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mercoledì 2 gennaio 2019

Recensione "Gatta ci cova. Mistero di Natale all'ombra delle terme" di Maurizio Castellani



Titolo: Gatta ci cova. Mistero di Natale all'ombra delle terme
Le indagini di Marco Vincenti vol. 3
Autore: Maurizio Castellani
Pagine: 153
Anno: 2018













Dopo "Vendemmia rosso sangue" continuano le indagini di Marco Vincenti insieme ai suoi amici e al maresciallo Bevacqua in "Gatta ci cova", terzo racconto giallo della serie dedicata per l'appunto a Marco Vincenti.

Dopo un breve prologo in cui ci vengono accennati gli avvenimenti seguiti al caso dell'ucraino, sia per quanto riguarda Marco sia Grazia sia i suoi carissimi amici, ci troviamo nel periodo natalizio e precisamente la storia inizia venerdì 14 dicembre con una cena in albergo alla quale partecipano oltre a Marco, Andrea e Piero anche il maresciallo, Grazia e Paola, la proprietaria di un bar di cui il Bevacqua sembra essersi invaghito.

... "Mi spieghi, Marco, cosa c'entra la Paola con la cena di stasera? E perchè hai invitato anche me? Il venerdì sera non è il tuo giorno "intoccabile"? Sono tre mesi che il venerdì mi lasci da sola in albergo, e ora tutto a un tratto cambi idea e mi inviti alla vostra "immancabile e privata cena"... Ma non solo, inviti anche la Paola, che si troverà costretta a lasciare il bar in mano al figlio, il quale, immagino, avrà tirato una carrettata di imprecazioni quando è venuto a sapere che il giorno più faticoso della settimana si sarebbe trovato da solo dietro il bancone".
"Niente di particolare, Grazia, è che mi sono stancato di andare sempre fuori a cena, e poi sentivo la mancanza della mia cucina, tutto qui"....

Durante la cena Marco accenna a Corrado della scomparsa improvvisa della signora Maria, una donna anziana molto conosciuta in paese, così come gli era stato riferito quella mattina da Grazia che a sua volta lo aveva saputo dal macellaio, per cui il giorno dopo il maresciallo si reca a casa della signora per verificare, ma non essendoci stata nessuna denuncia egli non può fare granchè, quindi Marco e i suoi amici si mettono in moto...

... "Bene, da dove cominciamo Marchino?" chiese Piero.
"Direi che potreste incominciare chiedendo informazioni ai vicini di casa, poi ci ritroviamo qui in albergo e tiriamo le somme. Credo proprio che qualche cosa salterà fuori".
"Come fai a esserne così sicuro?" domandò Piero.
"Più che una sicurezza è una speranza, e la speranza nasce dal fatto che mia nonna, rimasta sola dopo la morte di mio nonno, aveva stretto un'amicizia molto forte con la vicina di casa, e le due donne, entrambe ultra settantacinquenni, si fidavano l'una dell'altra tanto da scambiarsi le copie delle rispettive chiavi dell'abitazione..."...

Un caso che all'inizio non sembra eclatante, ma che con il passare dei giorni diventa sempre più ingarbugliato fin quando grazie alle doti investigative dei 3 amici, ma soprattutto grazie all'ingegno di Marco Vincenti, troverà la sua soluzione. 


Anche qui ritroviamo ancora una volta lo stile ironico dell'Autore, la compagnia di personaggi simpatici, allegri, che continuano a prendersi in giro bonariamente e che amano condividere il buon cibo. Quest'ultimo mi è sembrato stavolta ancor più presente che nello scorso racconto, ci sono addirittura delle ricette riportate all'interno del volume.

Oltre ai piccoli bisticci tra amici, ho apprezzato molto anche il rapporto che si instaura con la Grazia, le battute che lei e Marco si scambiano, ma non ho gradito ciò che Marco farà ad un certo punto del racconto e che non posso ovviamente rivelarvi.

