Titolo: Il serpente dell'Essex
Autore: Sarah Perry
Editore: Neri Pozza
Pagine: 457
Anno: 2017
Era dall'inizio dell'anno che volevo leggere "Il serpente dell'Essex", poi per un motivo o per un altro lo rimandavo sempre, ma finalmente, grazie alla #thebroschallenge, questo mese è arrivato il suo turno!
La prima cosa che ho notato leggendo il libro è stata senza ombra di dubbio la scrittura dell'Autrice. L'ho amata follemente, è ricca, piena, ma assolutamente fluida e scorrevole. Solo per questo motivo non vedo l'ora che venga pubblicata la sua prossima opera che tra l'altro sarà ispirata ad un romanzo gotico e quindi lo dovrò leggere assolutamente!
Tornando a Il serpente dell'Essex, per quanto riguarda la trama devo dire che probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso. Leggendo, infatti, la sinossi all'interno del libro mi sarei aspettata una storia basata su scavi, antichi ritrovamenti e leggende, ma non è stato affatto così. Con questo non voglio dire che non mi sia piaciuto, anzi. Nonostante non abbia trovato ciò che mi aspettavo, il libro è meraviglioso.
Il racconto è suddiviso in quattro parti che coprono un intero anno a partire dalla notte di San Silvestro quando un giovane ubriaco decide di allontanarsi dagli altri e scendere giù al fiume, il Blackwater. Questo è solo un'episodio che verrà successivamente ripreso, ma la vera storia inizia con Cora Seaborne, una donna che rinascerà dopo la morte del marito. Cora, da sempre incuriosita dalla scoperta di nuovi fossili, decide di trasferirsi, insieme a suo figlio Francis e alla cameriera Martha, nell'Essex. Qui conoscerà la leggenda del famoso serpente che vive nelle acque del Blackwater e stringerà una sorta di "amicizia" con il reverendo William Ransome che cerca in tutti i modi di far ragionare il popolo, di riportarlo sulla retta via, ma stranamente è affascinato dalla figura di Cora.
Si inseriscono tantissimi altri personaggi interessanti nella storia, ognuno con una propria personalità che viene adeguatamente sviluppata. Allo stesso tempo conosciamo lo "strano" figlio di Cora che lei non riesce a comprendere e la sua fidata cameriera che si batterà cercando aiuto in un uomo facoltoso per la precaria condizione abitativa della classe operaia di Londra. Le descrizioni sono sublimi, i temi affrontati sono tanti e sopra a tutti c'è il divario tra scienza/fede/religione.
E' difficile spiegarvi il contenuto di questo libro senza anticiparvi nulla, quindi ho cercato di mantenermi il più possibile distaccata, soprattutto per quanto riguarda questa mitica leggenda del serpente dell'Essex perchè ad un primo approccio al libro, come vi ho anticipato prima, ci si aspetta una storia molto diversa e io non voglio togliere a nessuno il gusto di scoprirla.
Ho letto recensioni in cui viene snocciolata praticamente tutta la storia, io non lo farò, non credo sia giusto nei confronti di chi non ha ancora letto Il Serpente dell'Essex. Sta a voi scoprirne il significato, io posso solo limitarmi a consigliarvelo, magari suggerendovi di approcciarvi al libro senza crearvi fantasie, lasciatevi semplicemente trasportare dagli eventi che si susseguono e dallo stile meraviglioso di quest'autrice esordiente.
Il racconto è suddiviso in quattro parti che coprono un intero anno a partire dalla notte di San Silvestro quando un giovane ubriaco decide di allontanarsi dagli altri e scendere giù al fiume, il Blackwater. Questo è solo un'episodio che verrà successivamente ripreso, ma la vera storia inizia con Cora Seaborne, una donna che rinascerà dopo la morte del marito. Cora, da sempre incuriosita dalla scoperta di nuovi fossili, decide di trasferirsi, insieme a suo figlio Francis e alla cameriera Martha, nell'Essex. Qui conoscerà la leggenda del famoso serpente che vive nelle acque del Blackwater e stringerà una sorta di "amicizia" con il reverendo William Ransome che cerca in tutti i modi di far ragionare il popolo, di riportarlo sulla retta via, ma stranamente è affascinato dalla figura di Cora.
Si inseriscono tantissimi altri personaggi interessanti nella storia, ognuno con una propria personalità che viene adeguatamente sviluppata. Allo stesso tempo conosciamo lo "strano" figlio di Cora che lei non riesce a comprendere e la sua fidata cameriera che si batterà cercando aiuto in un uomo facoltoso per la precaria condizione abitativa della classe operaia di Londra. Le descrizioni sono sublimi, i temi affrontati sono tanti e sopra a tutti c'è il divario tra scienza/fede/religione.
E' difficile spiegarvi il contenuto di questo libro senza anticiparvi nulla, quindi ho cercato di mantenermi il più possibile distaccata, soprattutto per quanto riguarda questa mitica leggenda del serpente dell'Essex perchè ad un primo approccio al libro, come vi ho anticipato prima, ci si aspetta una storia molto diversa e io non voglio togliere a nessuno il gusto di scoprirla.
Ho letto recensioni in cui viene snocciolata praticamente tutta la storia, io non lo farò, non credo sia giusto nei confronti di chi non ha ancora letto Il Serpente dell'Essex. Sta a voi scoprirne il significato, io posso solo limitarmi a consigliarvelo, magari suggerendovi di approcciarvi al libro senza crearvi fantasie, lasciatevi semplicemente trasportare dagli eventi che si susseguono e dallo stile meraviglioso di quest'autrice esordiente.
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