Titolo: Vertigine
Autore: Mara Di Noia
Editore: Milena Edizioni
Pagine: 170
Anno: 2017
Ringrazio la casa editrice Milena Edizioni per avermi dato l'opportunità di leggere "Vertigine", un romanzo in cui si riesce ad entrare completamente nei panni delle 4 protagoniste: Miriam, il cui secondo nome è Francesca, Camilla, Sveva e Veronica.
Da subito il racconto risulta molto intenso, Miriam ci fa conoscere pian piano la sua vita attuale e precedente narrandoci le vicende che si è trovata ad affrontare spesso guidata dalla sua impulsività, dal suo cuore, da un incontro casuale. Lei ricorda ciò che successe quando era una ragazza di 23 anni, si era appena laureata in Lettere antiche e aveva appena chiuso una storia con un ragazzo di nome Lorenzo.
Attualmente è una giornalista e per passione scrive, ma di lavoro fa la mamma, infatti ha due bambini che le rubano il suo tempo libero e si ritrova a lottare per conservare un pò di spazio per se stessa.
Ma la storia è incentrata più che altro su quell'estate dei suoi 23 anni quando in una libreria conobbe Francesco, un artista, un pittore, di dieci anni più grande, che le fece vivere momenti indimenticabili, seppur quasi platonici. A lui continua a pensare tutt'ora, continuano a scriversi, è come se vivesse una doppia vita, ma il marito non sa nulla perchè non potrebbe capire il loro rapporto, ma chissà forse ha già capito.
Miriam, che Francesco chiamerà Francesca, vive questo rapporto strano fatto di frustrazione e dolore, ma allo stesso tempo accattivante con questo artista che sembra sfuggente, discreto, ma anche amorevole e cordiale.
Sinceramente, per quanto mi riguarda, non mi è piaciuto molto il suo modo di comportarsi. Non posso espormi e spiegarvi il motivo perchè farei troppi spoiler e io so che li odiate, come me :D
Miriam comunque si confiderà con le sue amiche, Camilla e Sveva, durante il Tiaso, nato ai tempi del liceo, al quale si unì anche Veronica nel periodo dell'università. Conosceremo, quindi, anche le vite e le varie vicissitudini di queste ragazze che si riveleranno in queste piccole riunioni.
Queste discussioni saranno sempre accompagnate da buonissimi piatti preparati da Camilla, una naturopata che negli ultimi anni si è specializzata nella preparazione di cibi leggeri e naturali che avevano lo scopo di lenire malumori e tormenti. A questo proposito, il romanzo è accompagnato da un piccolo ricettario vegano, che ho trovato carinissimo e che utilizzerò per alcune delle mie prossime ricette (soprattutto per quanto riguarda i dolci), al cui interno si trovano le ricette di Camilla, come il ragù di soia, la torta di carote e cocco, la torta noci e uvetta e tante altre.
Tutto questo è racchiuso in poche pagine che scorrono via velocemente perchè si rimane incantati dallo stile semplice, ma allo stesso tempo quasi poetico che l'Autrice utilizza.
Leggere questo libro mi ha fatto pensare al mio passato, a ciò che ho scelto e a ciò che ho scartato, a cosa poteva succedere se avessi scelto B invece di A, a cosa sarebbe accaduto se quel giorno non fossi andata a quella festa...
Vertigine è la parola che descrive il rapporto e il sentimento che unisce Francesco e Francesca (Miriam), la paura e l'attrattiva, l'angoscia e il continuo avvicinarsi l'uno all'altra, nonostante le loro vite, nonostante i loro matrimoni, nonostante tutto...
Da subito il racconto risulta molto intenso, Miriam ci fa conoscere pian piano la sua vita attuale e precedente narrandoci le vicende che si è trovata ad affrontare spesso guidata dalla sua impulsività, dal suo cuore, da un incontro casuale. Lei ricorda ciò che successe quando era una ragazza di 23 anni, si era appena laureata in Lettere antiche e aveva appena chiuso una storia con un ragazzo di nome Lorenzo.
Attualmente è una giornalista e per passione scrive, ma di lavoro fa la mamma, infatti ha due bambini che le rubano il suo tempo libero e si ritrova a lottare per conservare un pò di spazio per se stessa.
Coltivare le passioni vere - quando si arriva alla faticosa consapevolezza di averle, e di averne diritto - diventa una lotta quotidiana, a volte rabbiosa, come difendere i diritti umani di una minoranza etnica, con le unghie e con i denti.
E' una scuola di sopravvivenza.
Ma la storia è incentrata più che altro su quell'estate dei suoi 23 anni quando in una libreria conobbe Francesco, un artista, un pittore, di dieci anni più grande, che le fece vivere momenti indimenticabili, seppur quasi platonici. A lui continua a pensare tutt'ora, continuano a scriversi, è come se vivesse una doppia vita, ma il marito non sa nulla perchè non potrebbe capire il loro rapporto, ma chissà forse ha già capito.
Miriam, che Francesco chiamerà Francesca, vive questo rapporto strano fatto di frustrazione e dolore, ma allo stesso tempo accattivante con questo artista che sembra sfuggente, discreto, ma anche amorevole e cordiale.
Sinceramente, per quanto mi riguarda, non mi è piaciuto molto il suo modo di comportarsi. Non posso espormi e spiegarvi il motivo perchè farei troppi spoiler e io so che li odiate, come me :D
Miriam comunque si confiderà con le sue amiche, Camilla e Sveva, durante il Tiaso, nato ai tempi del liceo, al quale si unì anche Veronica nel periodo dell'università. Conosceremo, quindi, anche le vite e le varie vicissitudini di queste ragazze che si riveleranno in queste piccole riunioni.
Queste discussioni saranno sempre accompagnate da buonissimi piatti preparati da Camilla, una naturopata che negli ultimi anni si è specializzata nella preparazione di cibi leggeri e naturali che avevano lo scopo di lenire malumori e tormenti. A questo proposito, il romanzo è accompagnato da un piccolo ricettario vegano, che ho trovato carinissimo e che utilizzerò per alcune delle mie prossime ricette (soprattutto per quanto riguarda i dolci), al cui interno si trovano le ricette di Camilla, come il ragù di soia, la torta di carote e cocco, la torta noci e uvetta e tante altre.
Cucinava per rilassarsi, cucinava per concentrarsi, cucinava ogni giorno, quando era triste, arrabbiata o felice, provando ricette sempre nuove.
Tagliava le verdure con una calma zen, tutte a tocchetti uguali, piccoli, con compostezza, come farebbe un monaco buddista...
Tutto questo è racchiuso in poche pagine che scorrono via velocemente perchè si rimane incantati dallo stile semplice, ma allo stesso tempo quasi poetico che l'Autrice utilizza.
Leggere questo libro mi ha fatto pensare al mio passato, a ciò che ho scelto e a ciò che ho scartato, a cosa poteva succedere se avessi scelto B invece di A, a cosa sarebbe accaduto se quel giorno non fossi andata a quella festa...
Vertigine è la parola che descrive il rapporto e il sentimento che unisce Francesco e Francesca (Miriam), la paura e l'attrattiva, l'angoscia e il continuo avvicinarsi l'uno all'altra, nonostante le loro vite, nonostante i loro matrimoni, nonostante tutto...
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