Titolo: L'enigma del solitario
Autore: Jostein Gaarder
Editore: TEA
Anno: 2015
Pagine: 351
Trama
Se ognuno di noi è una carta in quel grande solitario chiamato vita, quale sei tu? Un fante di fiori, una donna di cuori, un asso di quadri, un due di picche? E cosa accadrebbe se spuntasse un jolly? Forse quello che succede al giovane Hans Thomas che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della mamma, scopre un'isola incantata in cui vivono cinquantadue nani, un naufrago pieno di immaginazione e un folletto molto sarcastico; e che finirà per capire che l'unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi lui stesso in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porre e a porsi domande su tutto e tutti.
Cinquantadue carte,
un jolly,
un piccolo libro:
la storia infinita dell'umanità
Recensione
"L'enigma del solitario" è uno di quei libri che mi è capitato di scegliere per caso. L'avevo preso, infatti, lo scorso Natale con la promozione della vodafone, senza neanche leggere la trama del libro. Ero stata semplicemente attratta dal titolo della copertina. Molto spesso mi capita di prendere dei libri così, semplicemente perchè mi ispirano e la maggior parte delle volte non resto affatto delusa.
Non avendo ancora letto il famoso "Il mondo di Sofia" dello stesso autore, non avevo proprio idea di cosa aspettarmi. Da buon filosofo qual è, Gaarder ci trasporta nel suo mondo fatto di riflessioni e di domande alle quali spesso è molto difficile rispondere e voglio iniziare questa recensione proprio ponendovi la domanda che ritroviamo alla fine del libro: "Chi siamo noi? Da dove veniamo?"
Come avrete ben capito si tratta di un racconto di genere filosofico, quindi o lo si ama o lo si odia a parer mio. Io personalmente l'ho amato perchè ci porta a riflettere su aspetti della nostra vita che la maggior parte delle volte diamo per scontato ed anche perchè troviamo comunque all'interno un racconto fantasy molto carino.
Il protagonista è Hans Thomas, un ragazzino di dodici anni che insieme al padre (da lui chiamato il pater) si mette in viaggio e attraversa tutta l'Europa per ritrovare la madre Anita. Quest'ultima, infatti, è fuggita in Grecia alla ricerca di se stessa quando Hans era ancora un bambino lasciandolo insieme al padre, un mancato filosofo del quale si scopriranno le doti durante tutta la durata del viaggio.
Padre e figlio partono da Arendal, un paesino della Norvegia fino ad arrivare ad un distributore dove uno strano nano lascia ad Hans una lente di ingrandimento e consiglia loro di prendere la strada per Dorf. E' proprio in questo piccolo paesino che Hans conosce un altro personaggio considerato "strano" da tutto il paese ovvero il panettiere di Dorf che da al ragazzino dei panini al latte in uno dei quali Hans troverà un minuscolo libricino.
E' proprio con la lettura di questo piccolo libro (grazie alla lente d'ingrandimento) che Hans conoscerà la maledizione che grava sulla sua famiglia e inizierà a leggere un racconto assurdo e fantastico, ma al tempo stesso tanto reale da ritrovarsi tra le pagine del libro.
E' proprio con la lettura di questo piccolo libro (grazie alla lente d'ingrandimento) che Hans conoscerà la maledizione che grava sulla sua famiglia e inizierà a leggere un racconto assurdo e fantastico, ma al tempo stesso tanto reale da ritrovarsi tra le pagine del libro.
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