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domenica 30 settembre 2018

Book Challenge 2018: 10° Tema (Ottobre)


Eccoci qui

con il nuovo tema per il mese di Ottobre!

Lo abbiamo fatto davvero semplice eh :D




I punti da seguire sono:



1 PUNTO: leggere un libro fantasy o horror (a scelta)


2 PUNTI: leggere un libro di Stephen King (a scelta)


3 PUNTI: leggere "Dracula" di Bram Stoker o "Le figlie del libro perduto" di Katherine Howe oppure "Darklight souls" di Melissa J. Kat



Buon divertimento :D


venerdì 21 settembre 2018

Recensione "Controcanto, verso il vento" di Patrizia Bianco



Titolo: Controcanto, verso il vento
Autore: Patrizia Bianco
Editore: Kimerik
Pagine: 169
Anno: 2018











"Controcanto, verso il vento" è il libro in cui Patrizia Bianco racconta parte della sua vita, quella che sicuramente per l'Autrice è stata la più importante vissuta fino ad ora, quella che racchiude un'esperienza sicuramente difficile, resa oggi ancora più complessa dalle varie pratiche da sbrigare nelle diverse nazioni, ma che alla fine porta a una gioia immensa: l'adozione.


La storia ruota tutto intorno al ricordo di Patrizia di quando andarono in Ucraina per adottare un figlio. La pratica fu davvero lunga, lei e il marito dovettero aspettare ben sette anni prima di essere chiamati e nel frattempo tanti dubbi assalivano la coppia, ma il loro desiderio di dare amore incondizionato fu più forte di tutte le paure. 
Quando finalmente furono chiamati per andare in Ucraina gli venne assegnata una bambina e Patrizia inizia subito a fantasticare sulla bimba che per ora aveva visto solo su una foto. Dovranno aspettare ancora alcuni giorni prima di poter andare nell'istituto dove si trova la piccola Anastasia, ma non sarà così semplice portarla in Italia, ancora molto tempo passeranno in quel posto e nonostante ciò mai visitarono quel paese come dei turisti, per questo motivo e per far riscoprire ad Anastasia le sue origini torneranno a Kiev molti anni dopo.

..."Ma che succede? Si festeggia qualcosa?" esclamò un pò sorpresa.
Come spiegarle l'incredibile emozione di quella lontana giornata di ottobre?
Doveva assolutamente vedere i luoghi dove tutto era nato, dove il destino aveva deciso per noi. 
Il giorno dopo di buonora ci incamminammo per la strada che saliva verso la caratteristica Piazza Sofivska. Il monumentale campanile del Monastero di Santa Sofia torreggiava attorniato da tredici cupole con la sua antichissima cattedrale quasi completamente ricoperta di mosaici...

Il tema trattato in quest'opera è sicuramente originale, non avevo mai letto prima un libro che parlasse di adozione ed è davvero un peccato perchè è sicuramente un argomento che potrebbe stare a cuore a molti e su cui aleggia, spesso, un alone di mistero. 

L'Autrice narra tutto con dovizia di particolari, descrivendoci molto bene i posti visitati, ci propone un affresco della situazione vissuta in Ucraina. Se da un lato ho apprezzato questa caratteristica, dall'altro, queste descrizioni eccessivamente accurate mi hanno fatto proseguire la lettura più lentamente
Le parti più emozionanti, tuttavia, sono state senza dubbio quelle in cui è Anastasia stessa che parla, che ci descrive l'incontro con i futuri genitori, la speranza che siano lì per lei. In questi piccoli sprazzi in cui compare la penna di Anastasia traspare tutta la gioia di una bambina che non ha avuto nessuna colpa, ma che si è trovata a dover vivere in una situazione estranea alla maggior parte di noi.



martedì 18 settembre 2018

Recensione "Diario di una perfetta imperfetta" di Gabriella Seccia



Titolo; Diario di una perfetta imperfetta
Autore: Gabriella Seccia
Editore: & MyBook
Pagine: 74
Anno: 2018










"Diario di una perfetta imperfetta" è un breve libricino di 74 pagine che contiene al suo interno la storia vera di una donna che ci porta non solo a conoscere tutto ciò che ha vissuto in prima persona e come è riuscita ad andare avanti nella sua vita, ma soprattutto ci invita a non avere mai paura di essere felici o tristi, a non giudicare gli altri senza conoscerli, a non rinnegare il proprio passato, ma piuttosto a prenderne coscienza e a imparare da tutto ciò che si è vissuto.


