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sabato 8 settembre 2018

Recensione "L'estraneo" di Ursula Poznanski e Arno Strobel



Titolo: L'estraneo
Autore: Ursula Poznanski, Arno Strobel
Editore: Giunti
Pagine: 367
Anno: 2017











Ho acquistato "L'estraneo" perchè letteralmente catturata dalla trama, ma mi aspettavo tutt'altro, una storia più ricca di suspence e magari piena di colpi di scena, mentre non è stato affatto così. Con questo non voglio dire che non mi sia piaciuto, ma che mi aspettavo molto di più.

Joanna, australiana, da  poco trasferitasi in Germania, è da sola in casa e si sta asciugando i capelli dopo aver fatto un bagno caldo quando inizia ad avere strane percezioni fino a sentire dei rumori provenire dal piano di sotto. in cucina si imbatte in un uomo che lei non ha mai visto e resta impietrita dalla paura mentre lui inizia a dire qualcosa che però lei non sente minimamente. Joanna inizia a urlare, vorrebbe far uscire di casa questo estraneo, ma lui non sembra minimamente intenzionato a farlo soprattutto perchè afferma di essere il suo fidanzato e di abitare lì con lei...


..Lui socchiude gli occhi, fa un paio di respiri profondi e mi fissa.
"Ma cosa stai blaterando? Perchè dici queste cose? Per quale motivo mi dai del lei?"
Sta esitando, allora forse ho qualche possibilità. Sì, proverò a parlarci. E alla prima occasione buona me la darò a gambe.
"Perchè...Perchè ho paura... Non lo capisce?"
"Paura... di me?"
"Si. Mi ha spaventata. Mi ha spaventata a morte."
Allarga le braccia, avanza ancora. "Joanna..."
Sa come mi chiamo.... Indietreggio ancora... Forse è uno stalker, oppure ha solo visto il mio nome sulle lettere poggiate sul mobiletto dell'ingresso...


La trama di questo libro mi ha provocato una grande delusione a fine lettura (ecco perchè spesso preferisco non leggerle proprio). Purtroppo, dopo le prime pagine, che riprendono ciò che è riportato sulla quarta di copertina, il racconto diventa lento e proseguivo a rilento nella lettura fino ad arrivare diciamo alla seconda parte dove la storia diventa più appassionante. Qui ho iniziato a divorare il libro, volevo arrivare velocemente al finale per scoprire tutto, ma ecco che a quel punto è arrivata un'altra delusione. E' stato sicuramente un finale molto scontato e banale.


Un libro che poteva avere un alto potenziale, purtroppo non è stato sviluppato nel migliore dei modi. Mi è piaciuta la narrazione in prima persona da parte dei due protagonisti che si alternavano ad ogni capitolo, tuttavia non sono riuscita ad apprezzare appieno nessuno dei due.
Per concludere, viene presentato come thriller psicologico, ma di psicologico c'è ben poco a mio parere, a parte l'amnesia indotta. 




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