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mercoledì 22 febbraio 2017

Recensione "999 L'ultimo custode" di Carlo A. Martigli

l'ultimo custode
Titolo: 999 L'ultimo custode
Autore: Carlo A. Martigli
Editore: Tea
Anno: 2014
Pagine: 481


Trama


Settembre 2009. Un misterioso plico viene recapitato a Guido de Mola da parte del nonno recentemente defunto e a lui pressoché ignoto. All'interno l'uomo trova una lettera e due manoscritti, uno moderno e uno molto antico, all'apparenza di fattura rinascimentale. Addentrandosi nella lettura dei due testi, de Mola scopre che la sua famiglia da secoli è depositaria di un segreto, straordinario e terribile, che riguarda il filosofo Giovanni Pico della Mirandola, le sue esoteriche e inusitate Tesi e l'origine delle tre grandi fedi monoteiste, la cristiana, l'ebraica e l'islamica. Dovrà essere proprio Guido, ora, a raccogliere il testimone che fu dei suoi avi, diventando così l'ultimo custode del mistero di Pico, un enigma legato alla morte del Conte di Mirandola, a quella del Poliziano, al Concilio di Efeso e alla persecuzione, da parte della Chiesa, di migliaia di donne accusate di stregoneria. Un segreto che, se rivelato, può mettere in discussione il mondo come lo conosciamo da duemila anni, da quando Paolo di Tarso, convertitosi all'allora minoritaria dottrina cristiana, con la propria opera contribuì a far sì che essa diventasse la religione maggiore dell'Occidente.

Recensione


Non conoscevo Carlo A. Martigli, ma dopo aver letto "999 l'ultimo custode" posso affermare che è un grande scrittore. 

Il romanzo in questione, un thriller storico, si ispira alle "900 tesi eretiche di Pico della Mirandola" che all'epoca (1486) avevano provocato lo scandalo della Chiesa. 
L'opera ruota tutta attorno alle tesi scritte da Pico, soprattutto alle 99 tesi rimaste segrete che da allora furono conservate passando da un discendente all'altro della famiglia De Mola.

E' molto difficile, a mio parere, fare una recensione di questo libro senza svelarne almeno in parte il contenuto, per cui alcuni punti o nomi fondamentali dovrò per forza inserirli.


La storia si sviluppa su due piani temporali, la fine del '400 e il 1938, principalmente tra Roma e Firenze.
Dopo aver scritto le tesi, Pico della Mirandola vede i suoi intenti contrastati da Papa Innocenzo VIII, per cui è costretto a fuggire a Firenze dove dovrebbe avere la protezione di Lorenzo Il Magnifico.
Tuttavia è un periodo caratterizzato da una marea di intrighi e giochi di potere per non parlare dell'inizio della caccia alle streghe. Pico, infine, capisce che il mondo non è ancora pronto per le sue tesi e lascia il libro all'unica persona di cui si fida.
Nel 1938, il custode del libro è Giacomo De Mola, ma quest'ultimo è quasi pronto a lasciarlo in eredità a Giovanni, un ragazzo che ha cresciuto come un figlio. Purtroppo, sarà proprio lui a tradirlo mettendosi in affari con i nazisti ai quali un libro del genere non può che far un'enorme piacere.

La narrazione è fluida, il libro si legge tranquillamente e velocemente, se la storia vi appassiona. Io l'ho letto nel periodo sbagliato, purtroppo, per cui ci ho messo più tempo del dovuto, altrimenti credo che lo avrei finito molto presto. E' stato interessante per me scoprire molte cose storiche di cui ero totalmente all'oscuro e la ricchezza dei particolari rende il tutto ancora più avvincente. L'unica pecca di questo libro è il finale, in quanto non c'è un vero e proprio finale. Io mi aspettavo di sapere come si concludeva la storia, in realtà non sono riuscita a capirlo, quindi nel caso voi lo abbiate letto e compreso fatemi sapere! :D


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