Sally ci racconta tutto fin dalla sua nascita dovuta all'incontro tra sua madre, una diciassettenne di famiglia aristocratica e un uomo che viveva di droghe e compagnie sbagliate. Ma, l'amore si sa, fa vedere il mondo a cuoricini e si spera sempre che le persone cambino. Questa speranza venne alimentata dall'arrivo di Sally, ma con il passare del tempo lui divenne sempre più violento e sua madre si decise a lasciarlo. Successivamente, fu trovato morto a causa di tre spari.
Questo è solo l'inizio della vita che Sally si troverà ad affrontare, tra una madre che le viene portata via da un nuovo amore, una nonna che più che prestare ascolto a sua nipote presta fede alle parole di una ragazza madre fredda e vendicativa e lei stessa che sembra cadere nello stesso circolo vizioso della mamma.

"Lui era debole e io dovevo aiutarlo. I primi tempi furono così: un mese, due e poi ricadeva. Poi io convinta di essere in grado di rialzarlo; io convinta che non lo avrebbe fatto più; che non mi avrebbe più insultata ingiustamente; che non avrebbe più lanciato i piatti della cena; che non avrei più dovuto pulire quando non riusciva a raggiungere il bagno e rimetteva ovunque. Le mie ostinate convinzioni, il mio non voler deludere gli altri, o forse proprio me stessa, mi condussero all'altare."

Diario di una perfetta imperfetta è un racconto che si legge tutto d'un fiato, in cui sicuramente molte donne potranno rivedersi e magari, a fine lettura, riuscire a farsi coraggio, a smettere di aver paura, a pensare di riprendere in mano la propria vita. Questo è quello che, come vi anticipavo prima, vuole trasmettere l'Autrice di questo libro. Si nota come lei stessa ad un certo punto della sua vita abbia iniziato a fare una sorta di terapia su di sè, come abbia pian piano migliorato la sua autostima accrescendo il pensiero positivo, studiandolo e facendolo proprio e come voglia comunicarlo e diffonderlo tra i suoi lettori.


"Sì, certo, è vero: non è una vita facile la mia, ma ti dirò che io mi sento felice. 
Sono serena, credo molto in me stessa e nelle mie potenzialità e penso che un giorno, molto vicino, oltre che dell'amore grande che lega la mia famiglia potrò godere anche di un benessere economico.
Come?
Non arrendendomi mai."



venerdì 14 settembre 2018

Recensione "Diphylleia. Il ricordo" di Valentina Bonci



Autore: Valentina Bonci
Editore: & MyBook
Pagine: 72
Anno: 2017










Ero molto curiosa di leggere il libro di Valentina Bonci o, meglio, di Elia Bonci e grazie alla & MyBook ho avuto l'opportunità di entrare nel suo mondo. Un mondo che ancora oggi nel 2018 è pieno di ignoranza, è pieno di gente che crede di essere migliore di qualcun altro... è pieno di gente omofoba. Il racconto di Elia è proprio basato sulla violenza sia fisica sia psicologica che molti omosessuali sono costretti a subire portandoli all'annientamento di se stessi, ma allo stesso tempo vuole offrire una prospettiva ottimista, vuole mettere in evidenza come tutti vivremmo felici se le cose andassero diversamente, come tutti si sentirebbero più liberi e in armonia, come dei semplici ragazzi adolescenti potrebbero vivere con spensieratezza i loro amori senza essere giudicati, senza essere tormentati, senza provare sensi di colpa, senza sentirsi sbagliati.



