Titolo: I giorni dell'abbandono
Autore: Elena Ferrante
Editore: e/o
Pagine: 2006
Anno: 213
Trama
Una donna ancora giovane, serena e appagata viene abbandonata all'improvviso dal marito e precipita in un gorgo scuro e antico. Rimasta con i due figli e il cane, profondamente segnata dal dolore e dall'umiliazione, Olga, dalla tranquilla Torino dove si è trasferita da qualche anno, è risucchiata tra i fantasmi della sua infanzia napoletana, che si impossessano del presente e la chiudono in una alienata e intermittente percezione di sé. Comincia così una caduta rovinosa.
Recensione
Dopo aver letto "L'amore molesto" di Elena Ferrante, sono passata a "I giorni dell'abbandono" e devo dire che nel complesso ho notato subito un certo miglioramento dell'autrice. Di fatto, quest'opera mi è piaciuta sicuramente di più della precedente.
La protagonista è Olga, una donna di origini napoletane che si è trasferita con il marito e i suoi figli a Torino. Un giorno, all'improvviso, dopo 15 anni di matrimonio, il marito le annuncia che la vuole lasciare dicendo di essere confuso e insoddisfatto, ma attribuendo tutta la colpa a sè stesso. Lui esce di casa ed Olga resta impietrita e passa tutta la notte a riflettere ed esaminare le fasi recenti del loro rapporto. Inizialmente pensò che la cosa non fosse grave perchè il marito aveva lasciato tutto a casa e, soprattutto, era già successo altre e due volte in passato e lui era sempre tornato. Stavolta, però, non sarà uguale, Olga se ne accorgerà presto e sprofonderà in un forte dolore aggravato a tratti dalla mancanza di percezione di sè.
In questo libro ci sono delle parti allucinanti (ve ne avevo scritta qualcuna su instagram mentre lo stavo leggendo) che ti fanno capire fin dove può spingere il dolore, fino a che punto siamo in grado di arrivare in condizioni simili a quelle della protagonista. Mentre leggevo avevo una paura costante per i poveri figli di questa donna che ad un certo punto vengono lasciati completamente a sè stessi. Allo stesso tempo alcune scene mi facevano ridere per la fantasia e il buon senso dei bambini. Comunque, la giornata peggiore che la protagonista si trova ad affrontare viene descritta e narrata in maniera perfetta, l'autrice riesce a cogliere tutti gli aspetti, i sentimenti, le emozioni e te le fa quasi rivivere in prima persona.
In questo libro ci sono delle parti allucinanti (ve ne avevo scritta qualcuna su instagram mentre lo stavo leggendo) che ti fanno capire fin dove può spingere il dolore, fino a che punto siamo in grado di arrivare in condizioni simili a quelle della protagonista. Mentre leggevo avevo una paura costante per i poveri figli di questa donna che ad un certo punto vengono lasciati completamente a sè stessi. Allo stesso tempo alcune scene mi facevano ridere per la fantasia e il buon senso dei bambini. Comunque, la giornata peggiore che la protagonista si trova ad affrontare viene descritta e narrata in maniera perfetta, l'autrice riesce a cogliere tutti gli aspetti, i sentimenti, le emozioni e te le fa quasi rivivere in prima persona.
Presto leggerò anche il terzo libro (la figlia oscura) che possiedo di Elena Ferrante e se mi piacerà vedrò se acquistare o meno i quattro libri tanto famosi ultimamente della serie "L'amica geniale".
Intanto fatemi sapere se voi li avete letti e datemi un vostro parere :)
Intanto fatemi sapere se voi li avete letti e datemi un vostro parere :)
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