Titolo: Il fuoco segreto di Altea. Gli Arconti ombra
Autore: Isabel Harper
Editore: Edicart
Pagine: 372
Anno: 2018
La prima cosa che ho notato non appena ho ricevuto "Il fuoco segreto di Altea" è stata senza ombra di dubbio la copertina! E' rigida con le scritte in oro, davvero molto curata considerando il prezzo modico.
Avendo letto un pò la trama avevo immaginato che la storia sarebbe stata perfetta per un pubblico più giovane, la scrittura, infatti, è semplice e la lettura scorrevole, ma nonostante tutto l'ho trovata originale e accattivante. Ad un certo punto della storia, non vedevo l'ora di scoprire come sarebbe andata a finire, ma trattandosi del primo volume di una saga ovviamente sono ancora in attesa...
Che ve lo dico a fare, avrete capito che sono curiosissima di leggerne il seguito :D
Il protagonista è Ailan, un giovane ragazzo che vive ad Altea in un capanno in pessimo stato, a poche iarde dalla riva sabbiosa, insieme al padre, un pittore che sembra ritrarre sempre la stessa donna nei suoi dipinti, sua moglie. Lei era una sovversiva di Keola accusata di sabotaggio, cospirazione e tradimento e per di più aveva lasciato al figlio un mimure, un rarissimo esempio della famiglia degli psicoguari, una magnifica creatura capace di comunicare con il proprio padrone. Sarà proprio il mimure ad attrarre Kaspar Kayman, il segretario personale dell'unico arconte di Altea, Victor Vimperion.
Ailan non riuscirà a capire il motivo di tanto interesse, ma cercherà di sfuggirgli in ogni modo e si ritroverà ad affrontare vari pericoli e a scoprire antichi segreti insieme alla sua amica Marill.
Che ve lo dico a fare, avrete capito che sono curiosissima di leggerne il seguito :D
Il protagonista è Ailan, un giovane ragazzo che vive ad Altea in un capanno in pessimo stato, a poche iarde dalla riva sabbiosa, insieme al padre, un pittore che sembra ritrarre sempre la stessa donna nei suoi dipinti, sua moglie. Lei era una sovversiva di Keola accusata di sabotaggio, cospirazione e tradimento e per di più aveva lasciato al figlio un mimure, un rarissimo esempio della famiglia degli psicoguari, una magnifica creatura capace di comunicare con il proprio padrone. Sarà proprio il mimure ad attrarre Kaspar Kayman, il segretario personale dell'unico arconte di Altea, Victor Vimperion.
Ailan non riuscirà a capire il motivo di tanto interesse, ma cercherà di sfuggirgli in ogni modo e si ritroverà ad affrontare vari pericoli e a scoprire antichi segreti insieme alla sua amica Marill.
"Ailan prese in mano quello strano aggeggio che sembrava una via di mezzo tra un cannocchiale, un trombone e un sestante.
Lo rigirò da ogni parte, affascinato da tutti quegli ingranaggi complicati.
- Queste ruote dentate sembrano i meccanismi di un orologio. Guarda, si possono girare e cambiare di posizione. E queste levette? A cosa serviranno? -
- Mettilo giù. Non mi piace - mormorò Marill. - E non piace neanche a Zill. Vero?
Il mimure si mise a soffiare, il pelo irto sulla schiena..."
Una storia avventurosa che trasporta grandi e piccini all'interno di un mondo immaginario, popolato da creature fantastiche, che viene descritto perfettamente. All'inizio e alla fine del libro è presente anche una bellissima mappa che permette al lettore di visionare queste città nate dalla penna dell'Autore, o meglio, degli Autori. Sì, perchè Isabel Harper non è altro che uno pseudonimo che hanno deciso di utilizzare Isabella Salmoirago e Marco Rosso, due autori milanesi.
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