Tutto ha inizio al buio, in una cantina, dove Aiyana trema, è terrorizzata, è pietrificata. Sa che c'è qualcuno, qualcuno che vuole farle del male, qualcuno che infine la scaraventa a terra con una forza inimmaginabile. 
Aiyana si risveglia dal coma dopo tre mesi, tre mesi in cui le uniche persone che le sono state sempre vicine sono la nonna e Ben, un infermiere premuroso che ha finito per innamorarsi.
E quando Aiyana si sveglia e non ricorda nulla del suo passato sarà la nonna che dovrà farle rivivere i suoi dolorosi ricordi, ma poi sarà Aiyana stessa che si renderà conto di aver lasciato qualcosa in sospeso, che sentirà la mancanza di qualcuno, qualcuno che le ha lasciato dei pensieri mentre era in ospedale, ma di cui lei non riesce a ricordare nulla.


...Aiyana sembrava essersi calmata. Fece scivolare la sua mano fino a sfiorare quella della nonna. Le sorrise. Quel sorriso era oro.
Se solo si fosse guardata allo specchio, con quel sorriso, si sarebbe innamorata di sé stessa. Perché si sa, il segreto dell'eterna bellezza è nel coraggio di essere felici.
Se solo avesse mostrato quel sorriso mentre camminava per le strade di questo triste mondo avrebbe trovato l'amore della sua vita.
L'avrebbe trovato perchè a quel sorriso non si poteva resistere.
Era, come ho già detto, oro...


Diphylleia è un libro bellissimo che ho letto tutto d'un fiato, non solo per il tema importante che viene trattato, ma anche per il modo in cui questo ci viene raccontato. Il tutto è caratterizzato, infatti, da una scrittura dolce, lieve, molto poetica, ma mai eccessiva.

E' un libro triste e profondo, ma allo stesso tempo pieno di speranza, di gioia, di felicità e di amore. E' proprio l'amore il tema centrale di tutto ed è qui che l'Autore dà il meglio di sé. 

Le descrizioni sono incantevoli, ma soprattutto ho trovato meravigliose le descrizioni dell'amore puro, dell'amore distrutto, dello struggimento d'amore. E lo dice una che non ama il romanticismo, che non ama i libri sdolcinati, ma qui è un'altra cosa, qui è assolutamente tutto perfetto.


...Agli innamorati, quando si sentono strappare il cuore dalla persona tanto amata, scendono pezzi di anima in frantumi dagli occhi...

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Ora qui non vi metterò il solito link Amazon per acquistare il libro, ma voglio invitarvi ad aiutare l'Autore a realizzare il suo sogno: per pubblicare il libro con una casa editrice dovrà vendere 100 copie in 4 mesi! Per pre-ordinare il suo libro quindi potete cliccare sul link seguente: 

                                                



Con il ricavato delle vendite Elia Bonci ci finanzierà il percorso di transizione! Inoltre, la casa editrice gli ha offerto la possibilità di rimuovere il suo nome biologico e inserire quello da lui scelto. 

martedì 11 settembre 2018

Recensione "Icebound - Intrappolata nel ghiaccio" di Laura Merlin



Titolo: Icebound - Intrappolata nel ghiaccio
Autore: Laura Merlin
Editore: GDS Edizioni
Pagine: 388
Anno: 2018











Sono stata molto contenta quando Laura Merlin mi ha contattato chiedendomi se volevo leggere "Icebound", opera pubblicata dalla GDS Edizioni, perchè l'anno scorso avevo avuto modo di leggere anche L'eco delle anime, altro suo libro che avevo apprezzato tantissimo.
Conoscendo già il suo stile di scrittura sono andata sul sicuro e, infatti, non sono rimasta  affatto delusa.  

