rifiutata di indossare per il ballo. L'unico modo di rompere l'incantesimo e ritornare alla sua bellezza è amare ed essere corrisposto.

Recensione


"Beastly" è un romanzo di Alex Flinn basato sulla favola che tutti sicuramente conosciamo della Bella e la Bestia. Quest'ultima è sempre stata una delle mie preferite quando ero piccola, quindi ero molto attratta da questo libro per vedere in che modo la storia era stata riproposta.
Non sono rimasta affatto delusa perchè, benchè il tutto sia riportato in chiave moderna, la morale di fondo resta invariata!

Il protagonista è Kyle Kinsbury, un bellissimo e ricco ragazzo di 16 anni che frequenta il liceo e ama circondarsi di persone che hanno un bell'aspetto. Si considera irresistibile e prende in giro tutti fin quando un bel giorno se la prende con la persona sbagliata: Kendra, una ragazza molto bruttina che non aveva mai visto prima. In realtà, Kendra è una strega, ma Kyle non sapendolo decide di farle uno scherzo e ne pagherà le conseguenze visto che verrà così tramutato in bestia.
Per Kyle inizierà, dunque, una vita completamente diversa. Divenuto orribile d'aspetto viene relegato dal padre in un enorme appartamento insieme ad una domestica e un insegnante cieco. L'unico modo che ha per spezzare l'incantesimo è innamorarsi e far innamorare una ragazza in massimo due anni di tempo.


Il libro è scorrevolissimo, si legge in un batter d'occhio. Nonostante tutti sappiamo come finisca la storia non si vede l'ora di arrivare alla fine perché è una lettura molto appassionante. La scrittura è semplice ed è sicuramente un romanzo perfetto per i ragazzi.

La parte più bella della storia resta sempre la morale ovvero "bisogna guardare sempre oltre le apparenze". Insegnamento che oggi è davvero molto importante visto che viviamo in un mondo praticamente basato quasi interamente sulle apparenze! Ma alla fine, parlando di amore, credo che tutti ci rendiamo conto che ciò conta sono le qualità proprie di una persona, gli aspetti dell'anima, con pregi e difetti, mentre la bellezza esteriore è solo una qualità passeggera.


venerdì 21 ottobre 2016

Recensione "Harry Potter e la maledizione dell'erede"

J.K.Rowling

Titolo: Harry Potter e la maledizione dell'erede

Autori: J.K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne

Editore: Salani

Anno: 2016

Pagine: 368









Trama

È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti.

Recensione


Chi mi conosce sa benissimo che Harry Potter è in assoluto la mia saga preferita al pari di Twilight. Ciononostante quando ho saputo che sarebbe uscito il nuovo libro non mi sono fiondata a comprarlo. Se non fosse stato per mio fratello che, lasciatosi condizionare dagli amici, è andato subito a prenderlo, io probabilmente non l'avrei ancora letto. Questo perché non sono una tipa che deve per forza avere tutto e subito soprattutto quando i prezzi sono così alti (ben 24 euro di libro) e mi sarebbe andato benissimo anche prenderlo di seconda mano.
Comunque, passando al libro, vi dico subito che a me è piaciuto a differenza di quanto ho letto su molti altri blog. La storia in sè, a mio parere, è carina, sicuramente non è il libro migliore, ma nel complesso l'ho trovata piacevole.
Se poi, invece, parliamo della forma, questa è tutta un'altra storia. "Harry Potter e la maledizione dell'erede" è nato come un'opera teatrale e quindi il libro è scritto sotto forma di sceneggiatura. All'inizio ciò mi ha completamente spiazzato, non mi piaceva per nulla leggere un libro del mio amato Potter scritto in tal modo, tuttavia, come vi ho detto, la storia mi ha preso totalmente e alla fine l'ho letto quasi tutto d'un fiato senza neanche accorgermi che ero ormai arrivata alla fine (putroppo!)
Se vogliamo andare a vedere altri lati negativi ci sono eccome a partire dall'assenza di descrizioni che rendevano magici gli altri libri oppure la velocità con cui gli anni scorrono di cui si parla solo brevemente; sicuramente a teatro la storia avrà reso di più, ma secondo me merita comunque di essere letto.

Ed ora passiamo a vedere in breve la storia, quindi se ancora non lo avete letto non andate oltre!


