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mercoledì 16 novembre 2016

Recensione "Il diario perduto del nazismo. I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del terzo reich"


Titolo: Il diario perduto del nazismo. I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del terzo reich


Autore: Robert K. Wittman, David Kinney


Editore: Newton Compton


Anno: 2016


Pagine: 427






Trama


Nell'aprile del 2013, Robert Wittman, ex agente dell'FBI con grande esperienza nel recupero di reperti storici, ha ritrovato il diario di Alfred Rosenberg, il filosofo tedesco conosciuto come il padre dell'ideologia nazista e membro di spicco della ristretta cerchia di Hitler. Un documento unico e prezioso, ricco di riflessioni, conversazioni e progetti condivisi con il führer, che aveva nominato Rosenberg capo ad interim del partito nazista, quando nel 1923 era stato arrestato per un fallito colpo di stato. Rosenberg aiutò a pianificare l'invasione nazista e la successiva occupazione dell'Unione Sovietica e nel 1933 fu nominato da Hitler responsabile Esteri per il partito. Il ruolo svolto da Rosenberg nel Terzo Reich e le tragiche conseguenze che ne sono derivate, non devono essere sottovalutati: le sue idee hanno gettato le basi per il lavaggio del cervello di un'intera nazione, e fornito alla gente il lasciapassare per il massacro di milioni di persone. Il diario, già rinvenuto negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, nascosto dietro una finta parete in un castello bavarese, era stato utilizzato come prova durante il processo di Norimberga. In seguito, le 425 pagine, che riportano anche i pensieri e le parole di Hitler nei giorni precedenti alla sua morte, scomparvero. Per anni studiosi di tutto il mondo e fanatici dell'ideologia nazista gli hanno dato inutilmente la caccia, finché Robert Wittman, dopo lunghe e faticose ricerche, lo ha riportato alla luce.


Recensione


Appena ho visto questo libro, ho dovuto comprarlo subito perchè in questo periodo mi sono totalmente appassionata a tutto ciò che riguarda la seconda guerra mondiale. Tutto è iniziato dal documentario andato in onda su sky quest'estate, se non ricordo male, o poco prima, "Hunting Hitler" che sicuramente molti di voi conosceranno. Quindi, penso che nei prossimi mesi ne vedrete parecchi di libri di questo genere anche perchè ne devo recuperare molti come "Il diario di Anna Frank" che non ho ancora letto!

Tornando a "Il diario perduto del nazismo. I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del terzo reich", devo dire che, visto il titolo, mi aspettavo una traduzione letterale dell'intero diario di Alfred Rosenberg. Non è assolutamente così.

All'inizio del libro viene ricostruita la storia della ricerca del diario che finalmente viene rinvenuto nell'aprile 2013 dallo stesso autore del libro ovvero l'ex agente dell'FBI Robert Wittman.
Come dicevo, non ci troviamo di fronte a una traduzione del diario di Rosenberg, ma viene narrata tutta la storia della seconda guerra mondiale in modo molto dettagliato grazie anche, appunto,  ad alcuni pezzi presi dal diario che vengono inseriti nella narrazione in modo appropriato.

Se da un lato, ci sono rimasta male perchè avrei voluto leggere per intero il diario di Rosenberg, dall'altro, il libro mi è piaciuto tantissimo perchè ho scoperto tantissime cose sul pre e post guerra di cui ero totalmente all'oscuro.

Tutti conosciamo Hitler, ma tantissimi di noi (anch'io prima di leggere questo libro) non hanno mai sentito parlare di Rosenberg, così come degli altri membri di spicco del partito nazista, come Himmler, Goebbles, Goring o Bormann. Eppure sono stati tutti personaggi fondamentali e influenti che hanno avuto ruoli di primo piano e hanno contribuito ampiamente allo scempio verificatosi.
In questo libro si possono comprendere i ruoli che ognuno di loro ha avuto, così come le rivalità che nascevano all'interno del partito stesso.



Soprattutto si parla di Rosenberg, ovviamente, che è stato da subito al fianco del fuhrer e divenne addirittura capo ad interim del partito quando Hitler venne arrestato per un colpo di stato fallito. Successivamente, divenne l'intellettuale del partito e scrisse anche "Il mito del XX secolo", libro che tutti erano tenuti a studiare, nel quale esponeva l'ideologia nazista. Nonostante la grande diffusione del libro, molti gerarchi lo criticarono, in particolare Goebbels.
Rosenberg fu nominato anche "Responsabile Esteri del Partito" e nel 1941 "Ministro dei territori occupati".

Alla fine della guerra, Rosenberg fu catturato dagli Alleati e lo ritroviamo infine al processo di Norimberga. Anche quest'ultima parte mi è piaciuta molto perchè è ricca di particolari di cui non ero a conoscenza. Tra gli altri, vediamo un Rosenberg che resta fedele fino alla fine alle sue idee e al suo fuhrer, che si isola da tutti a causa dei suoi conflitti e che non si pente minimamente. 

Altra parte molto interessante di questo libro è la ricostruzione, assieme a tutta la storia dalla nascita al crollo del partito nazista, delle vicissitudini e della storia familiare del procuratore Robert Kempner. Quest'ultimo era diventato un importante avvocato di Berlino nel 1920, ma fu costretto successivamente ad emigrare prima in Italia e poi negli Stati Uniti. Riuscì, tuttavia, a rientrare in Germania e fu il procuratore capo nel processo di Norimberga.

Ho amato questo libro che è ben scritto e di facile lettura, nonostante si tratti di un documento storico da leggere attentamente e senza fretta. Lo consiglio a tutti gli appassionati del genere e a tutti coloro che vogliono informarsi maggiormente su ciò che successe prima e dopo oltre che durante la seconda guerra mondiale.



4 commenti:

  1. Ciao BillaBio! Anche io ho acquistato questo libro alcuni giorni fa e adesso lo sta leggendo mio marito... Anche io, come te, sono appassionata di quel periodo storico che è così lontano eppure ancora così vicino nella memoria. Sono del parere che tutti dovrebbero leggere cose di questo genere perchè non vengano commessi più errori così terribili. Ti ringrazio per la recensione, l'ho letta con molto piacere. A presto, Mela.

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    1. Ciao! Grazie mi fa molto piacere che ti sia piaciuta :) è un libro che mi è piaciuto davvero tanto e non vedo l'ora di parlarne sul canale! Fammi sapere il tuo parere quando lo leggerai!

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  2. Un periodo storico che mi affascina molto, questo libro sembra davvero interessante :)

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    1. Si a me è piaciuto tantissimo! Se sei appassionata del periodo te lo consiglio sicuramente!

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