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martedì 19 novembre 2019

Recensione in Anteprima "Il priorato dell'albero delle arance" di Samantha Shannon


"Il priorato dell'albero delle arance" 

di Samantha Shannon


Titolo: Il Priorato dell'Albero delle Arance
Autore: Samantha Shannon
Editore: Mondadori
Pagine: 816
Anno: 2019


Data di uscita: 26 novembre









Ho avuto il piacere di leggere "Il priorato dell'albero delle arance" in anteprima grazie alla Oscar Vault. Vi ricordo che questa meraviglia uscirà il 26 novembre!


Questo libro mi ha ispirato fin da quando l'ho scoperto e sono stata davvero felicissima di poterlo leggere anche se non appena l'ho avuto tra le mani devo dire che mi sono lasciata spaventare dalla mole. Ecco, a questo proposito, vi posso dire subito che il libro è molto scorrevole, nonostante ci siano tanti personaggi, tante storie da seguire e apprendere, non si fa nessuna fatica a stargli dietro, anzi si vorrebbe stare tutto il giorno con gli occhi attaccati alle pagine e non smettere mai di leggere fino ad arrivare alla fine. Per finirlo però ci ho messo poco più di una settimana, un pò per mancanza di tempo, un pò perchè in realtà non volevo finirlo xD

Ma andiamo un pò a vedere di cosa e di chi si parla.

Innanzitutto la storia si alterna tra Oriente e Occidente con qualche intervento del Meridione e spostandoci da un posto all'altro troviamo anche i nostri quattro narratori che sono poi i personaggi che seguiamo più da vicino:

1. Tanè è la prima che conosciamo. E' un orfana seiikinese cresciuta in una Casa dell'Apprendimento per essere addestrata a far parte dei Guardiani dei Mari. La notte prima della cerimonia che l'avrebbe fatta diventare un cavaliere, Tanè si era voluta tuffare in mare un'ultima volta contravvenendo alle regole, per questo si trovava lì quando uno straniero uscì dal mare chiedendole aiuto, dicendole di voler incontrare il Signore della Guerra di Seiiki. Ma Tanè non poteva denunciare la comparsa dello straniero altrimenti avrebbero scoperto che aveva infranto le regole, inoltre, se il forestiero aveva il morbo rosso (peste draconica), la cerimonia sarebbe stata annullata per paura di un contagio. Per quest'ultimo stesso motivo non poteva lasciarlo libero di vagare per l'isola, l'unica alternativa era nasconderlo ad Orisima.

2. E proprio ad Orisima, ultimo avamposto mercantile occidentale a Seiiki, si trova Niclays Roos, personaggio che ho amato e odiato. Anatomista e alchimista, originario del Libero Stato di Mentendon, è stato mandato in questo luogo ai confini del mondo circondato da gente che lo disprezza, perchè anni prima aveva convinto la regina di Inys dell'esistenza di un elisir di lunga vita grazie al quale avrebbe potuto evitare matrimonio e procreazione; aveva sperperato il tesoro della regina  Sabran per un'impresa fallimentare e lei lo aveva esiliato.
Adesso alla sua porta si presentò una donna chiedendogli di ospitare per una notte uno straniero, un suo conterraneo.

3. E arriviamo al terzo narratore, il personaggio, a mio parere, più interessante di tutta la storia: Eadaz du Zala uq-Nara, meglio nota come Ead Duryan. Si trova al servizio di Sabran Nona di Inys come Domestica Ordinaria nell'Alta Servitù da quando anni prima l'ambasciatore dell'Ersyr l'aveva portata in dono alla regina alla Festa del Sodalizio. Il suo compito è quello di proteggere Sabran, attuale capo della Casata di Berethnet, perchè secondo la leggenda il ritorno del 'Senza Nome' non sarà possibile fin quando regnerà una Berethnet, ma, in realtà, nessuno sa chi è veramente, nessuno sa che è una sorella del Priorato dell'Albero delle Arance.

4. Sabran dovrebbe sposarsi al più presto e qui si inserisce il nostro quarto narratore, Arteloth Beck, erede di Betulladorata e grande amico della regina fin dall'infanzia. Loth è stato più volte messo in guardia: il loro legame veniva considerato una minaccia per le prospettive matrimoniali della regina per cui doveva prendere le distanze, ma lui non volle sentire ragioni. Ora improvvisamente Loth è scomparso nel cuore della notte. E' stato mandato, infatti, a Carscaro come spia nella Casata di Vetalda, incontro a morte certa perchè il regno di Yscalin ormai è sotto il dominio di coloro che osannano il Senza Nome.


Tutto ruota intorno al ritorno del Senza Nome, ma chi è il Senza Nome? E' il Signore dell'Armata Draconica che vuole conquistare l'umanità, ma mi sembra di avervi raccontato anche troppo :D 
In realtà vi ho detto ben poco, ho cercato di essere il più chiara possibile, ma non volendo rivelarvi più del dovuto mi sono trattenuta nel fornirvi maggiori spiegazioni. 


