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lunedì 11 febbraio 2019

Recensione "Trauma" di Patrick McGrath



Titolo: Trauma
Autore: Patrick McGrath
Editore: Bompiani
Pagine: 258
Anno: 2012













Dopo aver letto Follia di Patrick McGrath ho deciso di leggere tutti i libri pubblicati da questo autore perchè, come ben sapete, se mi seguite sul canale youtube, è stato uno dei miei libri preferiti del 2018. 
Tra quelli che ho recuperato fino ad ora c'è "Trauma" che ho letto nel mese di Gennaio ed ho amato totalmente, anche se in modo diverso da Follia.
C'è da dire che non è sicuramente una lettura per tutti; non si tratta, infatti, di un thriller come riportato in copertina, credo che nessun libro di McGrath possa essere definito thriller.
"Trauma" è un libro psicologico a tutti gli effetti, è un libro in cui si respira psicologia dall'inizio alla fine e posso capire che per chi non è appassionato all'argomento potrebbe risultare addirittura noioso.



Charlie ci parla della sua famiglia, del rapporto con essa e della sua vita circondata da pazienti e da persone che vanno e vengono rendendo il tutto molto instabile. Charlie è diventato uno psichiatra a causa di sua madre che ebbe la prima crisi depressiva quando  lui aveva sette anni e suo padre, Fred Weir, non li aveva ancora abbandonati. Mentre lui cercava sempre di star vicino alla madre, di consolarla come meglio poteva, suo fratello Walt preferiva starsene per i fatti suoi e non immischiarsi. 


...Ma ricordo un giorno in cui tornammo all'appartamento e, salendo i gradini, non la trovammo nell'ingresso ad attenderci. Era qualcosa di insolito. Entrammo e udimmo un pianto provenire dalla sua stanza. Fu tristissimo.
Walter disse che sarebbe uscito di nuovo; io avrei potuto fare quello che volevo. Mi rivedo con grande chiarezza in quel momento. L'alternativa era semplice: potevo uscire di casa con lui e passare un'ora o due a Central Park, oppure potevo andare a bussare alla porta della camera di mia madre e chiederle cosa c'era che non andava...


Oltre alla sua storia familiare caratterizzata da una madre verso cui finisce col sentirsi in colpa, mentre lei lo disprezza stravedendo invece per Walter, Charlie finisce col fallire nel suo matrimonio con Agnes a causa dell'insuccesso riportato con Danny, fratello di Agnes che aveva in cura. Ci riproverà con un'altra donna che finirà col reputare inaffidabile, irritabile e molto esigente e allo stesso tempo vedrà aprirsi uno spiraglio nel suo rapporto con l'ex moglie.

In questo libro il protagonista del racconto è uno psichiatra che insieme ad un altro scrive un libro sul trauma sottolineando quanto sia importante ricostruire la storia del trauma, il contesto e il significato dell'evento traumatico. Lui stesso però si troverà ad affrontare una vita caratterizzata dal senso di colpa, dall'insonnia, dall'agitazione, dalla voglia di fuggire e solo alla fine verrà a conoscenza del suo trauma più grande.

E' un libro che io ho adorato perchè dalla prima all'ultima pagina non si fa che parlare dei traumi dei pazienti, dei personaggi secondari per poi concentrare il tutto sul trauma principale del protagonista. La scrittura è sempre piacevole, ma essendo un libro in cui vengono espressi concetti importanti, problemi di natura psichica che devono essere ben assimilati dal lettore, la lettura procede lentamente. Non è quindi un libro che va divorato, ma trattando argomenti molto interessanti va gustato senza fretta.




2 commenti:

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