Albus Severus Potter, figlio di Harry e Ginny, e Rose Granger Weasley, figlia di Hermione e Ron, salgono sul treno per Hogwarts per la prima volta, ma i due si separano subito, perchè Albus sceglie come compagno di viaggio Scorpius Malfoy, figlio di Draco. Albus e Scorpius stringono subito amicizia ed entrambi finiscono nei Serpeverde. 
Il punto centrale della storia è il complicato rapporto tra Albus ed Harry. Albus deve infatti competere con la fama di suo padre ed Harry che non riesce a comprendere i problemi del figlio sembra peggiorare sempre più le cose.
Albus volendo mostrare di essere meglio di suo padre decide, quindi, di riportare in vita Cedric, morto nel Torneo Tremaghi al posto di Harry, e coinvolgerà Scorpius che da amico fedele lo aiuterà e si rivelerà un personaggio fondamentale. 
Tutto ciò coinvolgerà anche Harry, Ginny, Hermione, Ron e Draco! Quest'ultimo, a dirla tutta, è stato uno dei miei personaggi preferiti!


domenica 16 ottobre 2016

Recensione "L'enigma del solitario" di Jostein Gaarder



Titolo: L'enigma del solitario

Autore: Jostein Gaarder

Editore: TEA

Anno: 2015

Pagine: 351







Trama

Se ognuno di noi è una carta in quel grande solitario chiamato vita, quale sei tu? Un fante di fiori, una donna di cuori, un asso di quadri, un due di picche? E cosa accadrebbe se spuntasse un jolly? Forse quello che succede al giovane Hans Thomas che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della mamma, scopre un'isola incantata in cui vivono cinquantadue nani, un naufrago pieno di immaginazione e un folletto molto sarcastico; e che finirà per capire che l'unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi lui stesso in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porre e a porsi domande su tutto e tutti.

Cinquantadue carte,
un jolly,
un piccolo libro:
la storia infinita dell'umanità

Recensione


"L'enigma del solitario" è uno di quei libri che mi è capitato di scegliere per caso. L'avevo preso, infatti, lo scorso Natale con la promozione della vodafone, senza neanche leggere la trama del libro. Ero stata semplicemente attratta dal titolo della copertina. Molto spesso mi capita di prendere dei libri così, semplicemente perchè mi ispirano e la maggior parte delle volte non resto affatto delusa.

Non avendo ancora letto il famoso "Il mondo di Sofia" dello stesso autore, non avevo proprio idea di cosa aspettarmi. Da buon filosofo qual è, Gaarder ci trasporta nel suo mondo fatto di riflessioni e di domande alle quali spesso è molto difficile rispondere e voglio iniziare questa recensione proprio ponendovi la domanda che ritroviamo alla fine del libro: "Chi siamo noi? Da dove veniamo?"



Come avrete ben capito si tratta di un racconto di genere filosofico, quindi o lo si ama o lo si odia a parer mio. Io personalmente l'ho amato perchè ci porta a riflettere su aspetti della nostra vita che la maggior parte delle volte diamo per scontato ed anche perchè troviamo comunque all'interno un racconto fantasy molto carino.

Il protagonista è Hans Thomas, un ragazzino di dodici anni che insieme al padre (da lui chiamato il pater) si mette in viaggio e attraversa tutta l'Europa per ritrovare la madre Anita. Quest'ultima, infatti, è fuggita in Grecia alla ricerca di se stessa quando Hans era ancora un bambino lasciandolo insieme al padre, un mancato filosofo del quale si scopriranno le doti durante tutta la durata del viaggio.
Padre e figlio partono da Arendal, un paesino della Norvegia fino ad arrivare ad un distributore dove uno strano nano lascia ad Hans una lente di ingrandimento e consiglia loro di prendere la strada per Dorf. E' proprio in questo piccolo paesino che Hans conosce un altro personaggio considerato "strano" da tutto il paese ovvero il panettiere di Dorf che da al ragazzino dei panini al latte in uno dei quali Hans troverà un minuscolo libricino.
E' proprio con la lettura di questo piccolo libro (grazie alla lente d'ingrandimento) che Hans conoscerà la maledizione che grava sulla sua famiglia e inizierà a leggere un racconto assurdo e fantastico, ma al tempo stesso tanto reale da ritrovarsi tra le pagine del libro.


giovedì 13 ottobre 2016

Luana Silighini: Sotto il cielo delle stelle di vetro

Buongiorno ragazzi!

Torno oggi a parlarvi dell'autrice Luana Silighini

la cui prima fiaba "Raghad, Regina di Nertita"

uscì il 5 ottobre del 2015.

Quest'anno invece, e precisamente il 10 Ottobre, è stata pubblicata la sua seconda fiaba 

"Sotto il cielo delle stelle di vetro"

luana silighini

Sotto il cielo delle stelle di vetro


Sotto il cielo delle stelle di vetro è il secondo libro scritto dalla giornalista Luana Silighini.

Come il suo primo racconto, anche questo è ambientato in Siria ed ha come protagoniste due bambine siriane. 

Il libro, edito da Streetlib, è dedicato ai ragazzi dai 12 anni in su ed ha la caratteristica di essere un racconto a metà tra il reportage giornalistico e la fiaba.