Si tratta, quindi, di un giallo che si divora, sicuramente molto piacevole come le altre opere dell'Autore che ho avuto il piacere di leggere.



venerdì 16 novembre 2018

Recensione "Dakar" di Maurizio Castellani



Titolo: Dakar
La prima indagine del commissario Luschi
Autore: Maurizio Castellani
Pagine: 166
Anno: 2018











Non molto tempo fa, grazie all'autore, avevo avuto l'opportunità di leggere "Vendemmia rosso sangue" che mi era piaciuto molto, per cui quando Maurizio Castellani mi ha chiesto se avessi voluto leggere "Dakar", primo libro di una nuova serie dedicata al commissario Luschi, ho accettato molto volentieri.

Il protagonista, Vittorio Luschi, è un commissario in pensione di Firenze che però decide di trasferirsi in Senegal a Dakar per poter vivere al meglio con la sua misera pensione. L'idea gli era stata trasmessa da Amadou, commissario di Dakar che aveva conosciuto durante un summit sul problema dell'immigrazione organizzato a Firenze. I due avevano stretto subito amicizia e Amadou riuscì a infondergli tutto il suo amore per il Senegal.

..."Luvi, pensa che quando andrai in pensione, con quello che prenderai mensilmente, qui in Italia sopravvivrai stando attento costantemente alle spese quotidiane, mentre in Senegal potresti fare la vita del nababbo... sole, mare e tanta tanta fantasia."
Si erano abbracciati e lasciati con la promessa di sentirsi qualche volta via Skype. 
E invece quel qualche volta si era trasformato in ogni sabato mattina...

Arrivato a Dakar, Vittorio incontra il suo amico e la sua famiglia con la quale si sente subito a proprio agio e passa così i primi sei mesi a visitare la città e la regione, ma con il passare del tempo il suo lavoro inizia a mancargli per cui decide di inventarsi un caso da risolvere dove il guardiano notturno del condominio in cui era andato ad abitare era stato trovato morto.

...Così iniziò la sua prima indagine in territorio senegalese.
Dunque vediamo... al piano primo vi sono due appartamenti: in quello posto a est vive una coppia di tedeschi di circa sessantacinque anni; la targa sulla porta riporta il cognome Meyer; mentre in quello a ovest un senegalese del Kaasamaas dall'età indefinibile, suonatore instancabile di violoncello...

Ben presto però iniziarono ad esserci dei veri e propri omicidi ...


Leggendo questo romanzo ho avuto riconferme sullo stile dell'Autore che apprezzo molto. E' ironico quanto basta per rendere un libro piacevole e coinvolgente, inoltre la scrittura è molto scorrevole per cui il libro si legge in un attimo. Avevo qualche titubanza sull'ambientazione che non è tra le mie preferite, ma grazie alle descrizioni accurate ho conosciuto nuovi posti a me del tutto ignoti che hanno il loro fascino e che io, non so bene per quale motivo, ho sempre tenuto in poco conto. 
Non l'ho detto fino ad ora, ma credo si sia capito che si tratta di un giallo. Il caso è ben costruito, di solito io faccio fatica ad indovinare chi sia il colpevole, devo dire però che stavolta qualcosa (ma giusto qualcosa) avevo intuito e la cosa non mi è dispiaciuta :D
Ora però devo necessariamente riportarvi una piccola parte del libro che ho adorato per farvi capire cos'è che mi piace di più dell'Autore:

..."Dai, non stare sulla porta; entra e raccontami com'è andata. Sei riuscito a trovarla?"
"Sì e no, dottore".
"Cosa vuol dire sì e no, o è sì o è no. A volta faccio degli sforzi enormi, per capirti! Forza, racconta!"
"Allora, sono andato a Sangalkam; lì ho mio cugino che fa il prefetto e che a sua volta conosce il sindaco, il quale ha un nipote che lavora proprio all'anagrafe".
"E allora?"
"Il nipote però di pomeriggio fa un altro lavoro, e quindi siamo andati tutti e tre a casa della madre .... Dopo circa un'oretta, consumata la bevanda, la madre ci ha accompagnato sul posto di lavoro del figlio, che però, proprio in quel momento, era andato a fare una consegna".
"Scusa ma non potevate chiamarlo al cellulare?"
"Sì! Era l'idea che era venuta al sindaco, ma quella mattina al ragazzo avevano rubato il cellulare; ovviamente questa informazione ce l'ha data successivamente la madre, e quindi risultava irraggiungibile. Comunque, il titolare dell'azienda sapeva da quale cliente si era recato, quindi l'ha chiamato chiedendogli se poteva farlo venire subito al magazzino perchè il prefetto, il sindaco, la madre e io lo stavamo aspettando"...




