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martedì 5 giugno 2018

Recensione "L'ombra della piramide nera" di Gianluca Trinco



Titolo: L'ombra della piramide nera
Autore: Gianluca Trinco
Editore: Kimerik
Pagine: 592
Anno: 2017










Ho iniziato a leggere "L'ombra della piramide nera" con la voglia di immergermi in un bel tomone da 600 pagine e questo ha sicuramente aiutato la lettura. Il testo, infatti, risulta spesso pesante per il linguaggio tecnico utilizzato, soprattutto in alcune parti visto il tema trattato. L'Autore è molto prolisso, tratta con dovizia di particolari ogni personaggio che interviene nella narrazione così come le descrizioni dei luoghi sono molto accurate. 
Dopo questa piccola premessa penserete che il libro non mi sia piaciuto e invece no perchè l'ho reputato un capolavoro!


Tutto ha inizio con il ritrovamento di una maestosa piramide in Alaska che ha la stessa struttura della piramide principale di Cheope, solo che questa è due volte più grande ed è fatta di materiali maggiormente durevoli di colore scuro. La piramide nera sarà la fonte per un cambiamento dell'umanità mosso da un piano ben progettato da un'ordine ancestrale, il Sol Novus ordo Pax Aurea, formato da menti eccelse, tra cui il cardinale Giacomo Vincenzi, che hanno intenzione di scatenare un virus letale per evitare un nuovo conflitto globale. Tutto, quindi, sarà fatto per cercare di evitare una ipotetica terza guerra mondiale. Per cercare di contrastare questa follia interverrà un gruppo speciale di Navy Seals, sarà una dura battaglia in cui i ragazzi scelti dovranno affrontare situazioni pericolose e rischiare la loro stessa vita per il bene dell'umanità.


Davanti a loro stava un'entrata di metallo molto luminosa, grande, di una quindicina di metri di altezza. La particolarità era che la collina dell'entrata si confondeva con la neve che copriva la cima, scoprendo, altresì, una struttura fatta di blocchi cementiferi enormi di colore scuro quasi grigio cenere di cinque o forse sei metri ognuno e connessi con grande precisione l'uno all'altro, aventi delle piccole scheggiature che rivelavano un colore nero luminescente nel suo interno.
Di fatto, non sembrava una base sotterranea nell'Artico, bensì una struttura gigantesca fatta dall'uomo all'esterno della superficie, visibile e al tempo stesso nascosta dalle gelidi nevi trasformate in ghiaccio che coprivano questo edificio alto per lo meno duecentocinquanta metri... una montagna... una montagna fatta di un materiale unico come alabastro in un continente quasi sconosciuto sotto le nevi impervie che si accumulano tutto l'anno.



Come vi dicevo prima, nonostante abbia proseguito la lettura più lentamente del solito, ho trovato questo libro affascinante e scritto davvero bene. Per leggerlo c'è bisogno sicuramente di concentrazione e tempo, ma non vi ho ancora detto che ci sono anche molti capitoli super coinvolgenti che rendono la storia davvero accattivante e piena di azione.

Ho ammirato la fantasia dell'Autore e il suo stile, il suo costruire una storia del tutto nuova che richiami temi importanti come quelli del nazismo e del terrorismo. Inoltre, si fa spesso riferimento a malattie che si sono scatenate in passato quali l'ebola o l'Aids instillando il dubbio nel lettore.
Per cui posso sicuramente dirvi di non farvi intimorire dalle 600 pagine, di leggere questo libro quando avete la testa libera da ogni preoccupazione, di non scoraggiarvi se arrivati intorno alle 200 ancora non avete capito dove vuole andare a parare e di andare avanti e proseguire fino alla fine perchè non rimarrete affatto delusi.


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