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giovedì 30 agosto 2018

Recensione "Singing Sands. La sabbia che canta. Vol.1" di Amy Shay



Titolo: Singing Sands. La sabbia che canta. Vol.1
Autore: AmyShay
Editore: AmyShay
Pagine: 390
Anno: 2018










Fin dalla prima pagina sono stata completamente catturata da Singing Sands


Si racconta che lo gnomo Monachicchio sia in realtà un
bambino morto prima di ricevere il battesimo.
....ma è proprio così?
E se il Monachicchio fosse più di un semplice folletto burlone?
Se il suo scopo non fosse solo divertirsi alle spalle del povero
malcapitato che lo ha accolto?
Io so che il Monachicchio è più di un semplice e antipatico gnomo.
E adesso ve lo svelerò.
Prima di ascoltare le mie parole, però, vi consiglio di appendere 
sulla soglia della vostra casa un ramo di edera e uno di agrifoglio:
dicono che tenga lontani gli spiriti maligni.


La prima cosa che ho fatto dopo aver letto quest'introduzione è stata andare a cercare su Wikipedia la parola "Monachicchio" e ho scoperto che descrive un personaggio del folklore lucano simile allo Scazzamurrieddhru di cui mi parlava sempre la mia nonna pugliese o al Mazzemarill della nonna molisana :D
Tornando alla Basilicata, qui vi sono, in realtà, diverse versioni che ruotano intorno a questo folletto che porta sempre un berretto rosso in testa e toglierglielo è l'unico modo per porre fine ai suoi scherzi che in alcuni posti sono interpretati come gesti di pura cattiveria.

All'inizio della storia non riuscivo a capire cosa aveva a che fare questo folletto con tutto il resto, ma andando avanti nella lettura si capisce il tutto perfettamente.
In realtà, si tratta di uno di quei libri che riesci a comprendere appieno solo alla fine perchè la storia si alterna tra l'Alice di adesso e l'Alice di prima ovvero la protagonista è sempre la stessa, ma il piano temporale cambia ad ogni capitolo. 
Tutto questo unito ai meravigliosi posti descritti in cui sognavo di trovarmi anch'io e alla capacità di scrittura dell'Autrice mi hanno fatto amare e divorare l'opera e sperare che il seguito esca al più presto!



La storia inizia nel presente con Alice che si trova a Mackinaw City, una meravigliosa cittadina a ridosso del lago Huron, in Michigan. Qui lei e la madre vengono a trascorrere il periodo estivo mentre il padre e il fratello preferiscono restare a Melvindale. 
Alice passa la maggior parte del suo tempo con la sua amica Aylen, ma da qualche tempo durante il weekend sono costrette a tenersi lontane dalla spiaggia per via di uno strano gruppo di ragazzi, bellissimi, ma molto scortesi e spesso offensivi. Tra di loro spicca Dayaniel che tormenterà Alice, ma nonostante tutto lei sembrerà essere stranamente attratta dalla sua figura.

Chi è veramente Dayaniel e chi sono i suoi amici?


...Era assurdo, odiare la sua presenza e allo stesso tempo sentirsi mancare
 l'aria durante la sua assenza.
"Ti sei incantata?" Aylen mi diede una gomitata, il tono acido.
"Come?" Sobbalzai, confusa, sperando non si fosse accorta che lo stavo fissando.
Brontolò parole incomprensibili, agitandosi sulla sedia e dandomi la schiena.
Sì, probabilmente si era accorta di qualcosa.
"Non so tu, ma io ho sete" azzardai all'improvviso...

Nel passato invece Alice ha una vita modesta, vive con i suoi genitori in una casa con un orticello, un pollaio e una stalla. Era sempre stata una ragazza semplice e felice e aveva un bellissimo rapporto con suo fratello Abel fin quando però, una volta cresciuti, i due si erano allontanati anche perchè lui era diventato strano. 
La sua vita, e quella degli abitanti del villaggio, cambiò quando all'improvviso arrivarono un gruppo di persone bellissime e molto generose con tutti. 

Tra le due parti ho preferito sicuramente la storia di Alice nel presente, forse perchè la sento più vicina al mio mondo, ma per capirla e scoprire che cosa ha combinato Alice bisogna prima comprendere cosa è successo nel lontano passato. 
Ho adorato comunque tutta la storia e, in particolar modo, un luogo, la spiaggia di Singing Sands composta da sabbia bianchissima e soffice, chiamata così perchè quando viene calpestata emette un rumore simile a un melodioso scricchiolio causato dall'alta presenza di quarzo. Mi è sembrato un posto davvero magico tanto da andarla a ricercare più volte su internet sperando un giorno di poterla visitare. 