Ailis, la protagonista di Icebound, è una ragazza fredda e cattiva che cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione di sua madre dato che più che come una madre la vede come una ragazzina che spende sempre soldi e cambia continuamente uomo. Per fargliela pagare, appena le si presenta l'occasione, decide di dare una festa invitando più gente possibile devastando letteralmente casa e per farla andare del tutto fuori di testa rompe anche la collana di perle a cui sua madre tanto teneva. 
Doreen, la madre che è di origini irlandesi, disperata, decide di mandarla a Cork, in Irlanda, dalla zia Cecily e sarà proprio lì che inconsapevolmente Ailis se la prenderà con la persona sbagliata, con colei che le lancerà una maledizione.

...All'improvviso, un fulmine squarciò l'aria.
Ebbi l'impressione che la terra avesse tremato sotto i miei piedi.
Mi voltai per vedere se per caso la pietra orizzontale del dolmen fosse scivolata a terra o il fulmine l'avesse colpita.
Era tutto al suo posto. Tranne Clover.
Non poteva essersene andata così in fretta. E allora dov'era?
Il fulmine l'aveva incenerita? No, non c'era nessun corpo privo di vita e carbonizzato, nessuna sagoma, nessuna ombra.
Nulla...


La protagonista di questo racconto, devo dire la verità, inizialmente non la digerivo. Una ragazza strafottente, che vuole comandare tutti pretendendo che facciano esattamente ciò che decide lei non è sicuramente il massimo della simpatia. 
Avevo paura che questa mia avversione per Ailis mi rovinasse la lettura, ma poi si iniziano a comprendere le ragioni della sua rabbia e, soprattutto, lei riesce a capire come stanno veramente le cose e chi, nonostante tutto, le è sempre stato accanto, diventando pian piano una persona migliore, che è poi lo scopo di questa storia.


Il libro si legge velocemente essendo caratterizzato da capitoli brevi, ognuno dei quali è preceduto da una frase di una canzone o di famosi autori. Al suo interno viene anche sottolineata l'importanza che i testi di alcune canzoni hanno in momenti particolari della vita e posso solo concordare pienamente con questa affermazione.

Sicuramente durante la lettura viene spontaneo pensare ad Ailis come alla figura della Bestia della fiaba di "La bella e la bestia", si potrebbe vedere Icebound come una versione moderna della favola ribaltata, ma è una storia totalmente diversa e sicuramente da leggere se amate il genere. Inoltre, le ambientazioni di quest'opera sono fantastiche! L'Irlanda affascina tutti di solito, ma non essendoci mai stata ho scoperto dei posti meravigliosi come Il Castello di Barney e le Cliffs of Moher, delle scogliere altissime a picco sull'oceano e immerse nel verde, che spero di poter vedere prima o poi!




domenica 9 settembre 2018

Punteggi Luglio - #7ragazze1bookchallenge


Buongiorno :D

Estremamente in ritardo

ma perdonateci...

era periodo di vacanze un pò per tutti...

Eccovi i punteggi del mese di Luglio :D






LISTA


  

Kikka Sole       4

Libriilnostroangolodiparadiso   3

Patrizia Padovani     3

Cristina (kris.refo)     5

Debbyna      8

Milena Porro     5

Emanuela Brancato     8

Monica mylu      8

Melissa Gaudenzi    3

Destino_di_carta     1

Abookforadream   3




Per partecipare alla nostra bookchallenge potete lasciare un commento qui sotto,

contattarmi sul mio profilo instagram

o scriverci sul nostro gruppo facebook!


Qui trovate il regolamento: BookChallenge 2018

sabato 8 settembre 2018

Recensione "L'estraneo" di Ursula Poznanski e Arno Strobel



Titolo: L'estraneo
Autore: Ursula Poznanski, Arno Strobel
Editore: Giunti
Pagine: 367
Anno: 2017











Ho acquistato "L'estraneo" perchè letteralmente catturata dalla trama, ma mi aspettavo tutt'altro, una storia più ricca di suspence e magari piena di colpi di scena, mentre non è stato affatto così. Con questo non voglio dire che non mi sia piaciuto, ma che mi aspettavo molto di più.

