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mercoledì 6 marzo 2019

Recensione "Shutter Island" di Dennis Lehane



Titolo: Shutter Island. L'isola della paura
Autore: Dennis Lehane
Editore: Piemme
Pagine: 346
Anno: 2015










Anni fa, per caso, mi era capitato di vedere il film tratto dal libro "Shutter Island" e lo avevo adorato perchè fino alla fine non si capiva nulla e io amo i film di questo genere. Non ricordando quasi niente, però, ero molto curiosa di leggere il libro e approfittando del fatto che in uno dei punti della #readersforpassionchallenge di febbraio era richiesta la lettura di un libro di cui si era visto il film ho deciso di leggerlo.


Ci troviamo nell'anno 1954 quando Teddy Daniels, un agente federale, viene inviato a Shutter Island. Qui si trova un'ospedale psichiatrico, l'Ashecliffe Hospital, dove sono tenuti in cura psicopatici criminali molto pericolosi. 

"L'edificio che vedete alle mie spalle, a destra, ospita il padiglione A. Il padiglione B, ovvero la sezione femminile, è alla mia sinistra. Quanto al padiglione C, si trova oltre gli scogli, direttamente dietro questo comprensorio e gli alloggi del personale, in quello che una volta era Fort Walton. L'accesso al padiglione C richiede un'autorizzazione scritta e la presenza congiunta del direttore e del dottor Cawley. E' chiaro?"

Una di loro, Rachel Solando, è riuscita, non si sa come, a fuggire e Teddy è stato chiamato per ritrovarla. Teddy sarà affiancato nella sua ricerca da Chuck Aule, un nuovo collega con cui riuscirà a costruire un rapporto di fiducia, ma niente è quel che sembra a Shutter Island. L'indagine proseguirà a vuoto, tutti sembrano nascondere qualcosa, gli interrogativi aumentano giorno dopo giorno e per di più un uragano impedirà qualsiasi collegamento con il resto del mondo. 

"Hai mai visto una cosa simile" disse Chuck quando ormai si trovavano all'interno e osservavano l'isola in preda all'ira della natura. Il vento aveva preso consistenza per via delle foglie, dei rami, dei sassi e della pioggia, e grugniva come un branco di cinghiali, spezzando la terra.
"Mai" disse Teddy, e si allontanarono dall'entrata.


Devo dire che fino a metà libro mi sembrava tutto molto "normale", nel senso che la storia proseguiva tranquillamente senza particolari colpi di scena, quasi in modo piatto, per cui non mi stava facendo impazzire. Da metà libro in poi, invece, finalmente le cose si fanno interessanti. Ci si inizia a porre domande, a cercare di capire se ciò che si è letto corrisponde alla realtà o meno, se i personaggi sono reali e ci si inizia a chiedere da che parte stia la verità. Fino alla fine non sapevo a chi credere e sono rimasta anche un pò delusa perchè speravo fosse il contrario di ciò che in realtà era.

Comunque è un libro molto scorrevole, anche se nella prima parte non succede nulla di eclatante, la lettura prosegue facilmente e quando ci si inizia a porre diversi quesiti diventa molto più interessante e coinvolgente.




1 commento:

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