Loredana Limone autrice di "Un terremoto a borgo propizio"
Loredana Limone, napoletana di nascita e milanese
per matrimonio, dopo una decina di libri che spaziano tra fiabe e gastronomia,
ha esordito nella narrativa con Borgo Propizio (Guanda 2012, Tea 2013), creando
un luogo dell’anima molto amato dai lettori. Premiato con la menzione speciale
al Premio Fellini 2012, è stato tradotto in Spagna, Germania e Bulgaria, così
come il secondo della serie: E le stelle non stanno a guardare (Salani 2014, Tea
2015).
Loredana Limone: Un terremoto a borgo propizio
A Borgo Propizio va
in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte.
Cose belle il borgo
ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio
restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante
pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante
fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che
sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte.
Ma un giorno
qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere
ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che
tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il
coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora
ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe;
le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente.
Felice Rondinella,
appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e
Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non
si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e
le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è
sottosopra.
L’unico fatto certo
è che il professor Tranquillo Conforti trovato a terra nella Viottola Scura non
ha avuto un infarto scappando via, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un
assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica…
Cosa dicono di "Un terremoto a borgo propizio"
«Curiosa
e amena favola di Loredana Limone, ovvero la felicità lontano dalla pazza
folla» La Stampa
«Fili
che s’intrecciano a intessere un ordito in cui riecheggia l’arte di Giovannino
Guareschi» Famiglia Cristiana
«Una
favola tenera e affettuosa» Amica
«Un
romanzo terapeutico, capace di iniettare una dose di buonumore. Un libro che ha
il sapore delle ricette riuscite» Donna Moderna
«Un
romanzo fiabesco nella leggerezza ottimista, nel modo generoso di dispensare
buonumore, con un’ironia sempre vigile e talora persino corrosivo» Corriere
del Mezzogiorno
«Un
romanzo delicato come una favola» Marie
Claire
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