Si tratta, dunque, di un epic fantasy a mio parere perfettamente riuscito. Non è ancora finito l'anno, ma per ora posso sicuramente affermare che sarà il miglior libro letto. E' una storia che non annoia mai, che ti prende e ti trascina in ogni piccola sua sfaccettatura perchè niente è lasciato al caso, tutti i personaggi sono perfettamente descritti, anche quelli di minor importanza. Fin dall'inizio ho fatto fatica ad affezionarmi a qualcuno in particolare ed è stato così fino alla fine perchè tutti sono interessanti, tutti hanno un lato o una storia che colpisce, anche l'essere più spregevole, anche a lui vi affezionerete.
Ciò che poi rende ancora più avvincente Il Priorato dell'Albero delle Arance è la continua introduzione di antiche storie e leggende, ho adorato questo particolare che mi fa venire voglia di riprendere il libro e ricominciare tutto da capo, ma credo anche che sarebbe uno di quei libri che amerei ascoltare, cosa non da poco per quanto mi riguarda.


Se siete amanti del fantasy sicuramente non potete farvi sfuggire l'occasione di leggere questo libro, ma poi avete visto quanto sarà bello??? :D


domenica 10 novembre 2019

Segnalazione "9800 km" di Giustino Travaglini


 "9800 km

di 

Giustino Travaglini

Titolo: 9800 km
Autore: Giustino Travaglini
Editore: Kimerik
Pagine: 224
Anno: 2017


Trama


...Chris appoggiò il suo viso sul vetro della finestra del suo studio, inumidito dalle gocce di pioggia che scendevano copiose. Il cielo, nero come la pece, non prometteva nulla di buono, ricoprendo gli enormi grattacieli del distretto finanziario di Mosca...


Biografia Autore


Giustino Travaglini nasce a Casoli, in provincia di Chieti, il 29 agosto 1994. Studia presso il Liceo Scientifico “Algeri Marino” dove si diploma. Questa è la sua prima pubblicazione, speranzoso che ce ne possano essere altre.




lunedì 27 maggio 2019

Segnalazione "Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza" di Barbara Appiano


"Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza"

di 

Barbara Appiano

Titolo: Diciotto millimetri di indifferenza - La cicatrice della mia esistenza
Autore: Barbara Appiano
Editore: Kimerik
Genere: Narrativa
Collana: Kimera 
Anno: 2019
Pagine: 98



Trama


Il cancro è la forma più perversa di suicidio assistito, dove lui – il cancro – pilota senza patente un percorso mortale in cui alla fine si suicida anche lui. Il cancro non è una malattia, ma l’intifada della biologia, nella quale lui tira i sassi che sono le metastasi – conosciute anche come “secondarismi”. Vivere la malattia tumorale è fare un viaggio nell’antimateria di una cellula che biologicamente è “SENZIENTE”, ma mai “CON-SENZIENTE”, visto che per esserlo dovrebbe avere la nostra partecipazione attiva… 
Essere malati oncologici vuole dire vivere in trincea ogni minuto della propria esistenza come se fosse l’ultimo, senza pensare a lui; in questo, l’uomo può – se vuole crederci – pensare di essere superiore all’anticristo che tale cellula rappresenta, domando la paura della morte che è l’espressione ultima e lo scopo del tumore, che uccide la mente attraverso il suo nome ancora prima di essersi messo a dimorare come un qualsiasi cittadino del mondo nelle viscere altrui. Il cancro infatti è un cittadino del mondo che noi inventiamo con la nostra mente, cercando di sconfiggerlo biologicamente, trascurando il fatto che il cancro è il suicidio della stessa biologia che mina la nostra persona per poi morire insieme a noi in un matrimonio morganatico, dove lui resta un convivente more uxorio.



Il cancro pensa anche per noi che smettiamo di pensare a causa della paura, e così Diciotto millimetri di indifferenza è diventato un soggetto da XFactor, un talento di devastazione, dove lui continua a pensare anche quando noi smettiamo di farlo perché imbottiti di morfina, che non ci fa sentire tutto il trambusto che lui pratica con i suoi secondarismi per andare da un organo all’altro… In questo lui è un essere pensante monotematico, che crede troppo in se stesso e non si aggiorna sui protocolli della fantasia, dove lui non può entrare, perché noioso e sempre dedito allo stesso argomento: “colonizzare” per poi fare “harakiri” con noi… In questo possiamo dire che il cancro – o particella scomunicata da Dio – ha un quoziente intellettivo da diciotto millimetri di indifferenza. Inspiegabilmente, il cancro non mina mai direttamente il cuore, che è muscolo di emozioni, un socio a partecipazione diretta della nostra coscienza; stranamente va dappertutto prima di arrivare al motore unico della nostra persona, come se volesse – e in questo pensa – pervicacemente infliggere sofferenza con calma, senza fretta. La ricerca è atto di curiosità, intuizione che deve pensare a un cittadino del mondo che non vuole morire per noi, ma diventare un trofeo, un monumento, un premio della meritocrazia scientifica.


Biografia Autrice



Barbara Appiano, di origine torinese, lavora presso una multinazionale tedesca che opera nel settore dell’automazione industriale; scrittrice prolifica dai molteplici interessi, ha pubblicato numerosi racconti e romanzi.


I proventi dell'Autrice saranno devoluti a favore dell'associazione