domenica 25 febbraio 2018

Recensione "Vendemmia rosso sangue" di Maurizio Castellani



Titolo: Vendemmia rosso sangue.
 Lo strano caso del morto che parla
Autore: Maurizio Castellani
Pagine: 154
Anno: 2017



"Vendemmia rosso sangue" di Maurizio Castellani è il seguito del suo primo racconto giallo, "La Ventiquattrore: Delitto in albergo", pubblicato nel 2015. Continuano quindi le avventure o meglio le indagini di Marco Vincenti e dei suoi due amici affiancati dal maresciallo Bevacqua.

Io non ho letto il primo libro in cui l'Autore presenta senz'altro i suoi personaggi, ma devo dire che non è stato assolutamente un problema seguire la storia nonostante questa mancanza. Questo perchè il racconto inizia proprio con una presentazione del protagonista, Marco Vincenti. La cosa che mi ha colpito maggiormente è che non si tratta di una semplice presentazione che l'Autore fa del proprio protagonista, ma è il personaggio stesso a parlare di sè e a riferirsi all'Autore in terza persona.



Tutto fino a questa mattina, quando con la scusa: "Ciao Marco è un pò che non ci si vede...", l'Autore entra in albergo, e chiedendomi un caffè si sistema in saletta, proprio nell'angolo riservato ai "tre detectives".
Ed ecco che di nuovo entro in scena, si accendono i riflettori, il truccatore cerca di elaborare un makeup che tenga conto delle particolari esigenze espressive richieste dallo sceneggiatore, i costumisti e i cameramen si aggirano per l'albergo sotto l'occhio vigile del regista e ... ecco il primo ciak!


Da questo primo assaggio si capisce subito lo stile ironico che caratterizzerà l'intero romanzo, nonostante sia un giallo, infatti, non è improntato su scenari cupi, descrizioni cruente o dettagli tecnici, ma è una lettura leggera e molto piacevole che consiglio sicuramente anche a coloro che non sono appassionati del genere.

Ma torniamo al nostro protagonista, Marco Vincenti, precedentemente geometra, ora svolge l'attività di albergatore dopo aver ereditato dalla zia un piccolo albergo a Casciana Terme. In questo lavoro viene aiutato da Grazia, donna con cui ha anche passato un'intensa serata, alla quale decide di regalare una vacanza come premio per la continua attività nei mesi estivi. Ed è proprio dopo averla accompagnata all'aeroporto, mentre fa ritorno all'hotel, che Marco nota sulla destra della carreggiata una bicicletta a terra e vede nel fossato il corpo di un uomo dal quale riuscirà a carpire la parola "...gradurogiai..." prima che egli chiuda gli occhi. Marco chiama subito il suo ormai amico Maresciallo Bevacqua e successivamente avverte i suoi amici dell'accaduto. Da qui inizieranno le indagini di Marco e dei suoi amici che si confronteranno come loro solito con il maresciallo e arriveranno alla fine alla soluzione del caso.



Si noterà subito l'attenzione di Marco per i dettagli e la sua curiosità di scoprire cosa si cela realmente dietro la morte di quest'uomo, che porterà a toccare anche un'importante tematica come quella dello sfruttamento degli extracomunitari, purtroppo per lui si ritrova da solo a condurre l'albergo e si maledice per aver mandato la Grazia in vacanza :D

Il tutto è condito da belle donne, divertenti scenette e dalle cene con i suoi amici in cui Vincenti dimostra di essere un ottimo cuoco e l'Autore riporta passo passo le ricette da lui preparate.