Joanna, australiana, da  poco trasferitasi in Germania, è da sola in casa e si sta asciugando i capelli dopo aver fatto un bagno caldo quando inizia ad avere strane percezioni fino a sentire dei rumori provenire dal piano di sotto. in cucina si imbatte in un uomo che lei non ha mai visto e resta impietrita dalla paura mentre lui inizia a dire qualcosa che però lei non sente minimamente. Joanna inizia a urlare, vorrebbe far uscire di casa questo estraneo, ma lui non sembra minimamente intenzionato a farlo soprattutto perchè afferma di essere il suo fidanzato e di abitare lì con lei...


..Lui socchiude gli occhi, fa un paio di respiri profondi e mi fissa.
"Ma cosa stai blaterando? Perchè dici queste cose? Per quale motivo mi dai del lei?"
Sta esitando, allora forse ho qualche possibilità. Sì, proverò a parlarci. E alla prima occasione buona me la darò a gambe.
"Perchè...Perchè ho paura... Non lo capisce?"
"Paura... di me?"
"Si. Mi ha spaventata. Mi ha spaventata a morte."
Allarga le braccia, avanza ancora. "Joanna..."
Sa come mi chiamo.... Indietreggio ancora... Forse è uno stalker, oppure ha solo visto il mio nome sulle lettere poggiate sul mobiletto dell'ingresso...


La trama di questo libro mi ha provocato una grande delusione a fine lettura (ecco perchè spesso preferisco non leggerle proprio). Purtroppo, dopo le prime pagine, che riprendono ciò che è riportato sulla quarta di copertina, il racconto diventa lento e proseguivo a rilento nella lettura fino ad arrivare diciamo alla seconda parte dove la storia diventa più appassionante. Qui ho iniziato a divorare il libro, volevo arrivare velocemente al finale per scoprire tutto, ma ecco che a quel punto è arrivata un'altra delusione. E' stato sicuramente un finale molto scontato e banale.


Un libro che poteva avere un alto potenziale, purtroppo non è stato sviluppato nel migliore dei modi. Mi è piaciuta la narrazione in prima persona da parte dei due protagonisti che si alternavano ad ogni capitolo, tuttavia non sono riuscita ad apprezzare appieno nessuno dei due.
Per concludere, viene presentato come thriller psicologico, ma di psicologico c'è ben poco a mio parere, a parte l'amnesia indotta. 




venerdì 7 settembre 2018

Segnalazione "Un giorno al contrario" di Alessandra Nunziante


"Un giorno al contrario"

Titolo: Un giorno al contrario
Autore: Alessandra Nunziante
Editore: Kimerik
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 134


Trama


Era il giorno 3 gennaio 2017, quando la vita di Andrea cambiò per sempre. Andrea era una giovane donna di 27 anni che andava matta per le canzoni francesi, le tisanerie con le pareti scartavetrate, i cantanti di strada e i ricci di mare. Nata a Torino e fiera della sua città, aveva sempre affermato che essa è come una piccola Parigi: se la sai girare bene, ci sono luoghi meravigliosi da scoprire.


Biografia Autrice



Alessandra Nunziante nasce a Torino il 16 maggio 1991. L’arte e la musica si dimostrano sin da subito passioni forti, tanto che nella sua adolescenza comincia a frequentare il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria e in concomitanza intraprende il Primo Liceo Artistico di Torino. Durante questi anni la sua sensibilità artistica aumenta sempre di più, tanto da farle intraprendere progetti artistici come Torino Word Design, i 150 anni dell’unità d’Italia, l’armeria reale, ecc. Nel giugno 2015 decide di spostarsi dall’Italia esponendo le sue opere a Paratissima Skopje, in Macedonia. Da quel momento decide di farsi conoscere sempre di più in questo ambito ed espone in tutte le manifestazioni che le si presentano. Nel maggio 2017 entra a far parte dell’Associazione d’Arte Magica Torino e, insieme ad altri pittori, espone nella Biblioteca Multimediale di Settimo.




giovedì 6 settembre 2018

Segnalazione "La zanzara muta" di Gianfranco Spinazzi


Buongiorno lettori!

