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lunedì 9 luglio 2018

Recensione "Follia" di Patrick McGrath



Titolo: Follia
Autore: Patrick McGrath
Editore: Adelphi
Pagine: 294
Anno: 2000












Non sarà per nulla facile parlarvi di Follia perchè quando un libro mi piace così tanto faccio davvero fatica a riuscire ad esprimere tutto quello che mi ha trasmesso. E' dallo scorso anno che ne rimando la lettura, da quando c'è stato il boom, per l'appunto, e dopo averlo letto posso solo dirvi "sbrigatevi cosa state aspettando?". A fine lettura sono subito andata alla ricerca di tutti i libri dell'autore che sono finiti dritti dritti in wishlist ovviamente (non vedo l'ora di recuperarli :D).



Il racconto è incentrato su una storia d'amore caratterizzata da ossessione sessuale che è proprio l'ambito di interesse del Dottor Cleave, colui che ci spiega tutta la vicenda. La narrazione inizia con l'elenco della varie fasi che la protagonista si trova ad affrontare: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione. Successivamente ritroveremo ognuna di queste fasi nella triste storia di Stella Raphael, sposata con Max Rapahel, uno psichiatra criminale, da cui ha avuto un figlio, Charlie. 
Stella è una donna profondamente frustrata che cade di fronte ad una improvvisa tentazione che ha il nome di Edgar Stark, uno dei pazienti del Dottor Cleave. 

Ma Max Raphael aveva una passione per il vittoriano, e l'architettura esotica della serra, coi suoi ghirigori di legno e vetro e gli slanciati archi romanici delle finestre, sembrava piacergli in modo particolare. Fortuna volle che tra i pazienti in semilibertà dell'ospedale c'era un uomo che sosteneva di poter restaurare la serra. Quell'uomo era lo scultore Edgar Stark.
Edgar era uno dei miei.


Tutto il romanzo ruota intorno a questo amore folle della moglie del nuovo psichiatra dell'ospedale per un uomo paranoico rinchiuso lì da cinque anni per aver massacrato la moglie accusandola di continui tradimenti. 
Per Stella, Edgar rappresenta l'evasione, l'inizio di una nuova vita piena di passione, lei non aveva nessuna paura di lui, non lo considerava affatto un uomo violento e il suo romanticismo la porterà alla follia pura.
L'Autore ci trascina così non in uno, ma in due mondi malati, perchè così come scopriamo pian piano cosa si cela dentro la mente di Stella, conosciamo anche meglio Edgar. 

...In apparenza Edgar era un uomo sicuro di sè, della sua forza, della sua virilità, eppure sospettavo che in lui ci fosse un profondo e infantile desiderio di sublimare, e idealizzare, l'oggetto d'amore. Succede abbastanza spesso, agli artisti, e credo dipenda dalla natura stessa del loro lavoro. 

La situazione si ripercuoterà anche su Max ovviamente per non parlare del povero Charlie.
Il Dottor Cleave sarà bravo nell'osservare Stella e nell'approcciarsi a lei con le migliori intenzioni, ma riuscirà veramente ad aiutarla?

Questo romanzo mi ha lasciata letteralmente senza fiato, l'ho divorato, l'ho amato, ho adorato il modo di scrivere dell'Autore, la sua capacità di farti cogliere ogni aspetto della follia umana in modo semplice, senza fronzoli. Mi sono ritrovata a giustificare più volte Stella mentre ho quasi odiato il marito che da buon psichiatra avrebbe dovuto accorgersi prima che qualcosa non andava e invece ha lasciato correre pensando alla propria carriera, ma soprattutto l'ho disprezzato quando pur sapendo che la moglie stava male, che ormai era caduta in depressione, non ha fatto nulla pur di salvare le apparenze e per giunta a una donna in quelle condizioni non puoi affidare un figlio! 

Non posso aggiungere altro se non che questo, per il momento,
 è sicuramente stato il più bel libro letto nel 2018



1 commento:

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