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lunedì 27 maggio 2019

Segnalazione "Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza" di Barbara Appiano


"Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza"

di 

Barbara Appiano

Titolo: Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza
Autore: Barbara Appiano
Editore: Kimerik
Genere: Narrativa
Collana: Kimera 
Anno: 2019
Pagine: 98



Trama


Il cancro è la forma più perversa di suicidio assistito, dove lui – il cancro – pilota senza patente un percorso mortale in cui alla fine si suicida anche lui. Il cancro non è una malattia, ma l’intifada della biologia, nella quale lui tira i sassi che sono le metastasi – conosciute anche come “secondarismi”. Vivere la malattia tumorale è fare un viaggio nell’antimateria di una cellula che biologicamente è “SENZIENTE”, ma mai “CON-SENZIENTE”, visto che per esserlo dovrebbe avere la nostra partecipazione attiva… 
Essere malati oncologici vuole dire vivere in trincea ogni minuto della propria esistenza come se fosse l’ultimo, senza pensare a lui; in questo, l’uomo può – se vuole crederci – pensare di essere superiore all’anticristo che tale cellula rappresenta, domando la paura della morte che è l’espressione ultima e lo scopo del tumore, che uccide la mente attraverso il suo nome ancora prima di essersi messo a dimorare come un qualsiasi cittadino del mondo nelle viscere altrui. Il cancro infatti è un cittadino del mondo che noi inventiamo con la nostra mente, cercando di sconfiggerlo biologicamente, trascurando il fatto che il cancro è il suicidio della stessa biologia che mina la nostra persona per poi morire insieme a noi in un matrimonio morganatico, dove lui resta un convivente more uxorio.



Il cancro pensa anche per noi che smettiamo di pensare a causa della paura, e così Diciotto millimetri di indifferenza è diventato un soggetto da XFactor, un talento di devastazione, dove lui continua a pensare anche quando noi smettiamo di farlo perché imbottiti di morfina, che non ci fa sentire tutto il trambusto che lui pratica con i suoi secondarismi per andare da un organo all’altro… In questo lui è un essere pensante monotematico, che crede troppo in se stesso e non si aggiorna sui protocolli della fantasia, dove lui non può entrare, perché noioso e sempre dedito allo stesso argomento: “colonizzare” per poi fare “harakiri” con noi… In questo possiamo dire che il cancro – o particella scomunicata da Dio – ha un quoziente intellettivo da diciotto millimetri di indifferenza. Inspiegabilmente, il cancro non mina mai direttamente il cuore, che è muscolo di emozioni, un socio a partecipazione diretta della nostra coscienza; stranamente va dappertutto prima di arrivare al motore unico della nostra persona, come se volesse – e in questo pensa – pervicacemente infliggere sofferenza con calma, senza fretta. La ricerca è atto di curiosità, intuizione che deve pensare a un cittadino del mondo che non vuole morire per noi, ma diventare un trofeo, un monumento, un premio della meritocrazia scientifica.


Biografia Autrice



Barbara Appiano, di origine torinese, lavora presso una multinazionale tedesca che opera nel settore dell’automazione industriale; scrittrice prolifica dai molteplici interessi, ha pubblicato numerosi racconti e romanzi.


I proventi dell'Autrice saranno devoluti a favore dell'associazione 




1 commento:

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