Oggi vi segnalo un romanzo ironico e intelligente in cui i protagonisti sono due anziani
 arrabbiati con sè stessi e con la vita


"La zanzara muta"

di

Gianfranco Spinazzi

Titolo: La zanzara muta
Autore: Gianfranco Spinazzi
Genere: Drammatico
Editore: Tragopano 
Pagine: 169
Anno: 2018



Trama


«[…] Il tarlo cervellotico del settantenne non concedeva tregua ai dubbi e ai tormenti. La congestione di immaginario e reale affossava ogni tentativo
 di mediazione razionale.
Quando si trattava di frenare gli ingorghi dei pensieri, era difficile per lui operare tagli e distanze, 
cedeva alla libertà che avrebbe dovuto conciliarlo con sé stesso».


Due vecchi si incontrano in un bar veneziano gestito da un nano che si veste in stile “belle époque”. Stabiliscono di incontrarsi a casa di uno dei due per approfondire il comune interesse per gli alianti, e qui, a visita avvenuta, il padrone di casa aggredisce l'invitato colpendolo alla testa. Non si tratta di un colpo mortale. I due si fronteggiano in un serrato dialogo in cui affiorano ricordi, amarezze e squarci dell'infanzia perduta. I toni sono spesso concitati ed enigmatici, soprattutto da parte del padrone di casa, un uomo incattivito dalla solitudine e preda di idiosincrasie. Nella seconda parte del romanzo si inquadra la figura dell'aggredito, con i suoi dolori e il suo bisogno di comprendere le proprie scelte di vita. E sarà proprio il confronto con questo semi sconosciuto, un confronto prima subìto e poi cercato, che porterà l’uomo a ripercorrere la propria vita, e ad analizzare la complessità della natura umana.

Gianfranco Spinazzi riesce a regalare alla fase della senilità
una prospettiva nuova, in cui si ha la sensazione che non tutto è perduto, e che il cambiamento può
avvenire anche dentro chi ha troppe rughe in volto e troppi dolori nelle ossa


Biografia Autore




Gianfranco Spinazzi è nato a Barcellona (Spagna) nel 1941 e vive a Venezia. Ha debuttato nel 1997 con Le Fototette per Supernova Edizioni. Per la stessa casa editrice ha pubblicato nel 2001 Foghera a Venezia–C'erano una volta i cinematografi (finalista “Premio Calvino”). Nel 2006 pubblica per la casa editrice Il Filo Cartoline e carichi pesanti (targa “Premio Letterario Internazionale Città di Cava de' Terreni”) e nel 2008 Attenti a quei due.
Del 2011 è A.A.A. Venezia cercasi (Supernova Edizioni) e del 2012 Nel pozzo (Book Sprint Edizioni). Con la Tragopano Edizioni pubblica nel 2013 Pagine Elisha, nel 2014 la trilogia sulle “Botteghe veneziane”: L'emporio a bussola di calle delle Bande; I mari del sud di calle dei Fabbri; Meridiano Toletta. Nel 2015 pubblica per Tragopano Edizioni la raccolta di racconti La catastrofe degli elementi,partecipa con un racconto al romanzo collettivo Il Palazzo. Per la stessa casa editrice pubblica Clessidra nel 2016 e La zanzara muta nel 2018


Contatti





martedì 4 settembre 2018

Recensione "Il giro più pazzo del mondo" di Scarlett Thomas



Titolo: Il giro più pazzo del mondo
Autore: Scarlett Thomas
Editore: Newton Compton
Pagine: 351
Anno: 2012











Ho iniziato a leggere "Il giro più pazzo del mondo" senza grandi aspettative avendo ricevuto pareri negativi in merito, ma, personalmente, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. Sicuramente non c'è da aspettarsi chissà quale grande storia, tuttavia è un libro ricco di insegnamenti morali.

