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giovedì 8 novembre 2018

Recensione "Vodka & Inferno - La morte fidanzata" di Penelope Delle Colonne



Titolo: Vodka & Inferno
Autore: Penelope Delle Colonne
Editore: Milena Edizioni
Pagine: 514
Anno: 2016













Era da tempo che volevo leggere "Vodka & Inferno - La morte fidanzata" e grazie a Milena Edizioni ho potuto finalmente togliermi questa curiosità! Come potete ben vedere dalla foto, la copertina di questo libro è davvero molto bella e sicuramente attrae tutti gli amanti del genere (anche se in realtà quando lo leggerete capirete che non è un libro che si può inserire in un genere preciso), ma non mi aspettavo di trovare tanta bellezza e cura anche al suo interno. A inizio libro, infatti, si trova l'albero genealogico della famiglia Mickalov, protagonista di questa storia, e alla fine, una mappa di Soroka, città russa, sede dei Mickalov. 



Il racconto ha inizio a Venezia con Frattaglia, orfano e ladro di cadaveri, che guarda incessantemente il morto ritrovato nella laguna. Il suo "capo", il signor Carnemolla gli ha ordinato di consegnarlo al dottore che verrà a prenderselo in cambio di soldi, ovviamente, e dato che il ragazzo è giovane e che al suo dito hanno trovato anche un anello d'oro iniziano a sognare le deliziose prelibatezze che tra non molto assaporeranno. Ma Frattaglia proprio non riuscì a consegnare quel cadavere al dottore...

...Frattaglia spuntò da sotto il lenzuolo, abbracciato a cucchiaio al morto. La luce che filtrava dalle imposte era fastidiosa. Strofinò le palpebre, tolse le mani da quei fianchi orfani e scese dal tavolaccio con la schiena a pezzi. Ripose l'anello nel cassetto e barcollò fino alla porta, appuntando i primi bottoni della camicia, alzando le bretelle.
Aprì, ed eccolo il dottor Malabaila.
Vecchio, smunto, col naso aquilino pieno di pustole, tre capelli al centro del capo pieno di bozzi. Sorrise a due denti. "Sono venuto a prenderlo. Quello annegato".
Frattaglia scosse la testa a bocca aperta, lasciando penzolare le labbra da deficiente, come se non avesse la più pallida idea di che cosa parlasse.
Il Dottor Malabaila fece per affacciarsi dentro, ma Frattaglia portò un braccio a bloccargli il passaggio. "Non c'è. Lui. Nel pomeriggio. Forse. Anzi, domani. D-dopodomani"...

Frattaglia ricevette bastonate e imprecazioni per la sua azione scellerata, ma lui si era innamorato. Era stato amore a prima vista e quando i familiari rintracciarono il corpo del giovane che non era altri che Viktor Mickalov, nobile russo, Frattaglia fece di tutto per entrare nelle grazie di Gaspare Mallardo, zio di Viktor, che lo avrebbe riportato in Russia. E sarà a Soroka, nel maniero dei Mickalov, che inizieranno a succedere strani eventi con l'arrivo del cadavere di Viktor.


...Quando Frattaglia vide per la prima volta Soroka, ne comprese a pieno il significato: nevischio, nuvole grigie, nebbia e palude di torba. I tetti spioventi delle case basse. Gli zoccoli dei pochi cavalli che pestavano la neve mescolata al fango, il gocciolare costante nelle pozzanghere. Grigiore stagnante, rami spogli, lo sciancato, due pallidi gentiluomini con barbe lunghe, il farmacista che sapeva di vodka, le quasi vecchie con la crocchia biondo cenere, il bambino col colbacco e le finestre con gli scuri. La cima a cipolla del campanile, il teatro, slitte sbilenche, qualche bottega. In lontananza il porto, stoccafissi e pescherecci.
Frattaglia sedeva accanto alla bara posta su una troika, una slitta a tre cavalli, guidata da un uomo nerboruto dalla tosse grassa...

Questo primo volume di Vodka & Inferno, sì perchè ce n'è anche un secondo che è già uscito, è diviso in cinque parti. All'inizio, sinceramente, sono rimasta un pò spiazzata dallo stile di scrittura dell'Autrice che molto spesso procedeva in una narrazione simil poesia da interpretare che rendeva il tutto abbastanza confusionario, per quanto mi riguarda. Questo particolare mi ha reso la lettura lenta e a volte noiosa, ma a partire dalla terza parte le cose sono completamente cambiate. Tutto è diventato più sciolto, più armonioso e più avvincente. Ho praticamente divorato le ultime 200 pagine, sono stata contentissima di aver proseguito la lettura fino alla fine e sarei molto curiosa di conoscere la continuazione della storia leggendo il secondo volume, Baciami Giuda.

Ho sicuramente trovato questo libro molto originale rispetto ai tanti libri in cui si parla di vampiri quasi sempre allo stesso modo, ma soprattutto ho apprezzato le atmosfere create, la caratterizzazione dei personaggi, i legami che s'instaurano e, in particolare, il rapporto tra Viktor e Frattaglia e quello tra lo zio Yuri e il nipote Petr. E sono proprio i punti interrogativi che nascono su queste due relazioni alla fine della lettura che mi incuriosiscono e mi spingono a voler leggerne il seguito.



1 commento:

  1. Adoro questo romanzo, il secondo volume è più veloce del precedente.

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