Ultime Recensioni

Video sul canale

sabato 27 aprile 2019

Recensione "Operazione P. I. C. - Un mistero nelle isole partenopee" di Achi



Titolo: Operazione P.I.C. - Un mistero nelle isole partenopee
Autore: Achi
Editore: &myBook
Pagine: 200
Anno: 2018











"Operazione P.I.C." era uno dei libri della &mybook che più mi attiravano, per questo sono stata molto contenta quando me ne è stata proposta la lettura. Mi dispiace dover dire, però, che il libro non ha soddisfatto le mie aspettative. 


La storia è ambientata nelle isole di Procida, Ischia e Capri, tre luoghi in cui alcuni sacerdoti verranno ritrovati morti. Se inizialmente si pensa a cause naturali, successivamente grazie all'intervento dei due protagonisti si farà luce sulla storia della setta dei Figli di Skotos.

..."Come sai circa due anni fa ho cominciato la ricerca sulle sette. Durante gli studi sono riuscita, grazie a un amico, a contattare un sacerdote di Procida che si occupava di quest'argomento in maniera clandestina. Riuscii a incontrarlo. Durante il colloquio padre Antonio mi rivelò di essere un membro di un gruppo che aveva come obiettivo quello di contrapporsi alle sette, con lo scopo di salvare quante più persone possibili. Il sacerdote non volle raccontare i particolari, ma mi parlò dell'esistenza di un libretto, di alcuni segnali e di un codice che gli consentivano di comunicare con gli altri membri del gruppo..."

Rossella, giovane psicologa, e Arcos, socio-antropologo, sono coloro che inizieranno ad indagare a fondo su questi omicidi e che grazie anche al loro affiatamento riusciranno a consegnare la verità nelle mani della giustizia.

... Quanto il racconto fu completo Rossella si appellò alla natura di quell'uomo, unica persona di cui potesse fidarsi: "Ora sono qui, ti consegno l'unica possibilità che abbiamo per fermare questa tentacolare organizzazione, noi non possiamo fare altro."...


La storia narrata poteva essere molto interessante contenendo un tema di fondo intrigante, ma, purtroppo, non mi ha coinvolto, più che altro per lo stile di scrittura utilizzato che risulta spesso troppo pomposo e ciò rende la lettura lenta e confusa. La seconda parte è sicuramente più scorrevole e più avvincente, ma non è bastata per catturare la mia attenzione, non vi era in me quella curiosità di sapere come andava a finire.

Lo scopo dell'Autore è molto chiaro: far emergere la corruzione del sistema italiano, l'immoralità, il marciume presente all'interno della giustizia. Le vicende e il tema "setta" potevano essere interessanti, mi è piaciuta l'impostazione dei personaggi, in particolar modo dei sue protagonisti che hanno anche un passato che ci viene raccontato tramite dei flashback, così come ho apprezzato l'ambientazione, ma la storia non mi ha assolutamente entusiasmato.



Nessun commento:

Posta un commento

Commentando con un account Blogger o Google+ viene inserito il link al proprio profilo