Luke è un ragazzino che ha sempre vissuto tra le mura della sua casa, non è mai potuto andare oltre perchè è allergico al sole. Passa il tempo guardando la tv, leggendo libri, su internet e con la sua amica Julie che ogni sera va a trovarlo. Ultimamente però Luke si è stufato di questa vita, vorrebbe trovare una cura per la sua malattia e il caso vuole che venga contattato da Ai Wei Zhe, un guaritore che dice di essere in grado di aiutarlo.  E' un'occasione da prendere al volo, il problema è che Wei non potrà andare da Luke, ma sarà Luke a dover trovare un modo per andare nel Galles. Così grazie all'aiuto dei suoi amici, Luke inizierà un viaggio su un furgoncino che si rivelerà utile un pò a tutti...


"Che diavolo ci facciamo qui? Intendo dire..."
"Cosa, vuoi sapere perchè ci troviamo al margine di Epping Forest con il furgoncino di Scooby-Doo, la vincitrice di una lotteria, un tipo con il cancro e uno con indosso una tuta spaziale - che abbiamo fatto noi - dopo aver salutato una dispotica commessa che si è appena inoltrata tra gli alberi per andare incontro al suo destino e imparare come canalizzare i suoi spropositati poteri da strega?"
"Si", fa Julie.
Si guardano un istante negli occhi e improvvisamente scoppiano a ridere, e ridono fin quasi a soffocare, fino a non poter più respirare e a farsi venire i crampi allo stomaco.


Il testo, scritto in terza persona, è per lo più di semplice lettura. I punti più "complessi" sono quelli in cui l'Autrice si inoltra in discorsi filosofico/matematici. Queste sono le parti negative di questo romanzo, per quanto mi riguarda, dato che non amo particolarmente la tematica. Non ho letto altri libri di Scarlett Thomas, ma mi è stato riferito che è una sua caratteristica, quindi molto probabilmente si possono ritrovare discorsi simili in altre sue opere.


A parte questo, ho trovato la storia carina e a volte divertente, anche se per arrivare al "viaggio" tanto atteso che promette il titolo bisogna leggere prima metà libro.
Ciò che lo rende davvero interessante sono gli insegnamenti che fornisce, sopra a tutti quello di vincere le proprie paure, paure che non riguardano solo il protagonista, ma anche altri personaggi, in particolar modo, la migliore amica di Luke. Ci si affeziona, quindi, facilmente un pò a tutti questi ragazzi, anche a chi all'inizio poteva risultare antipatico.

Per questi motivi è un libro che consiglierei sicuramente a coloro che hanno paura di qualcosa, a coloro che si sentono diversi dagli altri perchè pensano che non riusciranno mai a vivere come tutti. Non si tratta certamente di un manuale di psicologia, ma è un libro che potrebbe far capire che le cose sono più facili di quello che sembra, basta un pizzico di coraggio e buona volontà!



sabato 1 settembre 2018

Segnalazione "I figli di Cardea" di Alessio Del Debbio


Buongiorno lettori!

Avete già letto "La guerra dei lupi", 

primo volume della trilogia Ulfhednar War di Alessio Del Debbio?

Se ancora non lo sapete è uscito anche il secondo volume: 


"I figli di Cardea"

Titolo: I FIGLI DI CARDEA
Saga: ULFHEDNAR WAR
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Edizioni Il Ciliegio
Genere: fantasy contemporaneo
Formato: cartaceo
Pagine: 416
Prezzo: 19,50 euro (cartaceo)


Trama


Dopo lo scontro alla Grande Quercia, gli ulfhednar del Vello d’Argento sono senza un Alfa e temono attacchi da parte dei Figli di Cardea. Daniel cerca di addestrare i nuovi membri del branco, la Dottoressa è tormentata dai fantasmi del suo passato, Dominic, infine, medita vendetta, incolpando Ascanio e Daniel della morte di sua madre.
Quando un nuovo branco invade l’Appennino, i Figli di Cardea decidono di sferrare l’attacco finale, per cancellare lupi e stregoni dalla penisola. Nel frattempo, Ascanio è scomparso…

Biografia Autore


Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016), Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone edizioni, 2017).

Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il portale di letteratura fantastica “Le lande incantate”. È presidente dell’associazione culturale “Nati per scrivere” che d’estate organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori locali.

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