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lunedì 21 gennaio 2019

Recensione "Il tribunale delle anime" di Donato Carrisi



Titolo: Il tribunale delle anime
Autore: Donato Carrisi
Editore: Tea
Pagine: 462
Anno: 2017













"Il tribunale delle anime" di Donato Carrisi è il primo libro del Ciclo di Marcus e Sandra, ma ha un inizio e una fine, quindi si può leggere benissimo anche senza proseguire la serie. 

All'inizio ho fatto davvero fatica a capirci qualcosa, le prime cento/duecento pagine,  sono tutte ingarbugliate, piene di omicidi e di personaggi di cui si sa poco e niente. Questo è proprio lo stile dell'Autore che fino alla fine ti lascia con il fiato sospeso e quando meno te lo aspetti ti spiazza con colpi di scena su colpi di scena. 


Tra le varie scene che compongono la storia troviamo i due protagonisti: Marcus e Sandra.
Marcus si è svegliato in un letto d'ospedale e non ricorda neanche chi è fin quando un uomo, Clemente, gli rivela qualcosa sulla sua identità, ma non troppo, anche perchè Marcus effettivamente non esiste. All'interno di un bar di Roma i due discutono della scomparsa di una giovane studentessa e successivamente si recano a casa sua, perchè tra le tante cose Marcus pare abbia un talento investigativo fuori dal comune.

..."Per introdursi nell'alloggio al piano terra ci vollero pochi secondi. Nessuno li notò. Appena mise piede nella casa di Lara, Marcus iniziò a guardarsi intorno. Per prima cosa, osservò la serratura divelta. Per accedere all'appartamento, la polizia aveva dovuto sfondare l'ingresso e gli agenti non si erano accorti del particolare della catenella agganciata dall'interno, che era venuta via e adesso penzolava sullo stipite della porta"...

Sandra, invece, una foto-rilevatrice della polizia scientifica di Milano, ha perso il marito, David, da cinque mesi. David pare sia caduto da un palazzo in costruzione di Roma e Sandra ancora scossa non è andata neanche a ritirare il bagaglio del marito in giacenza alla questura, fin quando una sera riceve una strana telefonata da un uomo dell'Interpol che la sollecita a ispezionare le borse del marito.

..."Secondo la polizia il signor Leoni si trovava in quel palazzo in costruzione perchè da lì aveva un'ottima visuale per scattare una foto."
"Si è così."
"Ma lei ha visto quel posto?"
"No", rispose infastidita.
"Bè, io ci sono stato."
"E con questo cosa vorrebbe dire?"...

Indagando sul serial killer in punto di morte che ha architettato tutta una serie di situazioni in cui si ritroveranno vittime e assassini, Sandra e Marcus si incontreranno/scontreranno per caso.

Nel frattempo, durante tutto lo svolgimento della storia, sono presenti anche dei flashback in cui un investigatore è alla ricerca di un killer trasformista e questo rende la narrazione ancora più complessa, ma sempre più appassionante. Fino alla fine non capirete molto ed è proprio questo che rende il thriller avvincente oltre al fatto che si viene a conoscenza di una storia incredibile che coinvolgeva i sacerdoti e di un tipo di serial killer che rappresenta uno dei casi più interessanti della criminologia.

Inoltre, è una lettura che porta il lettore anche a porsi delle domande. E' tutto basato sul sottile confine tra il bene e il male, sull'opportunità che viene offerta a delle persone che in passato sono state vittime e adesso si ritrovano a dover fare una scelta.




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