La prefazione al libro è scritta dal giornalista e scrittore Franco Capelvenere.


Sotto il cielo delle stelle di vetro” è un dramma a forte tinte, una forma di reportage perché le interviste sono vere e la giornalista Silighini le ha raccolte sul campo, non di guerra, ma in Italia, quando questi bambini è stato possibile incontrare. Oltre il reportage c’è la fiaba. Gli occhi di questi piccoli siriani sono gli occhi della stessa autrice che li spalanca di fronte alle piccole cose, come i vetrini colorati che raccoglie per terra durante la sua marcia di ben quattrocento chilometri, da Aleppo a Damasco, o come la cura e l’affetto che le dà il suo cane che, poi, si trasformerà in disperazione quando il cane si perde per sempre, senza mai più trovarlo. Quindi gli elementi fiabeschi tipici della scrittura dell’autrice, si mescolano con i toni assai duri che raccontano la guerra con le sue violenze, le sue contraddizioni. I suoi orrori. È certamente un libro da portare sotto l’albero di Natale per leggerlo durante le consuete vacanze e, spero che le insegnanti, che di queste vicende sanno tutto o quasi, perché ormai le guerre le viviamo tutti i giorni a casa nostra, sappiano indirizzare e spiegare ai piccoli lettori quello che di brutto c’è nelle bombe. E quello che di bello c’è nell’animo candido di tutti i bambini.

 (Tratto dalla Prefazione di Franco Capelvenere)



martedì 4 ottobre 2016

Recensione "Alta cucina" di Rex Stout

Titolo: Alta cucina

Autore: Rex Stout

Editore: Mondadori

Anno: 2003

Pagine: 243








Trama


Nero Wolfe è in Virginia per assistere al convegno dei quindici migliori chef del mondo dove spera di ottenere gli ingredienti delle squisite "salsicce Mezzanotte". Ma quando il più antipatico dei cuochi viene assassinato, l'investigatore-gourmet e il suo fedele Archie Goodwin si mettono in azione per scoprire la ricetta del delitto perfetto.

Recensione


"Alta cucina" è il quinto romanzo di Rex Stout con protagonista Nero Wolfe, ma, se non ricordo male, è il primo che leggo ed anche se non è uno dei miei generi preferiti, devo dire che mi è piaciuto veramente tanto. 

Nero Wolfe è un investigatore privato di New York molto famoso per il suo genio, ma è anche un ottimo cuoco e soprattutto un amante della buona cucina. Viene invitato come ospite d'onore a partecipare al convegno "Les Quinze Maitres" ovvero al convegno dei 15 migliori cuochi del mondo che si terrà alle Terme Kanawha in Virginia e, nonostante sia abbastanza restio a fare un viaggio in treno, accetta molto volentieri. 
Nel suo viaggio viene accompagnato dal suo collaboratore Archie Goodwin, il cui personaggio mi è piaciuto davvero tanto soprattutto per le sue sfaccettature ironiche. A differenza del suo capo, è un uomo molto dinamico, praticamente è lui che svolge tutte le mansioni più scomode ed è proprio Goodwin che narra l'intera storia. 


Comunque, uno dei motivi principali che spinge Wolfe ad affrontare il viaggio è sicuramente la presenza, tra i 15 presecelti, di Jerome Berin, il creatore delle "salsicce mezzanotte", un piatto che Wolfe ama alla follia e farà di tutto per accaparrarsi la ricetta!

Durante la prima serata del convegno si svolgerà una gara tra i 15 alla quale sarà invitato a partecipare anche Nero Wolfe, ma è proprio durante questa competizione che verrà ucciso Phillip Laszio, il più odiato tra i membri prescelti. Le accuse cadranno su Berin che verrà arrestato. 
Wolfe, che inizialmente non avrebbe voluto farsi coinvolgere dal caso, ma restare lì solo in qualità di ospite, verrà infine colpito direttamente dall'assassino di Laszio e ciò lo porterà ad interessarsi personalmente all'accaduto.

Il racconto è narrato, come già detto, direttamente da Goodwin in modo semplice e chiaro. La lettura si fa sempre più interessante mano a mano che si va avanti e una volta arrivati quasi al punto cruciale è impossibile smettere di leggere. Anche se, personalmente, non ho amato il personaggio di Nero Wolfe per la sua pigrizia, ma soprattutto per il suo egocentrismo, il tutto viene compensato da Archie, che mi è stato davvero molto simpatico.


In conclusione, se amate il genere non posso far altro che dirvi: leggetelo! :D 
e se non siete appassionati di gialli, ve lo consiglio lo stesso perché penso che questo libro vi piacerà sicuramente.