Titolo: Nino
Autore: Rosanna Evangelista
Editore: Kimerik
Pagine: 154
Anno: 2017
Contentissima di aver avuto la possibilità di leggere "Nino", il secondo romanzo di Rosanna Evangelista. L'anno scorso avevo letto "La scelta: sogni e paure di una donna" da cui ero rimasta molto colpita per essere un romanzo d'esordio, quindi ero molto curiosa di immergermi in una nuova storia dell'Autrice. Le mie aspettative non sono state affatto deluse dato che anche stavolta vengono toccati importanti temi, seppur molto diversi forse ancora più profondi. Proprio per questo ho deciso anche di inserire questo libro nelle letture consigliate del mese di Aprile della nostra #7ragazze1bookchallenge, ma adesso andiamo a vedere di cosa si tratta.
Definirei questo romanzo come una storia nella storia. Tutto inizia a Napoli dove Carlotta e Giorgino tornano per far visita al loro adorato nonno che sta per morire e per colmare l'ultimo suo desiderio ovvero essere circondato dalle persone che ama, soprattutto dai suoi nipoti. Nonno Giorgio aveva sempre coltivato la sua passione ed era diventato un pittore molto famoso grazie all'aiuto di un amico e durante la sua vita aveva conosciuto tante persone diverse, tra queste inaspettatamente conobbe Nino.
E' proprio la storia di questo ragazzo diventato uomo prima del tempo che nonno Giorgio vuole raccontare ai suoi nipoti per lasciare loro una lezione di vita, dei valori morali appartenenti a un mondo lontano, ma tutt'ora presenti.
Il nonno inizia così a raccontare tutto fin dal principio, dal loro incontro, dalla strana richiesta che Nino gli fece per arrivare poi alla sua storia di vita, la vita che Nino gli raccontò.
E' proprio la storia di questo ragazzo diventato uomo prima del tempo che nonno Giorgio vuole raccontare ai suoi nipoti per lasciare loro una lezione di vita, dei valori morali appartenenti a un mondo lontano, ma tutt'ora presenti.
Il nonno inizia così a raccontare tutto fin dal principio, dal loro incontro, dalla strana richiesta che Nino gli fece per arrivare poi alla sua storia di vita, la vita che Nino gli raccontò.
Che cosa aveva di speciale quel ragazzo? mi sono chiesto.
Sì, cari nipoti. Era un ragazzo. Sulla quarantina, con gli occhi di un azzurro cangiante, capelli castani, pelle rosea. Più basso di Luigi, ma alto il giusto. Longilineo. La sua persona, coperta di semplicità, sembrava effondere una luce così piena di vita che io e nonna ci siamo sentiti travolti.
✴
Non pensateci neanche :D non vi racconterò la storia di Nino perchè dovete leggere questa piccola meraviglia, il romanzo infatti è di appena 154 pagine, ma al suo interno sono racchiusi una miriade di pensieri. La lettura ancora una volta è scorrevole, l'Autrice riporta la sua scrittura semplice, ma piena e precisa, con capitoli brevi, che apprezzo sempre perchè danno un certo ritmo alla lettura e le descrizioni sono perfette.
Ciò che caratterizza questo romanzo è senza ombra di dubbio il suo significato. Io lo potrei definire anche come un inno alla vita. Nonno Giorgio ci fa conoscere tutte le difficoltà che Nino ha dovuto affrontare, tutti i suoi dolori e le sue perdite, ma anche le sue gioie, la sua voglia di riscattarsi, il suo desiderio di amare e di realizzare, in poche parole: la sua voglia di vivere.
Quindi adesso leggete questo altro bellissimo estratto che vi posto qui sotto e poi non vi resta che immergervi totalmente nella storia del nonno.
La vita ti regala un intero mondo, il tuo soltanto. A volte non lo si vede, non lo si percepisce, passa inosservato. Ma c'è. E' sempre lì che ti aspetta per essere apprezzato, inondato della tua presenza. Rendersi consapevoli di ciò che si ha impiega molto tempo. Eppure, una volta capita l'importanza di appartenere a una piccola sfera ricca di tutto, di affetti, di sogni, di prospettive, di concrete realizzazioni, di figure intrise di fiducia, di grandi e piccole difficoltà, ovvero semplicemente poter guardare il sole in faccia, assaporare il sale del mare, il profumo della terra, camminare tra verdi distese che ti fanno sentire piccolo e pieno, ti rendi conto che vivere è la cosa più preziosa che ci sia.
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