Non ve l'ho ancora detto, ma ormai si sarà capito, si tratta del primo volume di una saga e l'Autrice mi ha rassicurato dicendomi che il secondo volume è in lavorazione! Io non vedo l'ora di poterlo leggere è chiaro!




mercoledì 29 agosto 2018

Book Challenge 2018: 9° Tema (Settembre)


Buongiorno lettori!

Per il mese di Settembre ci sembrava giusto dedicarci al ritorno a scuola

e quindi eccovi il

 Back To School







I punti da seguire sono:




1 PUNTO: leggere un libro con un numero nel titolo


2 PUNTI: leggere un libro ambientato in Asia


3 PUNTI: leggere "Wolf" di Ryan Graudin o "L'insonne" di Cinzia Tani oppure "Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet" di Elizabeth Jane Howard ( nel caso in cui abbiate già letto il primo volume potete leggere il secondo e così via)




Buone letture

e

Buon rientro! :)

giovedì 23 agosto 2018

Recensione "L'emulatore" di Johana Gustawsson


Titolo: L'emulatore
Autore: Johana Gustawsson
Editore: La Corte
Pagine: 349
Anno: 2018











Grazie ad un giveaway organizzato dalla casa editrice La Corte, ho avuto la possibilità di leggere "L'emulatore", secondo libro dell'autrice Johana Gustawsson.

E' stato proprio grazie a questo libro che ho ripreso il mio ritmo di lettura che si era un pò assopito dopo le vacanze estive. Già dal primo capitolo, che successivamente verrà ripreso, ho capito che mi sarebbe piaciuto.
Si parte, infatti, a storia già inoltrata per poi continuare ripartendo dall'inizio degli eventi.
Vi riporto un pezzo tratto dalla prima pagina da cui si può subito intuire qualcosa riguardo alla storia narrata:


"Lobi a modo mio
Intingete i lobi in due tuorli sbattuti.
Usate del pangrattato per l'impanatura.
Soffriggete il tutto con del burro erborinato.
Servite accompagnando il piatto con del purè all'olio di oliva.
Lobi-a-modo-mio".


Siamo in Svezia e nella foresta di Falkenberg viene ritrovato il cadavere di una donna morta per strangolamento. Dal corpo però sono stati tagliati pezzi di carne all'altezza dei seni, della vita e delle cosce per cui si pensa che il killer sia Richard Hemfield. Quest'ultimo dieci anni prima si divertiva a uccidere e mutilare le sue vittime fin quando riuscirono ad arrestarlo, non prima però di aver ucciso un poliziotto, il compagno di Alexis Castells. Hemfield è però chiuso all'interno di un ospedale psichiatrico da allora.



Alcuni giorni dopo a Londra viene rapita una giovane donna e il ritrovamento delle sue scarpe con dei calzini all'interno di una bustina di plastica conduce anch'esso a Richard Hemfield.

Allo stesso tempo l'Autrice si sposta nella Londra del 1888, a Whitechapel, dove si era trasferita Freda, una ragazza di 18 anni che aveva lasciato la Svezia in cerca di una vita migliore. In quel periodo iniziarono ad esserci una serie di omicidi sconvolgenti da parte di colui che poi divenne famoso col nome di Jack lo Squartatore.


Il Ripper si divertiva, rideva alla faccia della polizia, della regina, dei giornalisti; si prendeva gioco dell'impotenza degli inquirenti e dell'angoscia del popolo. I giornali avevano pubblicato quella terribile lettera e sua Signoria si era indignata davanti alle parole piene di errori di ortografia. Jack lo Squartatore raccontava di aver fritto e mangiato un pezzo di rene di una delle sue vittime.


Nonostante all'inizio sembrino essere due storie diverse, quella ambientata nei nostri giorni e quella del 1888, mano a mano che si prosegue nella lettura si ritrovano tutti i collegamenti perfettamente costruiti. Quest'alternanza tra i diversi luoghi e tempi rende la lettura sempre più coinvolgente e spinge il lettore ad andare avanti perchè si vuole comprendere chi è e dove si trova il colpevole. Ho avuto dubbi fino alla fine e ad un certo punto sono rimasta completamente spiazzata.

Ci sono molti personaggi che andranno ad intrecciarsi per via dei casi da seguire, quindi inizialmente si potrebbe fare un pò di confusione, cosa che non succederà sicuramente a chi ha già letto Block 46, primo libro dell'Autrice, perchè in "L'emulatore" ritroviamo appunto molti personaggi già citati.
Io purtroppo non lo sapevo... Non ho trovato comunque nessuna difficoltà nel collocarli, si tratta sempre di un'altra storia e sono tutti ben caratterizzati, ma conoscendomi mi sarebbe piaciuto leggere anche il  suo primo libro :D

Nonostante questo piccolo appunto, che non è altro che un consiglio per voi lettori, posso dire di aver scoperto una nuova interessante autrice di thriller che sicuramente terrò  d'occhio!