Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
Autore: Christiane F.
Editore: Rizzoli
Pagine: 255
Anno: 1981
Trama
Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.
Recensione
Ho visto il film "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" quando ero adolescente, ma non avevo mai letto il libro. Ho avuto l'occasione di trovarlo usato a soli 0,50 cent e non me lo sono fatta sfuggire. Adesso che ho finito di leggerlo avrei voglia di comprarne uno nuovo, in realtà, per averlo intatto nella mia collezione :D
Vi dico anche che Christiane F. ha pubblicato un secondo libro, intitolato "La mia seconda vita", di cui io non ero assolutamente a conoscenza, ma se riuscirò a trovarlo lo leggerò molto volentieri.
Il film mi era piaciuto molto all'epoca (calcolate che lo avrò visto quando avevo 14-15 anni e adesso ne ho quasi 30), ma devo dire che il libro è stato straordinario al confronto. Christiane F. racconta in un'intervista tutta la sua storia a partire dalla sua infanzia, dal rapporto di amore e odio verso un padre spesso violento e ubriaco, dalla relazione complicata con una madre che diventa sempre più insicura e sfiduciata, fino ad arrivare alla sua caduta nel mondo della droga alla giovane età di 12 anni per poi finire, qualche anno dopo, col prostituirsi per poter continuare ad assumere le sue dosi giornaliere.
Comunque, penso che la storia la conoscano tutti o quasi oramai. Se avessi avuto qualche stimolo in più quando ho fatto la tesi di laurea sulle droghe anni fa l'avrei incentrata su questo libro, ma si sa che quando si va ad un'università dove nessuno ti segue come si deve si fanno le cose tanto per farle. In questo libro, infatti, si possono constatare approfonditamente quali sono le reali condizioni di chi entra nel mondo della droga e una persona che ha vissuto in prima persona tali "esperienze" può far comprendere appieno i veri pensieri, le vere cause che spingono i giovani in questo mondo.
Nonostante sia un libro di tantissimi anni fa il tema è sempre attuale; anche se oggi se ne parla davvero poco, ci sono tantissime persone che hanno bisogno di essere aiutate. La difficoltà principale sta nel risalire ai problemi dell'infanzia, ai problemi familiari e delle persone frequentate che ti influenzano costantemente. Il tema è talmente vasto che potrei continuare a scrivere un papiro perchè tra l'altro, come avrete capito, avendo fatto una tesi sulle droghe e un tirocinio in una comunità per tossicodipendenti, è un argomento che mi ha sempre interessato. Mi fermo qui comunque perchè credo di avervi già annoiato abbastanza.
In conclusione, se non lo avete ancora fatto, leggete "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" perchè c'è un modo che magari ancora non conoscete che ha bisogno di essere scoperto.
Vi dico anche che Christiane F. ha pubblicato un secondo libro, intitolato "La mia seconda vita", di cui io non ero assolutamente a conoscenza, ma se riuscirò a trovarlo lo leggerò molto volentieri.
Il film mi era piaciuto molto all'epoca (calcolate che lo avrò visto quando avevo 14-15 anni e adesso ne ho quasi 30), ma devo dire che il libro è stato straordinario al confronto. Christiane F. racconta in un'intervista tutta la sua storia a partire dalla sua infanzia, dal rapporto di amore e odio verso un padre spesso violento e ubriaco, dalla relazione complicata con una madre che diventa sempre più insicura e sfiduciata, fino ad arrivare alla sua caduta nel mondo della droga alla giovane età di 12 anni per poi finire, qualche anno dopo, col prostituirsi per poter continuare ad assumere le sue dosi giornaliere.
Comunque, penso che la storia la conoscano tutti o quasi oramai. Se avessi avuto qualche stimolo in più quando ho fatto la tesi di laurea sulle droghe anni fa l'avrei incentrata su questo libro, ma si sa che quando si va ad un'università dove nessuno ti segue come si deve si fanno le cose tanto per farle. In questo libro, infatti, si possono constatare approfonditamente quali sono le reali condizioni di chi entra nel mondo della droga e una persona che ha vissuto in prima persona tali "esperienze" può far comprendere appieno i veri pensieri, le vere cause che spingono i giovani in questo mondo.
Nonostante sia un libro di tantissimi anni fa il tema è sempre attuale; anche se oggi se ne parla davvero poco, ci sono tantissime persone che hanno bisogno di essere aiutate. La difficoltà principale sta nel risalire ai problemi dell'infanzia, ai problemi familiari e delle persone frequentate che ti influenzano costantemente. Il tema è talmente vasto che potrei continuare a scrivere un papiro perchè tra l'altro, come avrete capito, avendo fatto una tesi sulle droghe e un tirocinio in una comunità per tossicodipendenti, è un argomento che mi ha sempre interessato. Mi fermo qui comunque perchè credo di avervi già annoiato abbastanza.
In conclusione, se non lo avete ancora fatto, leggete "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" perchè c'è un modo che magari ancora non conoscete che ha bisogno di essere scoperto.
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