Ultime Recensioni

Video sul canale

martedì 19 febbraio 2019

Recensione "Il puzzle di Dio" di Laura Costantini e Loredana Falcone



Titolo: Il puzzle di Dio
Autori: Laura Costantini e Loredana Falcone
Editore: GoWare
Pagine: 514
Anno: 2014














"Il Puzzle di Dio" è uno di quei libri che mi ha attirato subito dalla prima riga riportata nella trama: "Un antico messaggio custodito negli Archivi vaticani". 
Quando nella stessa frase trovo le parole "antico messaggio" e "vaticano" non riesco proprio a non esserne attratta. Non ci sono però preti, come mi aspettavo, ma i protagonisti della storia fanno parte dei servizi segreti.


Tutto ruota intorno al ritrovamento di una pietra che, secondo i documenti, faceva parte di un mosaico vecchio di milioni di anni. L'insieme di queste pietre avrebbe svelato un terribile segreto, una maledizione che avrebbe riportato danni sul mondo intero. Il problema ora consiste nel ritrovare tutte le pietre, ben 348, e decifrarne la scrittura. Alla ricerca di queste tessere ci sono i servizi segreti italiani, statunitensi e russi, ma noi seguiremo in particolar modo le vicende di Lorenzo e Mattias, appartenenti ai servizi italiani, che si scontreranno più volte con il terribile Cayden dei servizi statunitensi.

"Meno stronzate, mangiaspaghetti. Quanto vale per te la pietra?"
"Quale pietra?"
"Quella che una certa signorina dalla voce molto particolare ti ha fatto vedere ieri sera, hai presente?"
"Non so di cosa stai parlando."
"Davvero? Beh, è un peccato. Perchè vedi, se tu non sai di cosa sto parlando, vuol dire che la signorina in questione mi ha mentito. Dicono che la gente di queste zone sia particolarmente resistente a un certo tipo di trattamenti, lo avevi sentito dire?

La ricerca li porterà in Nepal e successivamente in Marocco e in Algeria e sarà in questi luoghi che conosceremo le due protagoniste del romanzo, Sumitra e Nesayem, due donne molto forti il cui destino è stato già scritto prima della loro nascita. E ancora tra le varie vicende che si intersecano conosceremo anche Saro, un ragazzo omosessuale non accettato dal padre che si era dovuto trasferire a Brusasco per lavorare alla Technatom, e Daniel, nato in Francia da genitori palestinesi e musulmani osservanti che lo avevano cacciato di casa quando avevano scoperto i suoi gusti sessuali.

Sicuramente si tratta di un romanzo ricco di contenuti, pieno di mistero, con personaggi ben caratterizzati, dalle personalità molto forti e il tutto è contornato da descrizioni molte minuziose sia dei luoghi sia delle culture con le quali si entra in contatto che hanno un ruolo centrale nel corso di tutta l'opera. 
Devo dire però che mi aspettavo qualcosa di più riguardo al mistero contenuto nel mosaico o probabilmente sono io che avrei preferito qualcosa di occulto, di più enigmatico e, soprattutto, non essendo un'amante di paesi come il Marocco o il Nepal non ho saputo apprezzare a pieno l'estrema cura riportata nel descrivere queste culture.



2 commenti:

Commentando con un account Blogger o Google+ viene inserito il link al proprio profilo