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martedì 8 maggio 2018

Recensione "Trasformazione di un dolore" di Letizia Casuscelli



Titolo: Trasformazione di un dolore
Autore: Letizia Casuscelli
Editore: Kimerik
Pagine: 245
Anno: 2015









"Trasformazione di un dolore" è il romanzo d'esordio di Letizia Casuscelli in cui si vuole raccontare una fiaba ma in una versione completamente moderna, caratterizzata da un'ambientazione e da un susseguirsi di eventi fuori dal comune.

Tutto inizia una sera di novembre quando la nostra protagonista ha la sensazione che la stanza stia ruotando intorno a lei. La sensazione di angoscia e di vuoto la convincono a chiamare qualcuno e così dopo pochi minuti si ritrova a casa della sorella a raccontare il senso del suo malessere. Nessuno sembra crederle, anche quando succederanno altri piccoli "inconvenienti", come il bloccarsi e il non riuscire ad attraversare o il non riuscire a guidare. Inizieranno visite su visite, ricoveri su ricoveri, ma nessuno sembra prenderla sul serio, pare che lei non abbia nulla, solo un medico crederà in lei dal primo istante e la sosterrà in questo lungo calvario in cui sembra non esserci soluzione.



La protagonista di questo racconto è una donna forte e indipendente che sembra avere tutto, è una donna serena, con una vita piena. E' circondata da una famiglia calorosa e sempre presente, ha un figlio con cui costruirà un rapporto sempre più forte, ha un lavoro che la soddisfa ed è attiva anche nel volontariato. L'unica cosa che le manca è l'amore, ma non è una cosa per la quale si dispera.
Questa sua vita appagante viene improvvisamente messa sotto sopra dalla sofferenza. Inizia a cambiare qualcosa in lei, inizia a sentirsi limitata e non più indipendente come ha sempre voluto essere. E la cosa più stressante è che la maggior parte della gente pensa che lei sia pazza. Il pensiero comune è quello di una donna con qualche problema di tipo psicologico che non vuole ammettere e che si rifiuta di accettare.

Devo dire che anch'io ad un certo punto ho iniziato a pensarla in questo modo e non mi aspettavo assolutamente quel tipo di finale che mi ha lasciata completamente spiazzata. Non posso espormi più di tanto per non rovinarvi la storia, ma posso dirvi che sono rimasta molto colpita dalla conclusione, forse perchè non ho mai approfondito il problema. 

Altra cosa che mi ha colpito è il modo di porsi dell'Autrice nei confronti di alcune persone o meglio del personale medico attraverso i suoi personaggi. Viene fatta una bella critica al sistema ospedaliero con cui mi trovo perfettamente d'accordo e penso proprio che in diverse parti l'Autrice abbia inserito vissuti reali della sua esistenza. 




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